giovedì, novembre 03, 2011

La megliocrazia di Gramellini

Alcuni stralci da La megliocrazia di Massimo Gramellini

Mai come in queste drammatiche ore ci sentiamo di dar ragione all’economista Luigi Zingales quando dice che l’Italia è una peggiocrazia, il governo dei peggiori. La prevalenza del cretino, o comunque del mediocre, raggiunge la sua apoteosi in quella caricatura di democrazia che è diventata la nostra democrazia. Oggi qualsiasi persona di buonsenso, di destra o di sinistra, riconosce che questa politica svilita dai clown e dalle caste dovrebbe affidarsi ai seri e ai competenti. Figure alla Mario Monti, per intenderci. E ce ne sono tante. Ma qualsiasi persona di buonsenso sa anche che, se i Mario Monti si presentassero alle elezioni, le perderebbero. Perché non sono istrionici né seducenti. Verrebbero surclassati da chi conosce l’arte della promessa facile e dello slogan accattivante, in quanto una parte non piccola degli elettori è così immatura da privilegiare i peggiori: per ignoranza, corruzione, menefreghismo. 

E su questa parte mi trovo in totale accordo. Coincide esattamente con quanto sostengo da molto tempo: attualmente abbiamo una classe politica dirigente che esprime il peggio del paese.
Poi c'è la parte successiva che è molto provocatoria.

Dirò una cosa aristocratica solo in apparenza. Neppure le sacrosante primarie bastano a garantire la selezione dei migliori. Per realizzare una democrazia compiuta occorre avere il coraggio di rimettere in discussione il diritto di voto. Non posso guidare un aeroplano appellandomi al principio di uguaglianza: devo prima superare un esame di volo. Perché quindi il voto, attività non meno affascinante e pericolosa, dovrebbe essere sottratta a un esame preventivo di educazione civica e di conoscenza minima della Costituzione? E adesso lapidatemi pure.

7 commenti:

Titti ha detto...

No no, non solo non ti lapido ma sottoscrivo ogni parola!
Siamo proprio la repubblica delle banane!

ziomassimo ha detto...

forse prima però bisognerebbe dare a tutti l'opportunità di formarsi e prepararsi adeguatamente per questo esame...

dioniso ha detto...

Penso proprio di sì. Però in qualche modo l'opportunità di formarsi e prepararsi adeguatamente per questo esame la si dà già a tutti: con la scuola pubblica. Forse ci si dovrebbe interrogare un po' di più perché questo sistema spesso non funziona, o meglio, perché molti abbiano interesse a gettare sabbia in quel motore o ad annullare i suoi effetti benefici attraverso altre voci più seducenti.

ziomassimo ha detto...

La scuola pubblica DOVREBBE dare a tutti questa opportunità, ma sappiamo fin troppo bene che purtroppo non é affatto così. E' proprio questo il punto, la scuola oggi ti insegna a superare l'interrogazione del giorno successivo e basta, non ti insegna a pensare e un popolo di "nonpensanti" é più duttile. Molto probabilmente é questo il motivo del suo malfunzionamento e del mancato fascino (stavo per scrivere "appeal" :-) nei confronti dei giovani, c'è poco da interrogarsi...

dioniso ha detto...

E invece secondo me c'è molto da interrogarsi. È una realtà molto complessa e non penso che la si possa liquidare con "la scuola oggi ti insegna a superare l'interrogazione del giorno successivo e basta". Perché non è sempre così. È una realtà molto variegata con insegnati bravi e meno bravi. E ci sono diverse interpretazioni sul perché il sistema educativo che abbiamo, più o meno simile in tutto il mondo, non sia più adeguato ai nostri tempi.
Mi sembra di aver già citato questo http://www.youtube.com/watch?v=zDZFcDGpL4U e questo http://www.youtube.com/watch?v=iG9CE55wbtY&feature=related

ziomassimo ha detto...

Devo dedurre che evidentemente nella mia piccola esperienza diretta (da studente) ed indiretta (da genitore) sono stato sfortunato, io ho sempre incontrato insegnanti mediocri. Che ci siano anche insegnanti bravi e che la realtà sia meno drastica di come la vedo io, lo spero vivamente. Inoltre sono assolutamente d'accordo con te che il sistema educativo che abbiamo non sia più adeguato ai nostri tempi (i link che mi hai segnalato non ho avuto modi di vederli, eventualmente appena possibile ti farò sapere le mie impressioni).

dioniso ha detto...

Sì, riconosco che nel formulare questi giudizi c'è una forte componente soggettiva.

Comunque, secondo me la scuola pubblica l'opportunità la dà. Non è perfetta, è da migliorare, però uno potrebbe pure vederla così: lo stato mi offre una grossa opportunità che in passato, i miei nonni, se la sognavano. Non dovrei cercare di sfruttarla al meglio?
Solo che in un adulto magari potrebbe esserci questa capacità ma forse difficilmente la si trova in un ragazzino.