venerdì, maggio 17, 2013

Aperitivo milanese

Qualche giorno fa un'amica lombarda mi ha chiesto un parere sull'aperitivo milanese. Purtroppo non sono riuscito a darle una risposta perché ho pensato che l'aperitivo offerto gratuitamente dall'albergo non potesse essere considerato come un campione rappresentativo della suddetta categoria. Poi l'altro ieri, vincendo stanchezza e orsaggine, mi sono unito ai miei colleghi.
- Iniziatemi al rito dell'aperitivo milanese - gli ho detto.
E così mi sono ritrovato a pagare 9 € per una birra e un piatto e mezzo di una decina di diverse portate a buffet. Tra le quali ricordo solo un paio di tipi di pasti, un paio di carni, un paio di affettati, polenta e legumi. Certo, la qualità non era eccelsa. Ma per nove euro direi che il rapporto qualità prezzo è altissimo. Diciamo che avere quella qualità dalle nostre parti anche per il doppio di quel prezzo sarebbe una benedizione divina.

Stasera invece, per l'ultima cena milanese, sono andato di nuovo a Le Vigne.

 Polpo croccante con gamberi su letto di gaspacho e...
Seppia grigliata con finocchio e arancia

Il polpo non aveva nulla a che vedere con quello del Navigante. Sebbene gamberi e gaspacho meritassero. E la seppia era buona.

Poi prima di tornare in albergo, un po' alleggerito dal mirto offertomi da Le Vigne, sono prima passato alla panetteria della Darsena, per completare l'opera con un cannolo, e poi al Supergulp. Bello. Una specie di museo del fumetto. Ma alla fine ho comprato solo Django Unchainned.

Ah, il corso è andato bene. Etnie presenti: italici, slavi del sud e danesi. Tra i primi e i secondi: perfetta intesa. Tra i terzi e il resto: grosse barriere linguistico-culturali. Comunque ho l'impressione che questa classe abbia appreso più dell'altra. Sebbene alla fine gli schizzinosi ;-) abbiano valutato corso e insegnante con una media leggermente più bassa.

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