giovedì, novembre 12, 2015

Frode sull'olio d'oliva

Di seguito riporto dei passi di un chiarimento del Consorzio Sabina DOP. Di mio aggiungerei solo che, conoscendo un po' il processo di produzione e i suoi costi, se un olio lo si paga 3-4€ al litro allora o è prodotto in un luogo in cui il costo del lavoro e della produzione sono bassissimi oppure è di qualità è bassissima. Se si tratta di oli di oliva italiani io diffiderei di qualsiasi offerta inferiore ai 7€. A meno che non ci sia una ragione per cui il produttore è costretto a venderlo a un prezzo più basso del costo di produzione.

"In qualità di Consorzio di Tutela dell'Olio Extra Vergine di Oliva a Denominazione di Origine Protetta "Sabina" riteniamo innanzitutto doveroso precisare - qualora potesse esservi qualche dubbio - che il marchio commerciale "Santa Sabina" non ha assolutamente nulla a che fare con noi e che l'utilizzo da parte dell'azienda che ne è proprietaria della denominazione riservata per legge solo ai produttori certificati Sabina DOP, dipende solo da una questione burocratica che, come spesso accade, danneggia il lavoro serio e scrupoloso dei quasi mille produttori che appartengono alla filiera produttiva certificata Sabina DOP.

Il marchio "Santa Sabina" è utilizzato peraltro per immettere in commercio un olio che reca scritto in etichetta "prodotto con oli extra vergini di oliva originari dell'Unione Europea e non" quindi non solo non sabino, ma anche non italiano; se poi sia davvero extra vergine, come riportato in etichetta, lo chiariranno gli inquirenti visto che, dalle analisi effettuate, sembrerebbe non essere tale."

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