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Pëtr Il'ič Čajkovskij
Concerto n. 1 in Si bemolle minore per pianoforte e orchestra op. 23
Georges Bizet
Sinfonia in Do maggiore
Ottorino Respighi
Pini di Roma
Fazıl Say, Pianoforte
NDR Radiophilharmonie Hannover
Stefan Solyom, Direttore
Avevo scelto questo concerto soprattutto perché volevo sentire Pini di Roma dal vivo. Qui sotto ho incluso un'esecuzione dei Pini di Roma trovata su Youtube.
Questo poema sinfonico fa parte della trilogia:
* Fontane di Roma (1915-1916)
* Pini di Roma (1923-1924)
* Feste Romane (1928)
Il pezzo e l'interpretazione mi sono piaciuti molto. La verà rivelazione della serata però è stato il pianista turco Fazil Say. Oltre ad eseguire magistralmente il Concerto n. 1 di Čajkovskij, ha eseguito due bis: Kara Toprak e Summertime.
Kara Toprak (Terra Nera) potete ascoltarlo cliccando qui sopra. La composizione, per pianoforte solo, è ispirata ad una famosa canzone popolare turca. La caratteristica del pezzo è la tecnica che Fazil Say usa per imitare le sonorità del saz. Il musicista tocca i martelletti con la sinistra usando contemporaneamente la tastiera con la destra, alterando così enormemente il timbro dello strumento. Si ha quindi l'impressione di ascoltare un pezzo per due strumenti. Soprattutto nella parte pseudo-saz sono presenti molti echi orientali, eseguiti in uno stile monodico-salmodiante basato su scale modali. Si riconoscono però anche influenze jazzistiche.
Summertime è stata invece una bella improvvisazione jazzistica sul tema della famosa canzone di George Gershwin, dove si riscontrano però anche caratteristiche del classico tema con variazioni.
Alla fine c'è stato un lunghissimo applauso trasformatosi in ovazione con pubblico in piedi ;-)