Il bosco. I pini. La salita infinita.
Il mio sudore. Il mio respiro. La mia solitudine.
Il ritmo del mio cammino. Il ritmo del mio cuore. Il ritmo della musica.
Avanti. Avanti. Avanti.
Fino all'infinito. Fino al finito. Fino alla fine.
Fino all'incoscienza. Fino alla coscienza. Fino all'annullamento.
8 commenti:
Hai visto gianlu', me so trasformato pure 'n poeta ;-)
Venerdì mi sono concessa una giornata a contatto con la natura, lontano dalle gabbie, interiori e cittadine... È stato un po' come rinascere a me stessa.
In cammino, perdersi e ritrovarsi. Come hai descritto così bene tu...
Ciao Yuki!
Bosco anche tu? Oppure spiaggia?
come mai io ci vedo un po' di tristezza? (o sono io che straripo di ottimismo questo periodo?)
Ciao Crazy!
No, non sei tu, sono io :-)
Considera che questa cosa l'ho concepita sabato subito dopo aver pubblicato lo Stabat Mater....
Ma poi la camminata infinita ha avuto il suo effetto. È la mia droga. C'è chi stimola le endorfine in altri modi un po' più immediati. Io ho trovato questo modo. ;-)
Condivido in pieno il potere, quasi ascetico, del cammino e della fatica, specialmente se a contatto con gli elementi naturali. Lo comprendo bene e spesso l'ho sperimentato direttamente.
E' anche, tra l'altro, uno dei punti fondamentali dello Scoutismo (altro che bambini vestiti da cretini...).
Sono anni che Zucchero ed io stiamo considerando l'idea di percorrere un tratto del cammino di Santiago. Purtroppo non ci riusciremo neppure quest'anno. Vediamo se ci riusciremo nel 2011...
...Riguardo lo Scoutismo non posso dire molto visto che non ho alcuna esperienza diretta...
Posta un commento