La scena si svolge ai giardinetti del paesello natio sabino. Diverse persone attendono il loro turno al bancone del chiosco.
- Io prendo un caffè e tu? - dice Zucchero.
- No, io vado a casa a sistemare quelle cose - risponde Dioniso. Poi saluta e si allontana.
- Io prendo un caffè e tu? - dice Zucchero.
- No, io vado a casa a sistemare quelle cose - risponde Dioniso. Poi saluta e si allontana.
Barista: - Ecco il caffè.
Signora dai capelli rossicci: - Ma chi è quel ragazzetto pallido?
La barista tace imbarazzata. Zucchero vorrebbe rispondere ma poi si frena.
Signora dai capelli rossicci guardando insistentemente la barista: - Quello là - dice indicando- quel ragazzetto senza capelli che si sta allontanando.
- È il figlio di Dionismammà - risponde infine tra i denti la barista scappando a pulire i tavoli per evitare altre domande.
Son soddisfazioni eh!?
5 commenti:
ragazzetto, mi pare un complimento.
no?
valescrive
Ciao Valeria,
Infatti, infatti. Bisogna concentrarsi sulla parte positiva del massaggio. E poi che io sia pallido è un dato di fatto incontrovertibile.
Anche tu in terra natìa?
si :)
valescrive
Ma la signora impertinente dai capelli rossicci non ti conosceva o non ti aveva riconosciuto? E soprattutto chi era? A me puoi dirlo...
;-)
Ma sai che sinceramente non sono riuscito a capirlo? Credo che si tratti di qualche nuovo acquisto scandrigliese. Quelle persone che lasciano Roma perché troppo cara immagino.
Comunque il nipotello è di altro avviso e ora lo scriverò.
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