Di recente ho ascoltato la puntata di wikiradio del 15/2: TOTÒ raccontato da Goffredo Fofi. È molto interessante ed ho scoperto varie cose che non conoscevo. Come ad esempio il fatto che il nostro più grande comico abbia imparato a recitare in questi eventi spontanei che si tenevano nei vicoli di Napoli probabilmente da secoli e che sono forse un po' correlati con le cosiddette periodiche. Secondo Fofi tali manifestazioni di teatro di strada affonderebbero le radici addirittura nel mondo greco-romano. Date queste premesse non stupisce il fatto che Totò prendesse le sceneggiature cinematografiche un po' come traccie su cui sviluppare le sue improvvisazioni.
Ricercando un po' in rete ho anche trovato la citazione sottostante di Umberto Eco che trovo molto significativa e che purtroppo da qualche anno sto sperimentando sulla mia pelle.
In this globalized universe where it seems that everybody's watching the same movies and eating the same food, there are still abysmal and overwhelming fractures separating one culture from another. How can two peoples, one of which unknowing of Totò, truly understand each other?
—Umberto Eco, Ma che capirà il cinese?[ "L'espresso", 45 (LIII), 15 November 2007
4 commenti:
Bella la citazione di Eco, non la conoscevo!
Purtroppo temo che, con il passare degli anni, Totò diventerà passato e sarà dimenticato nella nuova cultura globale.
Bella e purtroppo vera.
Che Totò sarà dimenticato spero di no. Anni fa rimasi sorpreso nel vedere svilupparsi spontaneamente in un mio giovane cugino un amore viscerale per Totò. Allora pensai che potesse essere un segno dell'immortalità del personaggio. Ma non so se casi del genere continuano a verificarsi tra le nuove generazioni.
io sto coltivando il campo: faccio vedere brevi clip di Totò ai ragazzini delle medie che ignoravano chi fosse, ma che ora me lo chiedono sempre più spesso. Io poi c'ho un "passato" familiare con grande totò, quindi ci tengo ancora di più alla sua eredità!
Bene, bene Fabio. Bisogna coltivare.
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