Venerdì 5 giugno
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La prima tappa del nostro viaggio in autobus verso Molde è su una terrazza panoramica che sovrasta il fiordo e che è a sua volta sovrastata da una cascata.
La terrazza offre una stupenda vista del fiordo.
La nostra guida è una giovin svedese sui venti anni che vive in Norvegia (a Molde) da qualche anno. Ispira simpatia. Ci informa minuziosamente anche su fatti di interesse un po' discutibile. Tipo: "here you can see the place where you can play bowling". Un commento che invece mi risulta interessante, soprattutto perché significativo dal punto di vista della comprensione di prospettive culturali diverse, è quello che la giovane fa quando ci descrive l'agricoltura locale. Ci informa che il microclima di quell'area è molto mite e quindi, oltre a consentire l'enorme produzione di ottime fragole, frutto di cui i norvegesi sono ghiotti, consente anche la produzione di "frutti esotici" come pesche e albicocche. Ho ritenuto opportuno informare mio padre del suo finora ignoto attributo di produttore di frutti esotici.
Dopo una breve sosta a Gudbrands Bru riprendiamo il viaggio e abbiamo la nostra prima esperienza di attraversamento di una galleria "subfiordica". In seguito ne attraversermo molte. Si tratta di una sorta di galleria/montagnarussa sottomarina con improvvisa ripida discesa seguita da altrettanta speculare risalita.
Raggiungiamo quindi una montagna di circa 1000 m dove troviamo un paesaggio innevato con laghetti semighiacciati.
Sull'autobus conosciamo due coppie di sposini italiani in viaggio di nozze: F. e M. (Chieti, Bari) e D. e C. (Macerata). Durante il viaggio ci accorgeremo che la quasi totalità degli italiani che incontriamo appartengono alla categoria viaggi di nozze.
Dopo una sosta con rituale battaglia di palle di neve tra me e Zucchero (strano farlo a giungo) risaliamo sull'autobus che ci riporta al livello del mare scendendo per gli undici tornanti scavati nella roccia della tortuosissima Trollstigvegen (scala dei troll - nella foto sovrastante).
Dopo la tappa ad Åndalsnes riprendiamo il viaggio con l'attraversamento di un fiordo per mezzo di un piccolo traghetto e raggiungiamo infine Molde. Dove è prevista la cena in un ristorante.
A tavola capitiamo vicino a un gruppo di maturi britannici: una coppia ed un signore con una fluente criniera, tutti probabilmente in una fascia d'età intorno ai 60. Dopo un po' di conversazione la signora si complimenta con Zucchero per il suo buon inglese. Le chiede: dove lo avete imparato? La risposta di Zucchero suscita un ventata di ilarità: in Germania!
Il signore dalla fluente criniera risulta invece essere un poeta scozzese. Ci racconta un simpatico aneddoto capitatogli durante un viaggio in Sicilia. Aveva il desiderio di visitare l'Etna e si avventurò alla ricerca del vulcano senza neppure una carta stradale: è il vulcano più grande d'Europa, vuoi che non lo trovi a vista!? Ovviamente non lo trovò ed ebbe bisogno di chiedere indicazioni, ma non riusciva a trovare nessuno che capisse la sua lingua. Quando finalmente riuscì a trovare un siculo semianglofono che capiva la sua domanda si sentì rispondere in un'urlante anglosiculo: "You first go to Misterbianco!!", "You first go to Misterbianco!!!". Al che il poeta scozzese si allontanò timoroso e perplesso pensando che l'indicazione stradale comprendesse la richiesta di un permesso al Signor Bianco e abbandonò l'idea della visita al vulcano.
Dopo cena passeggiamo un po' per Molde con F., M., D. e C.
e quindi ci reimbarchiamo sulla Midnatsol.
Questa è una delle ultime fotografie che scatto verso le 11:30 prima di andare a letto.
5 commenti:
wow!
belle foto e interessante la definizione di albicocche e pesche :)
e anche l'ultima foto, alle undici e mezza e' giorno.
Ciao Valeria!!
Sì, mio padre ora si vanta con tutti del suo nuovo titolo di produttore di frutti esotici ;-)
Sì, è giorno, ma il sole è tramontato, quando saremo entrati nel circolo polare a quell'ora vedremo pure il sole.
Semplicemente meraviglioso...
Ciao Yuki!
Grazie!
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