venerdì, agosto 05, 2011

Ancora sull'omeopatia: ma in fondo... checcefrega?

Qui voglio provare a formulare una risposta breve ma un po' più articolata al commento di ziomassimo su "Farmaci omeopatici: la BOIRON minaccia querela contro un blog".
Personalmente non mi sono ancora fatto una precisa idea in merito. Tuttavia ritengo che se uno non ci crede possa molto semplicemente, quanto liberamente, non usufruire delle cure omeopatiche.
Non comprendo, sia da una parte che dall'altra, tutto questo accanimento. Insomma, ma in fondo... checcefrega??? ;-)
Il mio intento è anche quello di rimanere il più possibile aperto ai punti di vista diversi che potrebbero arricchire la discussione.

Caro ziomassimo, prima di cominciare il discorso penso sia necessario stabilire dei parametri condivisi. Altrimenti sarà inutile stare a discutere.

Secondo me qui il parametro fondamentale è il metodo scientifico. E l’idea da condividere è che esso permetta di distinguere un discorso scientifico da un discorso religioso o pseudoscientifico.

Si può tranquillamente decidere di non condividere questa idea e allora il discorso finisce qui.

Se invece la si condivide si dovrà anche accettare il fatto che il metodo scientifico sia il migliore (unico) criterio finora prodotto dal genere umano per poter stabilire la validità oggettività di una teoria. E che questo metodo ci dice che l'omeopatia è innocua ma inefficace. Detto in altri termini presi in prestito da un mio amico: ha la stessa efficacia di una zigulì.

E qui veniamo alla domanda "Non comprendo, sia da una parte che dall'altra, tutto questo accanimento. Insomma, ma in fondo... checcefrega??"

Non mi sembra io mi sia "accanito" contro chi usa l'omeopatia. Io non ho nulla contro chi vuole curarsi con il placebo. L'ho detto più volte. Io penso che sia positivo il fatto che qualcuno trovi giovamento usando un qualsiasi rimedio. In passato si usava la polvere di unicorno e rimedi analoghi e sicuramente c'era chi guariva: o per effetto placebo, allora ignoto, o perché sarebbe guarito anche senza alcun rimedio.
Però permetti che io mi possa "accanire" contro la Boiron? Una potentissima multinazionale che fa profitti spacciando acqua distillata per farmaco e che minaccia un semplice blogghista come me, che si permette di dire la verità?
Tu che di solito sei dalla parte dei deboli non ti sembra che in questa storia il debole sia Samuele di blog(0)?
Inoltre ti vorrei riportare la considerazione che ho tratto dall'articolo citato qui sotto: il dottor Ernst è convinto che prima di concedere la licenza per la vendita, anche per i farmaci alternativi, così come viene fatto per quelli convenzionali, dovrebbe essere dimostrata l'efficacia. Solo così si potrà evitare che, ad esempio, alcuni omeopati commercializzino trattamenti per la malaria, nonostante la mancanza di prove della loro efficacia, danneggiando così i loro pazienti.

Dopo questa considerazione mi posso spingere a dire che nella mia critica all'omeopatia  non solo non vedo i pazienti difensori dell'omeopatia come tifosi della squadra avversaria. No, li vedo come possibili vittime che dovrebbero trarre beneficio dalle voci critiche.

Per concludere riassumo brevemente anche qualche stralcio dell'interessantissimo articolo che Seb mi ha segnalato nella precedente discussione.

L’articolo parla del dottor Edzard Ernst, del suo gruppo di ricerca e del loro tentativo di effettuare uno studio rigoroso di tutti i metodi alternativi: dall’agopuntura alla cristalloterapia fino ai rimedi erboristici.

Il dottor Ernst dice che spesso si sono trovati di fronte a difficoltà: il denaro era difficile da trovare, i "medici" alternativi diventavano sempre più riluttanti a collaborare, mentre la ricerca medica tradizionale vedeva gli studi su cose come la guarigione ayurvedica come una perdita di tempo.

Nel corso degli anni il dottor Ernst e il suo gruppo hanno eseguito sperimentazioni cliniche e hanno pubblicato oltre 160 meta-analisi di altri studi. È risultato che circa il 95% dei trattamenti esaminati (in campi diversi come agopuntura, fitoterapia, omeopatia e riflessologia) si sono rivelati statisticamente indistinguibili dal placebo. Solo nel 5% dei casi l'efficacia rilevata era superiore al placebo.

39 commenti:

ziomassimo ha detto...

Credo che sia quasi inutile premettere che non era mia intenzione passare per superficiale o, peggio ancora, mancare di rispetto a qualcuno, tanto meno a te. Il mio commento era solo una sintesi forzata e semiseria, un tentativo (magari mal riuscito) di dissacrare l'argomento usando un po' di ironia.
Detto questo, in effetti fondamentalmente condivido il tuo pensiero. Però penso anche, e stavolta potrai essere tu ad essere d'accordo con me, che la medesima battaglia allora vada fatta pure nei confronti della "magia", della "naturopatia" e addirittura delle religioni in genere.

dioniso ha detto...

Ma figurati se non ho capito il tuo spirito! Però quel checcefrega mi ha stimolato un po' e alla fine ho pensato di sfruttarlo per un piccolo approfondimento.
Stasera Zucchero stava rivedendo delle vecchie puntate di Firends su youtube. Non so se tu lo guardavi. Abbiamo visto uno spezzone in cui Phoebe metteva in discussione l'evoluzionismo davanti a Ross: il paleontologo. Alla fine lo convinceva ad accettare la minuscola probabilità che l'evoluzionismo possa essere sbagliato. Oltre che in tema, ho trovato l'episodio molto divertente.
Eccolo.

Per quanto rigurda la "magia", sono d'accordo, anche se lì non c'è una multinazionale.

Per quanto riguarda la "naturopatia" non sono molto ferrato. A occhio mi pare paragonabile all'omeopatia, almeno dal punto di vista della fondatezza scientifica. Comunque dovrei apporfondire.

Per quanto riguarda le religioni siamo in ambiti un po' diversi. Penso che tu comunque conosca bene la mia visione in materia.

Luciano ha detto...

"Il mio commento era solo una sintesi forzata e semiseria, un tentativo (magari mal riuscito) di dissacrare l'argomento usando un po' di ironia".

Anche mio padre che ha un bel tumore vorrebbe ironizzare caro Massimo. Ma smettetela a stare dietro ogni cazzata solo perchè alternativa.

ziomassimo ha detto...

@Luciano: scusami, ma sinceramente non ho capito il senso del tuo commento...

Luciano ha detto...

il senso è questo: "Non comprendo, sia da una parte che dall'altra, tutto questo accanimento. Insomma, ma in fondo... checcefrega???"
L'accanimento, almeno da questa parte è che alla fine si passa (ed è una cosa molto seria)a rivendicare l'omeopatia nelle strutture pubbliche (qui in Toscana ad esempio, nelle nostre ASL). Forse non te ne frega niente (però come la meni sui Beni Pubblici contro il privato: qui non t'indigna la cosa vero?) però dovrebbe avere maggiori risorse per la sanità e non per le cose che non sono dimostrate scientificamente. Se uno vuol curarsi con l'omeopatia libero di farlo a patto che: 1. non rompa i zibibbi con la presunta scientificità; 2. non chieda soldi pubblici per curarsi con l'H2= fresca (quindi ci metta del suo); 3. fuori da ogni struttura pubblica.
Io scommetto che non sei disposto a sottoscrivere i 3 punti di cui sopra. Vi siete tanto imbevuti di cretinerie antiscientifiche con la scusa delle multinazionali farmaceutiche che vagate vagate senza stringere niente. (Fortuna che il narratore Vendola è più realista di te visto che stringe accordi con la S. Raffaele di don Verzè).
In sintesi e in soldoni: sulle questioni che riguardano la vita e la morte delle persone non ci trovo niente da ironizzare (però quanto è vera e dimostrata quel "senso di superiorità di sinistra" che permette il risolino di fronte al presunto ignorante). La vita e la morte delle persone sono una cosa serissima, ironizzarci denota la stessa superficiale rozza incestuosa prossimità con il pensiero di destra: di tutto si può ridere, di tutto si può non fare un dramma...ma mi faccia il piacere

Luciano ha detto...

mi spiego meglio su almeno un punto, vista la fretta e la furia della risposta: l'omeopatia non ha niente che possa gisutificarla come pratica medica. Quindi gli omeopati dovrebbero astenersi di richiedere una presenza nelle strutture pubbliche, ecco perchè mi frega e m'indigna l'allegra e ironica indifferenza "checcefrega". Agli omeopati non accampo discussioni e non intraprendo e cito dimostrazioni come fa il paziente Dioniso (l'omeopata, come il fanatico religioso, politico, il creazionista, l'estremista è un cretino e imbecille dove ogni parola è davvero sprecata). Manco bisogna starli a sentire. Qualcuno di voi sente i creazionisti, a parte quelli che ci credono? No. Ecco per la stessa ragione non ascolto gli omeopati e quelli che fanno finta di dire che ancora "non hanno un'opinione" (salvo che poi le opinioni ce l'hanno su tutto il resto: finanza, politica, evoluzionismo come se fossero economisti, politici, biologi di volta in volta). Quindi praticassero le loro stregonerie in circoli privati senza romperci e non richiedere finanziamenti pubblici e accesso alle strutture sanitarie. Sull'ironia mi sono già spiegato bene nel commento precedente. Sono per la libertà individuale: ognuno si fa fuori come vuole, però non a carico mio. Quella parte destinata alla omeopatia (come in Toscana) preferirei dirottarla per quanto piccola alla ricerca (ah! poi qui la lagna di sinistra tocca il massimo: si vuole la ricerca scientifica e si da credito alle idiozie neopagane come l'omeopatia appunto). E se qualche soldo in più meglio rendereun luogo più accogliente in un ospedale pediatrico piuttosto che buttarlo in flaconi placebo. Svegliate ziomà!!!

dioniso ha detto...

Luciano, ma che ti succede? Io sono d'accordo con molte delle cose che dici. Ma mi vengono anche un paio di considerazioni da fare. Una è che quei concetti li si potrebbe esprimere anche con un po' più di garbo e meno aggressività. L'altra è che le critiche così aspre andrebbero anche indirizzate verso l'obiettivo giusto. E da quello che leggo non mi pare che ziomassimo lo sia.

Luciano ha detto...

La cosa migliore io lo so qual'è: non rispondere e ignorare, poi in me prevale la polemica e su certi argomenti e temi sono particolarmente sensibile e quindi divento meno garbato. Sarà un mio difetto (ma per ora fatico a riconoscerlo come tale) ma certi argomenti vanno combattuti e alla violenza fisica preferisco una robusta e vivace polemica. D'altronde ciascuno di noi ha un suo punto sul quale non retrocede e si batte con foga nella sua difesa: per uno può essere un argomento leghista, religioso, razzista. Sono convinto che ciascuno combatte quando s'imbatte (gioco di parole).
Molto più seriamente succede che predo congedo da tante cose e quindi non sono disposto laddove capita di incontrarli lasciare spazio all'ignoranza ("la medesima battaglia allora vada fatta pure nei confronti della "magia", della "naturopatia" e addirittura delle religioni in genere" ad esempio è un concetto molto interessante che mi riserbo di trattare privatamente, ma mi fa molto incazzare: le religioni hanno biblioteche sterminate e sono fondamento di quasi tutte le civiltà e abbassandole a tema di discussione insieme alla magia per carità, risparmio i giudizi "ironici" su chi si diverte di tanta ironia). Comunque fioretto fioretto: non intervengo più, ma per non lasciare il campo a tanta ironia intelligente preferisco non leggere così da non dover sentire il dovere d'intervenire. (E' un apparente abbandono del campo del confronto anche duro, ma convengo che così non può andare) Trovo sacrosanta l'indignazione (indignarsi per l'ingiustizia significa anche indignarsi contro le falsificazioni new-age). Ok lascio questo spazio e vado ad occuparmi del tumore di mio padre che l'altro ieri si è fatta una mezza giornata di radiazioni e l'altra l'ha passata a smaltirle in una saletta da solo. Che stupido potevo almeno consultarmi con qualche luminare omeopata. gli avrei risparmiato una giornata faticosa, magari condannandolo a vivere meno. C'è questo! Mi sembra sufficiente. Scusa ma non riesco a tenere a freno la rabbia, pensando che 'ste cose trovano cittadinanza in un paese industriale e sviluppato, mediamente istruito. Saluti. (PS: se ho qualcosa da dire o commentare lo farò solo nel privato dei messaggi o delle mail).

Luciano ha detto...

coda necessaria: dici che ziomassimo è il soggetto sbagliato della mia critica feroce. Forse non tanto: eccheccefrega colpisce, o no? E i tanti apparenti dubbi, i non so, vediamo, l'ironia per dissacrare, le ambiguità (che io interpreto come un non cedere il passo o fare concessioni al di fuori del campo cui si vuole appartenere) non lo rendono meno criticabile. Anzi a me ha sempre interessato la "zona grigia": quel ni ni, nè nè.

dioniso ha detto...

Capisco la difficoltà del momento. Sai bene che io ci sono passato in prima persona. Spero proprio che si risolva tutto per il meglio.
Spero comunque di ritrovarti anche tra i commenti oltre che nel privato dei messaggi.

Titti ha detto...

Posto che anche le "farmaceutiche" che producono "farmaci omeopatici" sono orientate al profitto e non certo animate da spirito filantropico, mi pongo in una posizione di incertezza per quanto riguarda l'assunzione di tali prodotti. Anche perché non ho sufficienti cognizioni per confutare una o l'altra tesi.
Diciamo che mi affido al mio medico di famiglia che non ha la prescrizione facile ma, fortunatamente, tende a fare un buon counselling.
Spero di non sentirmi male qui ella Grande Mela, altrimenti me la vedrei brutta....economicamente parlando...

dioniso ha detto...

Ciao Titti, perché non sei assicurata?

In realtà non servono grandi cognizioni per farsi un'idea.

Lo so che posso risultare noioso, ma per farsi un'idea basta chiedersi: io condivido il fatto che il metodo scientifico permette di distinguere un discorso scientifico da un discorso religioso o pseudoscientifico?

Se la risposta è sì, allora l'idea te la sei già fatta.
Dal punto di vista scientifico l'omeopatia è pragonabile all'astrologia.

L'unico fatto certo è che i farmaci omeopatici non hanno effetti collaterali. Ma quello è abbastanza ovvio, visto che si tratta di acqua distillata.

Certo, poi se uno ha un buon medico di famiglia di cui si fida... Ne hai trovato uno anche lì?

Titti ha detto...

Ciao Dioniso, sì sì, sono assicurata ma qui in US la Sanità è talmente cara che con il massimale sottoscritto (che, oltretutto, non è una cifra ridicola) potrei, al massimo, farmi curare un'unghia incarnita o un orzaiolo (non entrambi, naturalmente)...

La similitudine tra astrologia e omeopatia calza a pennello ma, a volte, è piacevole abbandonarsi alla suggestione...

Qui non ho trovato un medico di famiglia ma, a dire il vero, non l'ho nemmeno cercato.

dioniso ha detto...

Ma la riforma Obama non ha sortito alcun effetto?

CosmicMummy ha detto...

l'omeopatia non è affatto inocua. tralasciando casi eclatanti (che sono accaduti) di persone morte perchè hanno rifiutato cure tradizionali per malattie gravi, chi si cura con l'omeopatia costituisce un costo in più per la società, dal momento che se in molti casi alcune infezioni o disturbi passano da sole (e quindi anche con l'omeopatia, così il paziente si ilude che quei rimedi siano davvero serviti a qualcosa) in molti altri casi le complicazioni che ne derivano costano poi al servizio sanitario nazionale. per esempio una bronchite non curata con gli antibiotici può regredire da sola, ma può anche diventare polmonite. in più si favorisce il contagio di queste infezioni. un esempio banale: ho un figlio che frequenta il nido. spesso, specie il primo anno, si passa da un'infezione all'altra: congiuntivite, bronchite e chi più ne ha più e metta. so che molti bambii sono curati solo con l'omeopatia e che i loro genitori sono contrari agli antibiotici. ora, questi bambini sono sanissimi e per fortuna le infezioni passano da sole (non certo per merito degli zuccherini omeopatici come sono convinti i loro gentori), probabilmente anche mio figlio gurirebbe anche senza antibiotico. ma sono convinta che queste infezioni, vere e proprie 'epidemie', sarebbero più contenute se tutti i bambini si curassero tempestivamente. non è vero che possiamo fregarcene, non è solo un problema di chi sceglie quella 'terapia' ma di tutta la comunità. è un pò come chi sceglie di non vaccinare i figli, abbassando così l'efficacia della campagna vaccinale.

dioniso ha detto...

Hai pienamente ragione CosmicMummy. Non avevo considerato questo aspetto.

Titti ha detto...

Dioniso, purtroppo sono un'espatriata temporanea negli USA (solo 4 mesi) e, di conseguenza, non trarrei vantaggio, se ce ne fossero, dalla riforma Obama. Comunque sia, Go Barack!!

dioniso ha detto...

Ah, pensavo rimanessi più a lungo, Quindi a breve tornerai.

Titti ha detto...

Tornerò a ottobre e già piango! Milano è la mia città! Uèèèèè....

Titti ha detto...

Scusa l'off topic (non lo farò più): mi piace molto il banner sull'Italia multietnica (che condivido) e l'avrei messo nel mio blog....se non ci fosse il panino con l' hamburger, il sushi, un povero gamberetto....
Mi piace molto anche la libreria con i libri in lettura. Come si fa a metterla nel blog? Io sono registrata con aNobii. Se mi spieghi (anche in privato, visto che l'argomento interessa solo a me), quando hai tempo e voglia.... Grazie!!! Nel flag counter sono tra i visitors a stelle e strisce o tra i tricolori? Curiosaaaaaaaa!!

dioniso ha detto...

Quindi ripartirari poco dopo il mio arrivo. Alla fine lo scalo me l'hanno messo un po' più a sud: Philadelphia.

Ah! Avevo dimenticato che cliccando si va a finire su quell'altra immagine. All'inizio vedevo solo la pizza Margherita e mi chiedevo: ma dove sta 'sto gamberetto :-)

aNobii: Preferenze (settings) -> Crea un badge per il tuo blog, li lo crei per Wordpress e poi inserisci il codice prodotto sul tuo blog.

Sì, sei associata alla bandierina ammericana! :-)

Titti ha detto...

Se sarai a Philadelphia tra il 20 e il 30 settembre (periodo in cui ci sarà anche mio marito) possiamo affittare una macchina (*) per venire a Philadelphia. Sarebbe un'occasione per visitare, almeno in giornata, questa città e salutarti. Grazie per le indicazioni!!!

Eh sì, povero gamberetto...stava meglio in mare anziché sopra una piatto di riso.

Grazie per le indicazioni! Dopo provo!

(*) non guido la macchina ma solo LA moto (rigorosamente Ducati)

Titti ha detto...

Errata corrige: Nel primo pensiero "Grazie per le indicazioni" non c'entra.

Nel secondo pensiero "un piatto di riso", non "una"

Ahhhh, mala tempora currunt!!!!

dioniso ha detto...

Mannaggia, mi sarebbe piaciuto, ma purtroppo arrivero sabato 17 e ripartirò il giorno dopo per la Carolina del Sud. Peccato.
Fammi sapere poi se ti funziona o se hai bisogno di aiuto.

Titti ha detto...

Dioniso, non ce l'ho fatta con aNobii. Wordpress non risulta attivo. (non esce la manina cliccabile).
Uffi

dioniso ha detto...

Ah, è verò. C'è scritto che sarà supportato a breve.

Titti ha detto...

Uffi....ich warte! Vielen Danke! (??)

dioniso ha detto...

Bitte, bitte. Du sprichst aber Deutshc auch!

Titti ha detto...

Meine grosseltern waren Österreichische aber ich habe die Sprache vergessen
Nein, nein, auch: Wie heisst du? Was has du gegessen?

PS Wie viele strafalcionen gibt es??

dioniso ha detto...

Keine Strafaltschionen! Dein Deutsch sieht Wunderbar aus!

"Was has du gegessen?". Ich habe gerade gegrillte Aubergiben und geräucherte Lachs gegessen.

Ma comunque gli strafalcioni con generi e casi continuo a farli anch'io dopo 12 anni.

Ho visto le foto del New England. Belle.

Titti ha detto...

Hmmmm....lachs....nein nein nein.
Ganz gut für Auberginen!
Für mich, ietz, frustuck: pancakes und soy ricotta mit marmelade! Guuuuuuuuuutttttt!!

dioniso ha detto...

Das war aber Soia-Lachs ;-)

Titti ha detto...

Ohh! Eine neue vegan-boy?! Guuuuuut!!!
Hmmmmm....

dioniso ha detto...

Vielleicht, künftig :-)

Anonimo ha detto...

Caro Dioniso,
da molto tempo seguo il tuo blog ma non condivido questo tuo post.Tu scrivi che ti sembra ingiusto il fatto che "samuele"sia stato contattato da una famosa ditta produttrice di farmaci omeopatici che minacciava di chiudergli il blog in quanto il medesimo sostiene che tali prodotti siano pressoché "placebo". Il tuo pensiero potrebbe essere giusto o,meglio,potrebbe essere vero che questi prodotti non siano efficaci. Io non posso dire alcunché in quanto non ho le competenze per affermazioni del genere.Di sicuro,però,non condivido il comportamento del "samuele" il quale aveva criticato nei suoi post iniziali solo una (tra le tante) aziende produttrici di prodotti omeopatici.Questo atteggiamento,sicuramente,è in netta opposizione con l'articolo 21 della Costituzione italiana:« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.>> L'articolo in questione è chiarissimo:Ogni cittadino è libero di esprimere il proprio pensiero ma rispettando ,comunque,determinati limiti:La libertà di pensiero non può trasformarsi in diritto di offendere,ingiuriare,diffamare,istigare a delinquere.E' previsto persino un anno di reclusione per la violazione della legge 13 Ottobre 1975 n.654 secondo cui la libertà di pensiero non può trasformarsi in diffusione di idee riguardanti la superiorità razziale ecc.
Il "samuele" è certamente libero di dire la sua sui prodotti omeopatici ma non può pubblicare(come ha fatto inizialmente e poi rimosso)immagini di prodotti di una determinata azienda accompagnati dalla scritta(poi rimossa):"il consumo di questi prodotti nuoce all'intelligenza".Io sono libero di pensare che le macchine siano dannose per l'umanità e sostenere pacificamente la mia tesi ma non e sottolineo NON posso dire che le macchine di una determinata azienda sono dannose per l'umanità.Facendo così non posso che cadere nella violazione dell'articolo 596 bis (diffamazione).E se decido di farlo devo poi assumermi le conseguenze delle mie azioni ed andare davanti un tribunale e non rivolgermi "esclusivamente" al mondo dei blog.La democrazia è un pò come il linguaggio:è necessario attenersi alle regole.
Saluti

Anonimo ha detto...

Caro Dioniso,
da molto tempo seguo il tuo blog ma non condivido questo tuo post.Tu scrivi che ti sembra ingiusto il fatto che "samuele"sia stato contattato da una famosa ditta produttrice di farmaci omeopatici che minacciava di chiudergli il blog in quanto il medesimo sostiene che tali prodotti siano pressoché "placebo". Il tuo pensiero potrebbe essere giusto o,meglio,potrebbe essere vero che questi prodotti non siano efficaci. Io non posso dire alcunché in quanto non ho le competenze per affermazioni del genere.Di sicuro,però,non condivido il comportamento del "samuele" il quale aveva criticato nei suoi post iniziali solo una (tra le tante) aziende produttrici di prodotti omeopatici.Questo atteggiamento,sicuramente,è in netta opposizione con l'articolo 21 della Costituzione italiana:« Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.>> L'articolo in questione è chiarissimo:Ogni cittadino è libero di esprimere il proprio pensiero ma rispettando ,comunque,determinati limiti:La libertà di pensiero non può trasformarsi in diritto di offendere,ingiuriare,diffamare,istigare a delinquere.E' previsto persino un anno di reclusione per la violazione della legge 13 Ottobre 1975 n.654 secondo cui la libertà di pensiero non può trasformarsi in diffusione di idee riguardanti la superiorità razziale ecc.
Il "samuele" è certamente libero di dire la sua sui prodotti omeopatici ma non può pubblicare(come ha fatto inizialmente e poi rimosso)immagini di prodotti di una determinata azienda accompagnati dalla scritta(poi rimossa):"il consumo di questi prodotti nuoce all'intelligenza".Io sono libero di pensare che le macchine siano dannose per l'umanità e sostenere pacificamente la mia tesi ma non e sottolineo NON posso dire che le macchine di una determinata azienda sono dannose per l'umanità.Facendo così non posso che cadere nella violazione dell'articolo 596 bis (diffamazione).E se decido di farlo devo poi assumermi le conseguenze delle mie azioni ed andare davanti un tribunale e non rivolgermi "esclusivamente" al mondo dei blog.La democrazia è un pò come il linguaggio:è necessario attenersi alle regole.
Saluti

dioniso ha detto...

Caro anonimo, c'è del vero in quello che scrivi, anche se il parallelo con le automobili non mi pare completamente calzante.
Mi fa piacere che segui il mio blog da molto tempo. Tra le righe s'intuisce che sei un esperto di diritto ma perché commenti senza firmarti?

Brunhilde ha detto...

Dunque, Siegmund un mese fa circa ha avuto un'otite fastidiosa e la pediatra (che sostituiva momentaneamente la nostra) gli ha dato delle gocce omeopatiche con riserva ("vediamo come procede sennò ci vuole l'antibiotico").
Che ti devo dire? Hanno funzionato.
Le uniche Scienze di cui m'intendo sono quelle Politiche, che ho studiato all'Università, perciò mi astengo dal dare giudizi netti. Tendenzialmente, però, sono d'accordo con la tua impostazione e il fanatismo di chi predica la dietrologia medica mi irrita immediatamente. Tipo: mi fai la predica che tu porti il figlio dal pediatra antroposofico che preferirebbe mangiare la cicuta piuttosto che vaccinarlo? Fatti tuoi, poi magari non andate a fare viaggi in Paesi meno puliti e/o sicuri della Germania, però risparmiami la lezioncina visto che nemmeno tu sei un medico o uno scienziato.

dioniso ha detto...

Ciao Brunhilde!
Sì, quello che dici lo sento ripetere spesso. Ma c'è un fatto da considerare: non avrai mai la controprova che somministrando a Siegmund un placebo (cioè acqua distillata) in doppio ceco (cioè con la convinzione sia tua sia sua che si tratti di una medicina) l'otite non sarebbe guarita con le stesse tempistiche.
Ecco, la sperimentazione farmaceutica fa proprio questo. Mette a confronto gruppi di malati a cui viene somministrata la medicina e gruppi di malati a cui viene somministrato il placebo. In tutte le sperimentazioni fatte l'effetto del rimedio omeopatico non ha mai superato quello del placebo. Che uno voglia curarsi col placebo va pure bene. Visto che non ha effetti collaterali. Però bisogna esserne consapevoli. Anche per essere coscienti di varie considerazioni. Alcune delle quali sono state ben espresse dal commento sovrastante di CosmicMummy.

Saluti