Di seguito riporto dei passi di un chiarimento del Consorzio Sabina DOP. Di mio aggiungerei solo che, conoscendo un po' il processo di produzione e i suoi costi, se un olio lo si paga 3-4€ al litro allora o è prodotto in un luogo in cui il costo del lavoro e della produzione sono bassissimi oppure è di qualità è bassissima. Se si tratta di oli di oliva italiani io diffiderei di qualsiasi offerta inferiore ai 7€. A meno che non ci sia una ragione per cui il produttore è costretto a venderlo a un prezzo più basso del costo di produzione.
"In qualità di Consorzio di Tutela dell'Olio Extra Vergine di Oliva a Denominazione di Origine Protetta "Sabina" riteniamo innanzitutto doveroso precisare - qualora potesse esservi qualche dubbio - che il marchio commerciale "Santa Sabina" non ha assolutamente nulla a che fare con noi e che l'utilizzo da parte dell'azienda che ne è proprietaria della denominazione riservata per legge solo ai produttori certificati Sabina DOP, dipende solo da una questione burocratica che, come spesso accade, danneggia il lavoro serio e scrupoloso dei quasi mille produttori che appartengono alla filiera produttiva certificata Sabina DOP.
Il marchio "Santa Sabina" è utilizzato peraltro per immettere in commercio un olio che reca scritto in etichetta "prodotto con oli extra vergini di oliva originari dell'Unione Europea e non" quindi non solo non sabino, ma anche non italiano; se poi sia davvero extra vergine, come riportato in etichetta, lo chiariranno gli inquirenti visto che, dalle analisi effettuate, sembrerebbe non essere tale."
"In qualità di Consorzio di Tutela dell'Olio Extra Vergine di Oliva a Denominazione di Origine Protetta "Sabina" riteniamo innanzitutto doveroso precisare - qualora potesse esservi qualche dubbio - che il marchio commerciale "Santa Sabina" non ha assolutamente nulla a che fare con noi e che l'utilizzo da parte dell'azienda che ne è proprietaria della denominazione riservata per legge solo ai produttori certificati Sabina DOP, dipende solo da una questione burocratica che, come spesso accade, danneggia il lavoro serio e scrupoloso dei quasi mille produttori che appartengono alla filiera produttiva certificata Sabina DOP.
Il marchio "Santa Sabina" è utilizzato peraltro per immettere in commercio un olio che reca scritto in etichetta "prodotto con oli extra vergini di oliva originari dell'Unione Europea e non" quindi non solo non sabino, ma anche non italiano; se poi sia davvero extra vergine, come riportato in etichetta, lo chiariranno gli inquirenti visto che, dalle analisi effettuate, sembrerebbe non essere tale."
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