Abbiamo appreso la notizia ieri mattina verso le 7:30.
Mi ero connesso come al solito al sito di Radio 3 per ascoltare la rassegna stampa mentre preparavo la colazione. Era una colazione speciale in quanto avevamo una celebrazione in famiglia. Non ascoltavo quindi attivamente la rassegna e forse anche per il tono della voce del commentatore ho completamente ignorato le notizie che stavano probabilmente dando.
Mentre consumavamo la colazione e la celebrazione hanno chiamato i miei genitori, attualmente in crociera nel mediterraneo orientale (un nostro regalo per il 40° anniversario), per gli auguri.
Oltre agli auguri mia madre ci comunica anche la terribile notizia.
Il pensiero, oltre che ovviamente alle vittime e ai danni già accertati, va ai parenti e amici che vivono in prossimità della zona colpita.
Cominciano le telefonate e i contatti.
Andiamo alla ricerca dell'epicentro e veniamo a sapere che si trova vicinissimo a Paganica, il paese di un mio amico che legge anche il blog. So che si trova ad Atene per un periodo di lavoro, ma non so se è già tornato a Paganica per le vacanze pasquali.
Sono un po' preoccupato. Gli scrivo un email, ma non ricevo risposta.
Dopo pranzo mi decido a chiamarlo. Mi risponde da Atene. Fortunatamente la casa dei suoi genitori ha tenuto. Hanno dovuto però abbandonarla e percorrendo la Salaria, in quanto la A24 era chiusa, sono riusciti ad arrivare a Roma per trasferirsi nel piccolo appartamento del mio amico.
Lui sarebbe partito stamane per raggiungerli.
Spero che presto mi aggiorni sulla situazione.
Anche nel mio paese di origine la scossa è stata forte, ma fortunatamente senza provocare danni. Ho chiamato mia nonna che mi ha detto di essersi svegliata insieme alla badante e di avere passato la notte vegliando nello spavento.
Per quanto riguarda gli aiutiHo appena sentito alla radio che sarebbe meglio attenersi alle comunicazioni della
Protezione Civile. Soprattutto per ciò che riguarda volontariato e donazioni di sangue
È encomiabile infatti mostrarsi solidali, ma anche un'esagerazione nelle offerte di aiuti e soccorsi potrebbe creare problemi organizzativi ed intralciare le attività dei soccorritori veri.
Più che una pur lodevole solidarietà pasquale ci sarà sicuramente bisogno di una solidarietà a più lungo termine.
Per contribuire rapidamente e facilmente con una piccola donazione di 1 € alla protezione civile si può mandare un SMS al numero 48580.Per contribuiti più consistenti: Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma - Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113 (BIC: CCRTIT2T84A) Croce Rossa Italiana: Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 - Roma,
intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma,
codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020,
causale pro terremoto Abruzzo;
Conto corrente postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma,
codice Iban IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004,
causale pro terremoto Abruzzo.
E' anche possibile effettuare dei versamenti online, attraverso il
sito web della Cri.
I consigli presi da qui:Il Dipartimento della Protezione Civile raccomanda di:
- non mettersi in viaggio verso i luoghi colpiti dal terremoto;
- limitare al massimo l'uso del telefono, per agevolare tutte le operazioni di soccorso e lasciare libere le linee agli operatori, evitando sovraccarichi di rete.
Cosa fare in caso di terremoto:
- Cercate riparo all'interno di un vano di una porta inserita sotto un muro portante o sotto una trave: se rimanete al centro della stanza, infatti, potreste essere feriti dalla caduta di vetri, intonaco o altro materiale.
- Non precipitatevi per le scale: dopo una scossa sismica sono la parte più debole di un edificio. Per lo stesso motivo non usate l’ascensore che potrebbe bloccarsi.
- Alla fine della scossa ricordatevi, prima di uscire di casa, di chiudere gli interruttori generali del gas e della corrente elettrica per evitare di innescare incendi e deflagrazioni.
- Da ultimo vi ricordiamo di non bloccare le strade con le auto: lasciatele libere per i mezzi di soccorso.