Penetriamo le mura. Il muezzin diffonde la sua preghiera.
La storia (o leggenda?) vuole che il Khan si fosse innamorato di una sua giovane moglie polacca, Diliara Bikech, residente ovviamente nel suo Harem (la struttura è ancora presente).
La giovane moglie morì improvvisamente e il Khan, noto per la sua spietata crudeltà, pianse irrefrenabilemente tra lo stupore di tutti.
Per ricordare l'evento Qırım Giray volle che fosse costruita una fontana di marmo in modo tale che la pierta piangesse come lui per l'eternità.
Pare che la struttara della fontana evidenzi forti influenze della filosofia sufista.
La triste storia del Khan Qırım Giray e della sua giovane moglie Diliara Bikech ispirò lo scrittore Aleksàndr Sergeevič Puškin (Алекса'ндр Серге'евич Пу'шкин) alla stesura del poema "La Fontana di Bachčysaraj" (Бахчисарайский фонтан).
2 commenti:
Ma lo sai che ho chiesto a mio marito se lui mi farebbe erigere non dico il Surya Mahal, ma almeno una fontanella, una statuina, un cumulo, 'na cosa qualsivoglia. Ha detto che non ha senso, che se uno è morto è morto, bla bla.
Se rinasco mi sposo un Khan.
Pure coi Khan però devi essere oculata nella scelta.
Mica sono tutti Qırım Giray!
E poi è difficilissimo capirlo. Chi l'avrebbe detto che Qırım Giray, così spietato e crudele, si sarebbe invece mostrato così tenero?!
Bisogna impegnare tutto l'intuito femminile immaginabile!! ;-)
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