Nella mappa sottostante ho inserito tutte le tappe automobilistiche del nostro viaggio battesimal-pitagorico. In realtà a Potenza non c'è stata una tappa, ma ho dovuto inserirla per ottenere il percorso effettuato.
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Domenica 3 giugno
Dopo aver espletato la parte battesimale a Tropea ed aver scattato l'immancabile foto a Stromboli siamo partiti per la prima tappa pitagorica: Crotone, città in cui il maestro fondò la sua scuola, sviluppò il suo pensiero filosofico e trascorse quasi tutta la seconda metà della sua vita.
Poco prima di arrivare in città, a circa 62 stadi (11 km per i non stadiofili) di distanza dalla città, incontriamo Capo Lacinio, oggi Capo Colonna, una delle tappe più importanti di questo mio viaggio pitagorico. Già luogo sacro per gli Enotri, fu eletto a sede del santuario di Hera dai coloni achei fondatori di Crotone.
Apprendo che gli archeologi hanno classificato gli edifici ritrovati nel complesso del santuario. Il tempio a cui apparteneva la colonna superstite è l'Edificio A, datato V sec. a.C. Ai tempi di Pitagora invece (VI sec a.C.) risalgono l'Edificio B, tempio arcaico di Hera e primo luogo di culto del santuario, e gli edifici H e K, rispettivamente mensa e ristoro di sacerdoti e pellegrini (Hestiatorion ) e foresteria per i visitatori importanti (Katagogion).
Ed è proprio nel tempio arcaico di Hera che viene ritrovata la superba corona d'oro della dea oggi conservata nel Museo archeologico nazionale di Crotone. Nel tempio arcaico viene ritrovato anche altro materiale votivo in bronzo e argento come la barchetta, la sfinge, la gorgone e la sirena.
Nel museo c'è anche un'interessante ricostruzione del tetto del tempio arcaico di Hera, quello del tempo di Pitagora.
Dopo la visita di Capo Lacinio, del rispettivo museo e del museo di Crotone ci concediamo una passeggiata lungo le spiagge rosse della città con Capo Lacinio in lontananza illuminato da una luna quasi piena.
Da questa passeggiata traggo l'impressione che Crotone sia una città molto vivace.
Seguendo il consiglio della barista del bar del porto, andiamo a mangiare il pesce la ristorante La bussola (viale Gramsci 16 - Crotone). Gli antipasti sono buoni, creativi e abbondanti, ma il tonno alla griglia che prendiamo come secondo è una vera e propria poesia gastronomica. Pescato oggi, ci dice il ragazzo. Non so se sia vero, ma il trancio è tenerissimo, grasso al punto giusto e con cottura perfetta. Tanto che ho chiesto al ragazzo: ma perché a me viene sempre duro e stopposo nonostante i mille accorgimenti? Il ragazzo, forse anche per gentilezza, mi dice che dipende molto anche dalla qualità del tonno e pare che questo tonno rosso del mediterraneo sia il migliore in assoluto. Non a caso a Heidelberg trovo solo il tonno del pacifico mentre i giapponesi vengono con flotte di enormi pescherecci dotati di elicotteri a pescare il tonno rosso nel mediterraneo.
Comunque non dimenticate: ristorante La bussola (viale Gramsci 16 - Crotone). Tonno indimenticabile, servizio cortese e simpatico e prezzi onestissimi. Se vi dovesse capitare di passare dalle parti di Crotone non perdetevelo.
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Domenica 3 giugno
Dopo aver espletato la parte battesimale a Tropea ed aver scattato l'immancabile foto a Stromboli siamo partiti per la prima tappa pitagorica: Crotone, città in cui il maestro fondò la sua scuola, sviluppò il suo pensiero filosofico e trascorse quasi tutta la seconda metà della sua vita.
Poco prima di arrivare in città, a circa 62 stadi (11 km per i non stadiofili) di distanza dalla città, incontriamo Capo Lacinio, oggi Capo Colonna, una delle tappe più importanti di questo mio viaggio pitagorico. Già luogo sacro per gli Enotri, fu eletto a sede del santuario di Hera dai coloni achei fondatori di Crotone.
Apprendo che gli archeologi hanno classificato gli edifici ritrovati nel complesso del santuario. Il tempio a cui apparteneva la colonna superstite è l'Edificio A, datato V sec. a.C. Ai tempi di Pitagora invece (VI sec a.C.) risalgono l'Edificio B, tempio arcaico di Hera e primo luogo di culto del santuario, e gli edifici H e K, rispettivamente mensa e ristoro di sacerdoti e pellegrini (Hestiatorion ) e foresteria per i visitatori importanti (Katagogion).
Ed è proprio nel tempio arcaico di Hera che viene ritrovata la superba corona d'oro della dea oggi conservata nel Museo archeologico nazionale di Crotone. Nel tempio arcaico viene ritrovato anche altro materiale votivo in bronzo e argento come la barchetta, la sfinge, la gorgone e la sirena.
Nel museo c'è anche un'interessante ricostruzione del tetto del tempio arcaico di Hera, quello del tempo di Pitagora.
Dopo la visita di Capo Lacinio, del rispettivo museo e del museo di Crotone ci concediamo una passeggiata lungo le spiagge rosse della città con Capo Lacinio in lontananza illuminato da una luna quasi piena.
Da questa passeggiata traggo l'impressione che Crotone sia una città molto vivace.
Seguendo il consiglio della barista del bar del porto, andiamo a mangiare il pesce la ristorante La bussola (viale Gramsci 16 - Crotone). Gli antipasti sono buoni, creativi e abbondanti, ma il tonno alla griglia che prendiamo come secondo è una vera e propria poesia gastronomica. Pescato oggi, ci dice il ragazzo. Non so se sia vero, ma il trancio è tenerissimo, grasso al punto giusto e con cottura perfetta. Tanto che ho chiesto al ragazzo: ma perché a me viene sempre duro e stopposo nonostante i mille accorgimenti? Il ragazzo, forse anche per gentilezza, mi dice che dipende molto anche dalla qualità del tonno e pare che questo tonno rosso del mediterraneo sia il migliore in assoluto. Non a caso a Heidelberg trovo solo il tonno del pacifico mentre i giapponesi vengono con flotte di enormi pescherecci dotati di elicotteri a pescare il tonno rosso nel mediterraneo.
Comunque non dimenticate: ristorante La bussola (viale Gramsci 16 - Crotone). Tonno indimenticabile, servizio cortese e simpatico e prezzi onestissimi. Se vi dovesse capitare di passare dalle parti di Crotone non perdetevelo.
2 commenti:
Il viaggio dei tuoi sogni, vero? Ti sei emozionato quando hai visto quei posti?
Bellissime le foto. Mi fai venire voglia di tornare da quelle parti...
Be', sì, l'ammetto, un po' di emozione l'ho provata nel calpestare i luoghi studiati, teatro di miei ambientazioni e mai visitati prima.
È un viaggio che consiglio. Poi se segui i racconti leggerai il mio particolare entusiasmo per Matera. Anche se non è stata una città della Magna Grecia :-)
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