Ho elaborato questa ricetta come sintesi di varie ricette che avevo letto e provato. Secondo Zucchero questa combinazione è riuscita molto bene. La ricetta è semplice e molto adatta al periodo estivo che ormai è già cominciato. Si consuma fredda e si conserva bene in frigorifero anche per alcuni giorni. È particolarmente utile per quegli emigranti italiani che sono costretti a pranzare in mense dell'Europa del nord.
Ingredienti: (per 4 persone)
250 g di farro (o orzo perlato), 2/300 g di pomodorini maturi, 10/15 olive verdi e/o nere, 160/200 g di tonno in scatola (versione leggera 80/100 g), 7/8 cucchiai di olio d'oliva, 2/3 cipollotti freschi, 1 piccolo spicchio d'aglio, una manciata di capperi sotto sale, prezzemolo, basilico, maggiorana, timo, menta, sale e pepe.
Preparazione:
Lessate il farro in acqua bollente salata per il tempo riportato sulla confezione (di solito 30 minuti circa - io quando posso uso il farro di Orvinio e l'olio di Scandriglia entrambi di ottima qualità). Scolatelo e trasferitelo in un'insalatiera. Aggiungetevi il tonno scolato, i pomodorini tagliati a metà, le olive snocciolate e affettate, i capperi dissalati (io ho utilizzato anche i cucunci comprati durante il nostro viaggio alle Eolie), i cipollotti tagliati a julienne, il trito di aglio, prezzemolo, basilico, maggiorana, timo e menta. Salate, pepate, aggiungete l'olio e mescolate. Spesso, per velocizzare, lo faccio anche senza cipollotti né olive.
In un'altra variante si può eliminare il tonno e aggiungere un pezzetto di radice di zenzero grattugiato e il succo di un limone.
Ingredienti: (per 4 persone)
250 g di farro (o orzo perlato), 2/300 g di pomodorini maturi, 10/15 olive verdi e/o nere, 160/200 g di tonno in scatola (versione leggera 80/100 g), 7/8 cucchiai di olio d'oliva, 2/3 cipollotti freschi, 1 piccolo spicchio d'aglio, una manciata di capperi sotto sale, prezzemolo, basilico, maggiorana, timo, menta, sale e pepe.
Preparazione:
Lessate il farro in acqua bollente salata per il tempo riportato sulla confezione (di solito 30 minuti circa - io quando posso uso il farro di Orvinio e l'olio di Scandriglia entrambi di ottima qualità). Scolatelo e trasferitelo in un'insalatiera. Aggiungetevi il tonno scolato, i pomodorini tagliati a metà, le olive snocciolate e affettate, i capperi dissalati (io ho utilizzato anche i cucunci comprati durante il nostro viaggio alle Eolie), i cipollotti tagliati a julienne, il trito di aglio, prezzemolo, basilico, maggiorana, timo e menta. Salate, pepate, aggiungete l'olio e mescolate. Spesso, per velocizzare, lo faccio anche senza cipollotti né olive.
In un'altra variante si può eliminare il tonno e aggiungere un pezzetto di radice di zenzero grattugiato e il succo di un limone.
4 commenti:
Ieri 25 aprile, giorno di festa io e Anna abbiamo fatto un bel trekking intorno alle colline vicino Fiesole e da bravi ruspanti aspiranti campagnoli abbiamo fatto una busta di finocchietto selvatico. Così stasera ho preparato le ricette che trovi di seguito. Il risultato è stato ottimo e peccato che non ho la digitale, ma delle foto con il vostro stile avrebbe testimoniato la "perfezione" da hef da me raggiuhnta nel guarnire piatti e nello steccare l'arrosto :-) Comunque vic onsiglio di prepararvi questi due piatti veramente squisiti. Seguono ricette:
Penne al finocchietto
Tempo: 40'
Ingredienti: (dose per 6 persone)
pasta corta tipo "penne rigate" g 500 - polpa di pomodoro a pezzi g 500 - cipolla g 60 - pecorino grattugiato g 30 - aglio - peperoncino piccante - finocchietto selvatico - olio d'oliva - sale
Conto calorie: kcal 318 (KJ 1331) a porzione
Mettete sul fuoco una capace pentola con abbondante acqua che salerete al bollore e che vi servirà per lessare la pasta. Mondate intanto una cipolla media e tritatela finemente insieme con uno spicchio d'aglio. Ponete il tutto ad appassire in 4 cucchiaiate d'olio d'oliva, unendo anche del peperoncino in quantità a piacere. Aggiungete poi al soffritto la polpa di pomodoro e un mestolo d'acqua. Salate, incoperchiate e lasciate sobbollire la salsa per circa 30'. Intanto lessate la pasta e, a metà cottura, unite nell'acqua un grosso ciuffo di finocchietto selvatico (o, in mancanza di questo, aneto). Scolate pasta ed erba aromatica, il tutto ancora leggermente al dente, e trasferitelo nel sugo ormai pronto. Fate insaporire bene, quindi servite la preparazione cosparsa con il pecorino: questo formaggio dal gusto deciso si sposa magnificamente con l'aroma del finocchietto
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Vino consigliato:
Si consiglia un vino bianco giovane, secco, fresco e leggermente aromatico: Colli di Parma Malvasia secco, Sauvignon di Minervino, Gravina
Arista al finocchietto
Tempo: 60' + Raffreddamento
Ingredienti: (dose per 6 persone)
arista di maiale kg 1 - falda di peperone rosso g 50 - olive nere - aglio - finocchietto selvatico - insalatina di stagione - aceto - olio d'oliva - sale - pepe in grani
Conto calorie: kcal 343 (KJ 1435) a porzione
Incidete l'arista con una serie di taglietti piuttosto profondi, quindi steccatela con abbondante finocchietto e 6 spicchi d'aglio interi. Conditela con un pizzico di sale, una generosa macinata di pepe, 3-4 cucchiaiate d'olio e passatela nel forno, già riscaldato a 190°, per 50' circa, irrorandola durante la cottura con il suo sugo. Appena sarà pronta, sfornatela e lasciatela raffreddare perfettamente (sarà meglio, perciò, cuocere l'arista un giorno per l'altro). Al momento di servirla, tagliate la carne a fette sottili, possibilmente con l'affettatrice, quindi disponetela nel piatto da portata, su un letto di insalatina. Preparate un battuto con 8 olive snocciolate e la falda di peperone; raccoglietelo in una ciotolina e stemperatelo con una cucchiaiata di aceto, circa g 60 d'olio d'oliva: dovrete ottenere una salsina cremosa. Correggetela di sale, versatela sulle fettine di arista e servite con una guarnizione a piacere.
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Vino consigliato:
Si consiglia un rosso dal profumo vinoso, secco e leggero di corpo: Sizzano, Rosso Piceno, Donna Marzia rosso
Grazie per le ricette ubik. Soprattutto la pasta sembrerebbe molto gustosa. Il problema è che il finocchietto selvatico non so riconoscerlo molto bene e non so se lo si trovi qui in Doichlandia.
In compenso in questo periodo si trova molto aglio orsino e molte vitalbe.
L'aglio orsino non apparteneva alla mia cultura. Invece va molto di moda qui. Lo usiamo a volte nell'insalata.
Le vitalbe, vitacchiose nel mio dialetto, appartengono invece da secoli alla cultura contadina sabina. Si mangiano lesse o a frittata. Non spaventatevi se leggete che contengono leggere tossine. Queste infatti vengono eliminate sbollentando le vitalbe. Da qualche anno zucchero ed io abbiamo imparato una nuova ricetta: "Cornucopie di Vitalbe alla Menta". Penso che presto faremo una spedizione e vi svelerò i segreti della vitalba ;-)
Due cose di questo periodo che invece mi mancano molto sono: gli squisiti asparagi selvatici e i deliziosi spinaroli.
Spettacolare! Adoro il farro, adoro il tonno, adoro i capperi :-P ...
Allora Gennaro questo è un pasto perfetto per le calde serate dell'imminente estate romana che tra poco ti godrai.
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