La sinèddoche (dal greco συνεκδοχή) è una figura retorica che consiste nell'uso in senso figurato di una parola al posto di un'altra, mediante l'ampliamento o la restrizione del senso. La sostituzione può riguardare:
- la parte per il tutto (albero al posto di nave, cerone al posto di Berlusconi)
- il materiale per l'oggetto (ferro al posto di spada, silicone al posto di Santanchè)
- il singolare per il plurale e viceversa (l'Italiano (come persona) all'estero per gli Italiani all'estero)
- il genere per la specie e viceversa (il mortale per l'uomo; il felino per il gatto, il salmonide per Renzo Bossi)
6 commenti:
"finchè il ramo vede a terra tutte le sue spoglie": interrogatorio che ho dovuto subire in terza. Assolto. Fosse adesso citerei il "cerone" ma quella là non so come la prenderebbe.
Terza elementare, media o superiore?
Che era una santancheiana antelitteram?
Sup, su Dante. La prof in questione ha una storia che forse ho già raccontato ma merita. Un giorno c'era una manifestazione e noi studenti eravamo fuori a urlare. Lei arriva, ci guarda a lungo e entra a fare casino con il preside. Poi va dal provveditore (allora si chiamava così) e ci vuole tutti sospesi per maleducazione: non l'abbiamo salutata.
Si mette in malattia finchè viene trasferita in provincia, di dov'era originaria.
Poi viene fatta preside e diventa famosa perché passava tutto il tempo a girare per i corridoi e origliare alle porte delle classi.
Ha pubblicato due volumi sul Risorgimento.
Ma quindi eri un contestatore e forse anche un po' comunista!!?? :-)
Perché adesso il provveditore come si chiama?
Due volumi sul Risorgimento?! Quindi aveva anche delle qualità.
Nell'ordine:
ebbene sì;
boh? ma con la Gelmini (e prima la Moratti) chi lo sa?
parlava di quelli che erano i suoi contemporanei.
:-)
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