
Io non ho mai studiato storia della filosofia. Ho avuto però un contatto con la teoria dei mondi possibili quando studiavo la logica modale e condizionale. Non sapevo però che il cardine della filosofia di Leibniz fosse il precetto che il nostro sia il migliore dei mondi possibili, e che tutti gli eventi, anche se apparentemente negativi, accadano solo per il meglio: l'ottimismo leibniziano.
Voltaire scrive Candido, non per opporre una teoria del pessi-mismo all'ottimismo leibniziano, ma per mettere in ridicolo tale teoria.
Nell'opera, Candido incontra il precetto dell'ottimismo leibniziano attraverso il tutore Pangloss, che rappresenta parodisticamente il filosofo Leibniz. Il protagonista, nonostante una serie di sciagure che refutano il suddetto precetto, si ostina a voler credere agli insegnamenti del tutore.