Mi trovo piuttosto d'accordo con Massimo Gramellini. Sarebbe bello se questa fosse l’essenza della maggior parte degli italiani: integerrimi ma con delle ragionevoli eccezioni.
...Alla figlia, prima di morire, il vecchio ha spiegato che negli esami l’emotività gioca brutti scherzi, mentre con il suo metodo venivano riconosciuti i meriti e i demeriti accumulati durante l’anno. In sostanza quell’insegnante integerrimo metteva in piedi ogni estate una truffa con l’intima convinzione di rispettare una regola superiore di moralità. Non riesco a trovare una rappresentazione più efficace dell’essenza italiana. Una parte di me condanna quel professore. Ma dev’essere una parte norvegese o austro-ungarica, non fateci caso.
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8 commenti:
Io sono ancora più austro-ungarico e quindi non sono d'accordo con il professore in questione: bisogna aiutare gli studenti prima dell'esame e dopo l'esame, ma non durante!
Ammazza Sebastia'! Non ti facevo così austro-ungarico! Certo la storiella è un po' deamicisiana. Ma non è più apprezzabile del professore che se ne frega sia prima che dopo l'esame? .... per non parlare poi del rigore inflessibile di stampo austro-ungarico ....
Sicuramente, umanamente è meglio un professore che si preoccupa dei propri studenti. Io avevo una professoressa che l'ultimo anno rinunciò a farci perdere tempo con il latino e quindi ci lasciava fare i compiti in classe in "autogestione". Io ne sono stato ben contento, ma fatto sta che oggi il latino non lo conosco molto bene...
Vabbè, se parliamo di aneddoti scolastici ti posso dire che io ho avuto un professore di matematica che come titolo di studio era geometra e in classe nove volte su dieci leggeva il giornale e una volta spiegava e interrogava. Tra l'altro a volte apriva la finestra e sputava fuori.
...però alla fine mi sono laureato in matematica... forse perché l'ho avuto solo per un'anno...
Io ho dato la maturità qualche primavera prima di voi. Credo che maturità significhi saper mettere insieme tutte le cose studiate, saperle raccordare... aiuta molto anche la memoria e la capacità di apprendimento, Ognuno ha un modo "intelligente" di approcciarsi allo studio e di imparare.Più che essere integerrimi e di stampo austro-ungarico io mi porrei una domanda seria " Ma cosa ci fanno studiare?- Ci danno in modo imparziale tutti i mezzi e tutte le possibilità....?" Ergo, approvo il professore, per umanità e comprensione
Ciao Maria. La domanda non è di facile risposta. Probabilmente dipende molto anche dalla fortuna che si ha nell'incontrare gli insegnanti giusti.
Oltre alla fortuna di incontrare insegnanti che si prendono a cuore gli studenti, ci sono studenti che sono interessati e sono spinti, noon solo dai genitori, ma anche internamente.
Ciao Moky, bè sì, e quando si combina l'alchimia giusta escono fuori bei risultati.
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