Oggi propongo alcuni stralci dall'articolo di Paolo Mieli "L’ITALIA DEI DIETROLOGI - UN Paese che odia la scienza".
Aggiunta del 15/1 - Ho letto La scienza di Xylella. Troppe domande senza risposta. È sicuramente l'articolo più chiaro e meno dietrologico che io abbia letto finora e si conclude con una lettera aperta al procuratore capo di Lecce Cataldo Motta.
Come avevo scritto nei commenti di Xylella e la magistratura italiana che ignora la scienza la situazione è meno chiara di come Paolo Mieli sembrava sostenere.
"L’Italia sta diventando sempre più un Paese ostile al metodo scientifico e amante delle teorie del complotto. L’ennesima dimostrazione viene dal caso della «Xylella fastidiosa», batterio che produce grave nocumento all’ulivo, penetrato in Europa diciotto anni fa e più recentemente in Italia, nel Salento. Nelle Americhe la si combatte da un secolo, purtroppo senza successo. Il Consiglio nazionale delle ricerche di Bari ha lavorato sodo per scoprire origini e modo di debellare quello che prende il nome di CoDiRO (Complesso del disseccamento rapido dell’olivo). Prendendo in seria considerazione anche l’ipotesi di sradicare gli ulivi già colpiti per provare a sterminare gli insetti diffusori dell’infezione e creare un cordone sanitario che isoli le piante infette. Ma la magistratura, con un’inchiesta della Procura di Lecce, si è opposta. Di più: ha accusato il Cnr barese di aver favorito la diffusione del batterio, ne ha fatto sequestrare il materiale sia informatico che cartaceo e ha deciso che gli ulivi malati restino lì dove sono.
...
Europa, Guardia forestale, Georgofili, ex ministri avrebbero dunque congiurato per distruggere gli ulivi salentini allo scopo di impiantare in quel di Gallipoli nuove coltivazioni. E gli scienziati dell’Università di Bari, del Cnr e dell’Istituto agronomico alimentare (Iam) avrebbero aderito (dietro compenso?) al complotto. Sulla Stampa Gilberto Corbellini e Roberto Defez hanno esortato coloro che in passato si sono indignati contro i tentativi di imporre per via giudiziaria le pseudo cure Di Bella o Stamina o contro il rinvio a giudizio e la condanna in primo grado della Commissione Grandi Rischi rea di non aver dato l’allarme per il terremoto dell’Aquila, a «insorgere per quanto sta accadendo nel Salento». Ma il loro appello è caduto nel vuoto.
Qualcuno ha messo in evidenza come l’inchiesta della procura di Lecce si basi su una grande contraddizione logica: da un lato i magistrati sostengono che non esiste «un reale nesso di causalità tra il batterio e il disseccamento degli ulivi», dall’altro accusano i ricercatori di aver diffuso il batterio. Saremmo quindi in presenza di «untori di una peste innocua» (ha ironizzato Luciano Capone sul Foglio ).
...
L’inchiesta cita poi un’affermazione dell’esperto mondiale di Xylella, Alexander Purcell di Berkeley — «Contro la Xylella gli abbattimenti non servono a nulla» — che lo stesso Purcell nega di aver mai pronunciato ed è stata riferita da un’europarlamentare grillina. Il Movimento Cinque Stelle ha contemporaneamente depositato una mozione di sfiducia nei confronti del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina colpevole di non aver ostacolato il complotto."
Aggiunta del 15/1 - Ho letto La scienza di Xylella. Troppe domande senza risposta. È sicuramente l'articolo più chiaro e meno dietrologico che io abbia letto finora e si conclude con una lettera aperta al procuratore capo di Lecce Cataldo Motta.
Come avevo scritto nei commenti di Xylella e la magistratura italiana che ignora la scienza la situazione è meno chiara di come Paolo Mieli sembrava sostenere.
"L’Italia sta diventando sempre più un Paese ostile al metodo scientifico e amante delle teorie del complotto. L’ennesima dimostrazione viene dal caso della «Xylella fastidiosa», batterio che produce grave nocumento all’ulivo, penetrato in Europa diciotto anni fa e più recentemente in Italia, nel Salento. Nelle Americhe la si combatte da un secolo, purtroppo senza successo. Il Consiglio nazionale delle ricerche di Bari ha lavorato sodo per scoprire origini e modo di debellare quello che prende il nome di CoDiRO (Complesso del disseccamento rapido dell’olivo). Prendendo in seria considerazione anche l’ipotesi di sradicare gli ulivi già colpiti per provare a sterminare gli insetti diffusori dell’infezione e creare un cordone sanitario che isoli le piante infette. Ma la magistratura, con un’inchiesta della Procura di Lecce, si è opposta. Di più: ha accusato il Cnr barese di aver favorito la diffusione del batterio, ne ha fatto sequestrare il materiale sia informatico che cartaceo e ha deciso che gli ulivi malati restino lì dove sono.
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Europa, Guardia forestale, Georgofili, ex ministri avrebbero dunque congiurato per distruggere gli ulivi salentini allo scopo di impiantare in quel di Gallipoli nuove coltivazioni. E gli scienziati dell’Università di Bari, del Cnr e dell’Istituto agronomico alimentare (Iam) avrebbero aderito (dietro compenso?) al complotto. Sulla Stampa Gilberto Corbellini e Roberto Defez hanno esortato coloro che in passato si sono indignati contro i tentativi di imporre per via giudiziaria le pseudo cure Di Bella o Stamina o contro il rinvio a giudizio e la condanna in primo grado della Commissione Grandi Rischi rea di non aver dato l’allarme per il terremoto dell’Aquila, a «insorgere per quanto sta accadendo nel Salento». Ma il loro appello è caduto nel vuoto.
Qualcuno ha messo in evidenza come l’inchiesta della procura di Lecce si basi su una grande contraddizione logica: da un lato i magistrati sostengono che non esiste «un reale nesso di causalità tra il batterio e il disseccamento degli ulivi», dall’altro accusano i ricercatori di aver diffuso il batterio. Saremmo quindi in presenza di «untori di una peste innocua» (ha ironizzato Luciano Capone sul Foglio ).
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L’inchiesta cita poi un’affermazione dell’esperto mondiale di Xylella, Alexander Purcell di Berkeley — «Contro la Xylella gli abbattimenti non servono a nulla» — che lo stesso Purcell nega di aver mai pronunciato ed è stata riferita da un’europarlamentare grillina. Il Movimento Cinque Stelle ha contemporaneamente depositato una mozione di sfiducia nei confronti del ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina colpevole di non aver ostacolato il complotto."
1 commento:
Da FB:
Luciano Coluccia bella ricostruzione oltre che preoccupante per l'involvere della nostra nazione
Dioniso Dionisi Penso che la situazione sia molto confusa. Sinceramente non saprei bene che pensare. Roberto Borgia mi ha condiviso questo:
http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=5477
Ho letto un po' velocemente e non so se ho capito bene. L'articolo so...See More
La Xylella, il Roundup e un'oliva ibrida di nome Lecciana
ALTRECONOMIA.IT
Luciano Coluccia lo leggerò anche se confesso che Altreconomia non mi sembra troppo affidabile (siamo dalle parti di Report) comunque mi prendo il tempo anche per Presa Diretta. Comunque devo dire che la tentazione è quella di dire "già lo hanno portato gli olandesi al...See More
Luciano Coluccia ho trovato questo sembra una rassegna abbastanza completa: http://italiaxlascienza.it/.../archivio-sulle.../...
Malattie, patogeni e disinformazione
Archivio di articoli riguardo quelle patologie per le quali vige disinformazione condita da teorie alternative…
ITALIAXLASCIENZA.IT
Dioniso Dionisi Non mi pare però che ci sia nulla sull'indagine della magistratura
Luciano Coluccia non ho vito tutti i link, li ho recuperati da una giornalista scientifica che parlava della prossima puntata di Presa Diretta sul batterio. Ho letto l'articolo di Altreconomia, a occhio e croce mi sembra che traggano conclusioni tra le righe dell'articolo, cioè mettono loro interpretazioni a passi delle motivazioni della ordinanza, ma per come è in questo genere di cose mi devo prendere il giusto tempo, quindi tra spizzichi e bocconi almeno una settimana
Dioniso Dionisi È quasi impossibile farsi un'idea precisa. Anche perché molti aspetti dell'indagine saranno probabilmente ancora sconosciuti.
E non si può neppure paragonare questo al caso Stamina. In quel caso non avevo mai avuto dubbi sulla ciarlatameria del tipo, sul pessimo giornalismo de Le Iene e sugli errori della procura. Ora invece un po' di dubbi ce l'ho.
Luciano Coluccia tu pensi che ci sia stata imperizia? diciamo a occhio e croce
Dioniso Dionisi Non lo so. Potrebbe essere solo un caso ma quella successione temporale di eventi (convegni sul tema del disseccamento degli olivi e sulla formazione di personale qualificato per il trattamento della Xylella poco prima che l'infezione si manifestasse) non può non suscitare qualche dubbio. Forse è pure giusto che si muova la magistratura forse così si potrà fare un po' di chiarezza? Il rischio però è che l'infezione dilaghi.
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