venerdì, agosto 03, 2007

Heidelberg - Sabina: diario di un emigrante - Parte I

Pubblico in due puntate questo articolo che ho scritto un paio di mesi fa per la rivista del mio paesello. Ho usato dei contenuti che avevo già scritto per il blog, tra i quali dei pezzi di un articolo di Cotroneo.

La nostra comunità si trova attualmente a dover affrontare i problemi e a godere dei vantaggi correlati all’immigrazione. La storia ci ha insegnato che tutte le migrazioni portano inevitabilmente problemi e vantaggi per ospiti e ospitanti. Io vorrei riportare il mio punto di vista di cittadino italiano e sabino residente in Germania, raccontando qualche mia esperienza ed esprimendo alcune riflessioni.
Mi piacerebbe che questo mio sforzo possa contribuire al non facile processo di comprensione e scambio reciproco che può, se impostato correttamente, arricchire sia la comunità ospitante che l’emigrato.
Bisogna comunque anche tener presente che la mia storia e le mie impressioni sono quelle di un emigrante privilegiato. Ho deciso di andare a lavorare in Germania perché sono sempre stato curioso di conoscere nuove lingue e culture, ma sarei potuto rimanere in Italia e vivere bene lo stesso. Molti emigranti sono invece spinti da esigenze primarie di sopravvivenza e i problemi che si trovano ad affrontare sono
ben più difficili di quelli incontrati da me.
Il bilancio della mia permanenza di otto anni ad Heidelberg è sicuramente positivo. Ho sempre mantenuto un atteggiamento di curiosità e interesse verso la cultura e le usanze tedesche, soprattutto nei confronti di quelle usanze diverse, che in quanto tali potrebbero essere classificate come strane.
La relazione tedeschi-italiani è una lunghissima relazione di amore-odio. A partire da quando noi eravamo caput mundi e loro erano i barbari e alcuni combattevano per l'Impero altri contro, attraversando la fase in cui l'Impero erano loro e ci dominavano ma eravamo quasi un'unica nazione, fino alle vicende più recenti. Il luogo comune popolare sui tedeschi è stato purtroppo drammaticamente influenzato dagli anni dell’occupazione durante la Seconda Guerra Mondiale. Quel tragico periodo ha fatto comprensibilmente dimenticare agli italiani tutto quello che i tedeschi hanno fatto per la scienza, la musica e la letteratura.
Provvidenzialmente la guerra è stata poi persa dai tedeschi, non senza lasciare però danni immensi nella coscienza dell'umanità e nella loro di coscienza.
Danni che ancora oggi non sappiamo quantificare del tutto. Poi negli anni del dopoguerra è servito un metodico lavoro per convincere i diffidenti italiani che la Germania era paese accogliente. C'è un dopoguerra italiano-tedesco dell'emigrazione
che meriterebbe un capitolo a parte, e che, anche se non ha raggiunto i livelli di drammaticità di altre situazioni di emigrazione, ha rappresentato un capitolo dolente, un altro, nei rapporti conflittuali tra noi e loro.
Dopo la guerra, il rapporto con la Germania poteva essere solo di due tipi, o elitario oppure conflittuale e banale. O si celebrava spocchiosamente la cultura tedesca, oppure si pensava che i tedeschi erano quelli là. Tutti ordine e distintivo.
Quelli che fanno funzionare tutto bene, ma sono rigidi e privi di sentimento. Non è così, ma sotto sotto ne sono convinti anche loro di questa cosa. Sono consapevoli che la loro società funziona molto bene, che le loro industrie producono le automobili migliori e ne vanno fieri, ma questa consapevolezza priva troppo spesso di una qualità: l’autoironia. Si prendono troppo sul serio e faticano molto a ridere dei propri difetti. Forse proprio per questo qualche volta ripiombano in quel lontano sogno, in quella volontà di potenza; anche quando nella modernità del nuovo millennio cercano la leggerezza. Ridono dei nostri spaghetti, delle nostre mamme italiane, ma poi si buttano a capofitto su qualsiasi cosa di italiano che circoli per il mondo: ristoranti, arte, letteratura. La cultura tedesca guarda a quella italiana con una ammirazione e un'attenzione che non trovi da nessun'altra parte del mondo. Sapere l'italiano, tra gli intellettuali tedeschi, è un modo per distinguersi, un valore aggiunto, e ne vanno fieri.

...continua...

21 commenti:

Stregazelda ha detto...

dioniso,
non riesco a stare dietro alle tonnellate di cose che scrivi, e annaspo disperatamente per cercare di rimettermi in pari senza riuscirci...non c'è niente da fare, non sono portata per questa vita da blogger, sono troppo "ballerina" :-)
Vediamo se nei prossimi giorni riesco finalmente a mettermi in pari, leggere e scrivere qualcosa con calma. Però ora volevo solo salutarti.

dioniso ha detto...

Non sei la prima che me lo dice. Forse devo rallentare i miei ritmi di scrittura.
Grazie per i saluti.
Quando vai in ferie?

Anonimo ha detto...

Grande, Rogge!! Continua così!

dioniso ha detto...

Grazie Sebastiano, allora non devo rallentare? :-)
Nel frattempo io e zucchero, dopo 7 e 8 anni di Germania abbiamo scoperto la colazione con einback, marmellata di more e pan briosch.

Anonimo ha detto...

Eh, sì, ma la moca rende tutto così, come dire... italico!
Sto cercando di capire, nel mio prossimo viaggio in centro Europa, qual'è il numero massimo di millimetri di pioggia che io, e soprattutto la mia passeggera, saremo disposti a sopportare andando in moto. Per ora non sono previste grandi piogge, quindi le ruote al momento sono due... Se invece arriveranno i monsoni magari optiamo per la Toyotina...

dioniso ha detto...

Le note italiche devono esserci sempre! ;-) Anche la marmellata è italica: fatta da mia zia.

Qui purtroppo il tempo è mobile qual piuma al vento. Ti conviene consultare www.wetter.de 3-4 giorni prima.

Anonimo ha detto...

Mi sto facendo una cultura di modelli numerici, con previsioni a 15 giorni che però cambiano completamente da un giorno all'altro. Diciamo che se non sono previsti eventi estremi ci butteremo nella mischia, sapendo che in mitteleuropa una settimana senza pioggia in Agosto è rara... Ma siamo attrezzati!

dioniso ha detto...

E che prevedono per ora i suddetti modelli per la giornata del 18?

Anonimo ha detto...

ciao cari,
ammazza quanti messaggi nuovi! a me piace spt la tortona con le fragolone: ma e' vera??
Sebino, puoi sempre fare una telefonata all'ACI prima di partire, modello furio... :)) vi pensero', sperando di ricevere qualche pensierino back... vostra maicolforever

dioniso ha detto...

Ciao micheluccia, se ti dicessi che la torta l'ho fatta io con le mie mani ci crederesti?
Pure noi ti penseremo e siamo sempre in attesa di una tua visita.

Anonimo ha detto...

davero?? l'hai fatta tu? e com'era? a me mi mette di buon umore solo a guardarla... quant'era alta una fetta?
mah... la visita la vedo lontana, purtroppo. sicuramente non prima di novembre, ahime' povera tapina

dioniso ha detto...

Ma allora sei proprio credulona! Ma ti pare che la potevo fare io. Per il blog poi? Semmai la faccio per Zucchero :-) Ho preso la foto in rete.

Ti aspettiamo per novembre allora.

Anonimo ha detto...

Previsioni per il 18: da poco nuvoloso a nuvoloso, possibili scarse precipitazioni nella prima metà della giornata, temperatura max 22 minima 9. Ma domani potrei dirti qualcosa di molto diverso...!
Saluti anche a Micheluccia!

dioniso ha detto...

Se le precipitazioni fossero solo nella prima metà della giornata sarebbe poco male.
Certo 9 di minima e 22 i massima.... forse faranno felici i romani che stanno soffrendo il caldo.

Anonimo ha detto...

che discriminazioni territoriali... anche i milanesi sono contenti! furio, tutto sta nello stabilire con cura l'ora della partenza e la velocita' di marcia, in modo da lasciarsi alle spalle la pertubazione...

dioniso ha detto...

Micheluccia, veramente le previsioni per il 18 erano per Heidelberg e di romani ivi quel giorno ce ne saranno molti ma di milanesi neppure una! ;-)

dioniso ha detto...

Furio, ma che attendibilità hanno questi modelli? Si possono cnsultare in rete?

Anonimo ha detto...

Attendibilità così così entro i sette giorni, oltre ti fa solo capire qualcosa di molto generale, soprattutto ti fa capire la teoria dei sistemi caotici...!
Ti puoi fare una cultura andando per esempio su profi.wetteronline.de e guardare per esempio la parte sugli ensemble. Si tratta di una serie di modelli che partono dalle condizioni attuali e aggiungono perturbazioni leggermente diverse tra loro. Con il passare del tempo queste leggere perturbazioni provocano enormi differenze (l'effetto farfalla, appunto!). Se tutti questi modelli dicono che piove, è probabile che pioverà. Buon divertimento!

Anonimo ha detto...

Oppure qui:
http://www.wetterzentrale.de/topkarten/fsavnmgeur.html

Chissà perchè sono soprattutto siti tedeschi!

Anonimo ha detto...

Per Micheluccia: se tu andassi in moto avresti più rispetto per la meteorologia!

dioniso ha detto...

Watermelon man, molto interessante!
Mi hai fatto scoprire un nuovo mondo ;-)

Micheluccia non ha bisogno delle previsioni. Tanto dove vive lei si sa già qual'è il fenomeno atmosferico predominante :-)))