Cominciamo bene! Quelli davanti a me sono tutti sfilati in poche decine di secondi, ma quando è giunto il mio turno, alla vista del passaporto italiano, la ragazzetta del primo controllo è partita con le solite domande.
Ma lei è italiano? E vive qui in Germania? E va negli USA? E per quale motivo? E che lavoro fa? Mi può mostrare un documento che comprovi la sua residenza in Germania?
Con estrema pazienza e un po' divertito tiro fuori il vecchio permesso di soggiorno. Di solito basta. Ma non per lei. Le mostro quindi anche assicurazione e patente teutoniche. No! Non la convincono.
- Scusi, vado un attimo dal collega della sicurezza - dice allontanandosi con tutti i documenti. Poi ci ripensa e torna indietro.
- Mi potrebbe spiegare di nuovo che lavoro fa?
Dopo un colloquio di pochi secondi con l'uomo della sicurezza torna: tutto a posto.
Chissà come si sarebbe comportata se avessi anche avuto la carnagione e i capelli scuri della mia Zuccherina?
3 commenti:
Cent'anni di Onorata Società e 20 di Silvio lasciano il segno.
Non credo dipenda dalla nazionalità italiana. La cosa che l'inquieta è che uno con un passaporto né tedesco né USA possa partire dalla Germania per andare negli USA
sei un TERRORISTA !!! dillo pure no? :-D
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