venerdì, maggio 31, 2013

Viaggio post-pitagorico: Matera

Mi era colpevolmente sfuggito il fatto di non aver raccontato una delle tappe più belle del viaggio pitagorico dello scorso anno.

6-7 giugno 2012


Come dicevo, dopo l'abbuffata di cozze, vicoli e musei tarantini usciamo dalla fase pitagorica del viaggio per recarci a Matera e poter finalmente ammirare i celebri Sassi.

Con il suo centro storico fortunatamente recuperato grazie alla sua unicità Matera è per me una vera rivelazione.
"Matera e Petra sono le due città più vecchie del mondo", ci dice l'avvocato: uno dei pensionati che gravitano intorno alla balconata che si apre sui Sassi.

E wikipedia conferma:
"...è abitata in realtà almeno dal Paleolitico: alcuni tra i reperti trovati risalgono al XIII millennio a.C., e molte delle case ... sono state vissute senza interruzione dall'età del bronzo."
Ma da quel che ricordo dal viaggio del 2000 Petra è attualmente disabitata. Quindi Matera è la città con la più lunga continuità abitativa al mondo.
È certo comunque che sussistono molti paralleli tra i sassi di Matera e Petra. Entrambe scavate nella pietra, entrambe neolitiche, entrambe avide d'acqua, entrambe sfollate, ma una sola ripopolata.


Dal degrado igienico-sociale della prima metà del XX secolo allo sfollamento disposto con legge nazionale negli anni cinquanta, al recupero iniziato a partire dalla legge del 1986 che prevede la cessione per molti anni (99 circa) ai cittadini di Matera che s'impegnino a ristrutturare il sasso secondo certi parametri e abitarci per almeno dieci anni. Credo che Matera dovrebbe essere motivo d'orgoglio e d'imitazione nazionale. Passata da "vergogna d'Italia" a patrimonio dell'umanità candidato a capitale europea della cultura per il 2019. Ho detto a Zucchero che se Matera otterrà il titolo andrò a festeggiare i miei 50 lì: Insch'allah
Comunque, come potete dedurre dalle foto abbiamo passato diverse ora a visitare i Sassi...
Fino al tramonto e oltre...

Ma oltre alla bellezza e all'unicità dei Sassi c'è anche la Matera moderna. Ricca di eventi, cultura, locali con specialità gastronomiche. Tutto inquadrato nell'idea di sostenibilità e promozione dei prodotti locali.
Aprire questo frigorifero è stato per me come aprire uno scrigno delle meraviglie che mi riportava un po' all'infanzia: cedrata, gassosa, spuma, spuma bionda, birra Raffo.
E che dire del nome di questa piazza!?
La mattina successiva ci concediamo una visita guidata.
E così apprendiamo qualcosa in più.
Sui primi insediamenti paleolitici.

E sul sistema di raccolta delle acque.
Nella foto uno dei pochi pozzi rimasti.





Poi visitiamo il sasso arredato alla maniera tradizionale.
L'abitazione è distribuita su tre livelli con un'inclinazione tale che solo in inverno i raggi del sole possono raggiungere anche il livello più bassi.
Il primo livello era per le persone; il secondo per gli animali, che contribuivano anche ad alzare la temperatura;
e il livello più basso veniva usato come cantina/frigorifero.
Notare la temperatura a 11° con quella esterna sopra ai 30°.

Poi visitiamo il Convicinio di S. Antonio: "un comprensorio del XV secolo costituito da quattro cripte rupestri, Santa Maria di Idris sulla sommità dell'omonima rupe, Santa Barbara ricca di affreschi, la Madonna delle Virtù che insieme alla sovrastante chiesa di San Nicola dei Grecioggi ospita importanti mostre di scultura, e San Pietro Barisano con facciata e campanile in muratura ed interno quasi completamente scavato nella roccia". Le foto lì dentro non si possono scattare. Vi dovrete quindi accontentare di queste.
La nostra giovane guida ci mostra infine la parte più vecchia dei sassi e ci racconta di suo nonno sfollato a forza nel '68. Nati e cresciuti in quella comunità e in quei luoghi, gli abitanti dei sassi non riuscivano a concepire una vita in posti come le moderne palazzine. Ma pare che poi si siano abituati tanto che, in tempi recenti, il nonno della guida non abbia accolto così bene la notizia che il nipote sarebbe tornato a vivere nei sassi.

Concludo con un'osservazione: Matera, così come Petra, mi hanno riportato alla mente la storia de L'immortale di Borges.

...e con un commento che scrissi  su FB a conclusione del viaggio pitagorico:

Che paese l'Italia! Uno fa 20 km da un Sito UNESCO per comprare il pane e trova un capolavoro del genere http://it.wikipedia.org/wiki/Cattedrale_di_Santa_Maria_Assunta_(Altamura)
E molte altre cose che meriterebbero almeno due giornate di visita.

Questo era il portale.

E questo il forno dove comprammo l'ottimo pane d'Altamura.

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