
Un diario con divagazioni su varie mie passioni. Tra le quali la musica, la matematica, la scrittura, la cucina, i viaggi, la Germania e i balli popolari del centro-sud Italia.
domenica, novembre 26, 2006
Gnocchi, crostata e pizza

venerdì, novembre 24, 2006
Baccalà con prugne

Ieri sera mi sono cimentato in una tradizionale ricetta sabina che si usava ai tempi di mia nonna. Siccome mia nonna non mi ha mai dato la ricetta, credo che questa versione sia un po' personalizzata.
Ingredienti: (per 4 persone)
700 g baccalà, 10 prugne secche, 1 cipolla (anche rossa), 200 g passata di pomodoro, olio, sale e pepe.
Preparazione:
Tagliate a pezzi il baccalà e tenetelo a mollo per un paio di giorni, cambiando l'acqua un paio di volte al giorno.
Fatte appassire dolcemente la cipolla in tre cucchiai d'olio. Aggiungete le prugne spezzettate, poi il baccalà, una grattugiata di pepe nero e quindi alzate un po' la fiamma. Dopo un paio di minuti aggiungete la passata di pomodoro e lasciate cuocere per una ventina di minuti, fin quando la consistenza del sugo non è più acquosa.
Io e sugar oggi a pranzo mangeremo invece minestrone.
giovedì, novembre 23, 2006
Alba chiara?

sabato, novembre 18, 2006
giovedì, novembre 16, 2006
(Pseudo-)Filosofia spicciola su caso e fortuna
Sottotitolo: Fortuna Imperatrix Mundi

Questo fatto si riflette anche sugli eventi relativi alle nostre vite umane. Il nostro punto di vista soggettivo determinato da cultura, inclinazioni ed esperienze personali ci fa considerare alcuni eventi come positivi o fortunati, ed altri come negativi. Per la maggior parte delle persone gli eventi si bilanciano, ma non per tutti.

Se esistesse una giustizia superiore - almeno secondo il concetto umano di giustizia - le cose non dovrebbero funzionare in questo modo. I responsabili di grossi crimini dovrebbero stare agli estremi negativi della curva, ma anche i responsabili di certe porcate dovrebbero tendere ad accumularsi da quella parte. Invece si godono una lunga ed agiata vita nelle loro ville principesche. Qualcuno mi dirà: ma la giustizia superiore non è di questo mondo. Vabbè, intanto di certo c'è che loro se la godono mentre altri soffrono. Molto istruttivo in proposito è il messaggio del film di Woody Allen Match Point.
Io avevo una probabilità su duecentomila circa di beccarmi l'evento sfortunato e l'ho preso in pieno. Immagino che con una probabilità simile si possa vincere qualche milione di euro partecipando ad una delle innumerevoli lotterie. Bisogna però trovarsi all'altro estremo della curva.
Per la maggior parte della mia vita penso di essermi trovato nella parte mediamente positiva; da due o tre anni invece il baricentro si sta progressivamente spostando verso la parte negativa. Sarà uno spostamento parabolico o sinusoidale? Lo scopriremo nelle prossime puntate.
Per concludere un bell'inno medievale alla fortuna.
O Fortuna
velut luna
statu variabilis,
semper crescis
aut decrescis;
vita detestabilis
nunc obdurat
et tunc curat
ludo mentis aciem
egestatem,
potestatem
dissolvit ut glaciem.
Sors immanis
et inanis,
rota tu volubilis,
status malus,
vana salus
semper dissolubilis,
obumbrata
et velata
michi quoque niteris;
nunc per ludum
dorsum nudum
fero tui sceleris.
Sors salutis
et virtutis
michi nunc contraria,
est affectus
et deffectus
semper in angaria.
Hac in hora
sine mora
corde pulsum tangite;
quod per sortem
sternit fortem,
mecum omnes plangite!
(trad.: O Fortuna, cangi di forma come la luna, sempre cresci o cali; l'odiosa vita ora abbatte ora conforta a turno le brame della mente, dissolve come ghiaccio miseria e potenza. Sorte possente e vana, cangiante ruota, maligna natura, vuota prosperità che sempre si dissolve, ombrosa e velata sovrasti me pure; ora al gioco del tuo capriccio io offro la schiena nuda. Le sorti di salute e di successo ora mi sono avverse, tormenti e privazioni sempre mi tormentano. In quest'ora senza indugio risuonino le vostre corde; come me piangete tutti: a caso ella abbatte il forte!)
mercoledì, novembre 15, 2006
Coincidenze di Stefano Benni
C'erano nell'ordine una città, un ponte bianco e una sera piovosa. Da un lato del ponte avanzava un uomo con ombrello e cappotto. Dall'altro una donna con cappotto e ombrello. Esattamente al centro del ponte, là dove due leoni di pietra si guardavano in faccia da centocinquant'anni, l'uomo e la donna si fermarono, guardandosi a loro volta. Poi l'uomo parlò:
- Gentile signorina, pur non conoscendola, mi permetto di rivolgerle la parola per segnalarle una strana coincidenza, e cioè che questo mese, se non sbaglio, è la quindicesima volta che ci incontriamo esattamente in questo punto.
- Non sbaglia, cortese signore. Oggi è la quindicesima volta.
- Mi consenta inoltre di farle presente che ogni volta abbiamo sottobraccio un libro dello stesso autore.
- Sí, me ne sono resa conto: è il mio autore preferito, e anche il suo, presumo.
- Proprio cosí. Inoltre, se mi permette, ogni volta che lei mi incontra, arrossisce violentemente, e per qualche strana coincidenza, la stessa cosa succede anche a me.
- Avevo notato anch'io questa bizzarria. Potrei aggiungere che lei accenna un lieve sorriso e sorprendentemente, anch'io faccio lo stesso.
-È davvero incredibile: in piú, ogni volta ho l'impressione che il mio cuore batta piú in fretta.
- È davvero singolare, signore, è cosí anche per me, e inoltre mi tremano le mani.
- È una serie di coincidenze davvero fuori dal comune. Aggiungerò che, dopo averla incontrata, io provo per alcune ore una sensazione strana e piacevole...
- Forse la sensazione di non aver peso, di camminare su una nuvola e di vedere le cose di un colore piú vivido?
- Lei ha esattamente descritto il mio stato d'animo. E in questo stato d'animo, io mi metto a fantasticare...
- Un'altra coincidenza! Anch'io sogno che lei è a un passo da me, proprio in questo punto del ponte, e prende le mie mani tra le sue...
- Esattamente. In quel preciso momento dal fiume si sente suonare la sirena di quel battello che chiamano «il battello dell'amore».
- La sua fantasia è incredibilmente uguale alla mia! Nella mia, dopo quel suono un po' melanconico, non so perché, io poso la testa sulla sua spalla.
- E io le accarezzo i capelli. Nel fare questo, mi cade l'ombrello. Mi chino a raccoglierlo, lei pure e...
- E trovandoci improvvisamente viso contro viso ci scambiamo un lungo bacio appassionato, e intanto passa un uomo in bicicletta e dice...
- ... Beati voi, beati voi...
Tacquero. Gli occhi del signore brillavano, lo stesso fecero quelli della signorina. In lontananza, si udiva la melanconica sirena di un battello che si avvicinava.
Poi lui disse:
- Io credo, signorina, che una serie cosí impressionante di coincidenze non sia casuale.
- Non lo credo neanch'io, signore.
- Voglio dire, qua non si tratta di un particolare, ma di una lunghissima sequenza di particolari. La ragione può essere una sola.
- Certo, non possono essercene altre.
- La ragione è - disse l'uomo sospirando, - che ci sono nella vita sequenze bizzarre, misteriose consonanze, segni rivelatori di cui sfioriamo il significato, ma di cui purtroppo non possediamo la chiave.
- Proprio cosí - sospirò la signorina, - bisognerebbe essere medium, o indovini, o forse cultori di qualche disciplina esoterica per riuscire a spiegare gli strani avvenimenti del destino che quotidianamente echeggiano nella nostra vita.
- In tutti i casi ciò che è accaduto è davvero singolare.
- Una serie di impressionanti coincidenze, impossibile negarlo.
- Forse un giorno ci sarà una scienza in grado di decifrare tutto questo. Intanto le chiedo scusa del disturbo.
- Nessun disturbo, anzi, è stato un piacere.
- La saluto, gentile signorina.
- La saluto, cortese signore.
E se ne andarono di buon passo, ognuno per la sua strada.
- Gentile signorina, pur non conoscendola, mi permetto di rivolgerle la parola per segnalarle una strana coincidenza, e cioè che questo mese, se non sbaglio, è la quindicesima volta che ci incontriamo esattamente in questo punto.
- Non sbaglia, cortese signore. Oggi è la quindicesima volta.
- Mi consenta inoltre di farle presente che ogni volta abbiamo sottobraccio un libro dello stesso autore.
- Sí, me ne sono resa conto: è il mio autore preferito, e anche il suo, presumo.
- Proprio cosí. Inoltre, se mi permette, ogni volta che lei mi incontra, arrossisce violentemente, e per qualche strana coincidenza, la stessa cosa succede anche a me.
- Avevo notato anch'io questa bizzarria. Potrei aggiungere che lei accenna un lieve sorriso e sorprendentemente, anch'io faccio lo stesso.
-È davvero incredibile: in piú, ogni volta ho l'impressione che il mio cuore batta piú in fretta.
- È davvero singolare, signore, è cosí anche per me, e inoltre mi tremano le mani.
- È una serie di coincidenze davvero fuori dal comune. Aggiungerò che, dopo averla incontrata, io provo per alcune ore una sensazione strana e piacevole...
- Forse la sensazione di non aver peso, di camminare su una nuvola e di vedere le cose di un colore piú vivido?
- Lei ha esattamente descritto il mio stato d'animo. E in questo stato d'animo, io mi metto a fantasticare...
- Un'altra coincidenza! Anch'io sogno che lei è a un passo da me, proprio in questo punto del ponte, e prende le mie mani tra le sue...
- Esattamente. In quel preciso momento dal fiume si sente suonare la sirena di quel battello che chiamano «il battello dell'amore».
- La sua fantasia è incredibilmente uguale alla mia! Nella mia, dopo quel suono un po' melanconico, non so perché, io poso la testa sulla sua spalla.
- E io le accarezzo i capelli. Nel fare questo, mi cade l'ombrello. Mi chino a raccoglierlo, lei pure e...
- E trovandoci improvvisamente viso contro viso ci scambiamo un lungo bacio appassionato, e intanto passa un uomo in bicicletta e dice...
- ... Beati voi, beati voi...
Tacquero. Gli occhi del signore brillavano, lo stesso fecero quelli della signorina. In lontananza, si udiva la melanconica sirena di un battello che si avvicinava.
Poi lui disse:
- Io credo, signorina, che una serie cosí impressionante di coincidenze non sia casuale.
- Non lo credo neanch'io, signore.
- Voglio dire, qua non si tratta di un particolare, ma di una lunghissima sequenza di particolari. La ragione può essere una sola.
- Certo, non possono essercene altre.
- La ragione è - disse l'uomo sospirando, - che ci sono nella vita sequenze bizzarre, misteriose consonanze, segni rivelatori di cui sfioriamo il significato, ma di cui purtroppo non possediamo la chiave.
- Proprio cosí - sospirò la signorina, - bisognerebbe essere medium, o indovini, o forse cultori di qualche disciplina esoterica per riuscire a spiegare gli strani avvenimenti del destino che quotidianamente echeggiano nella nostra vita.
- In tutti i casi ciò che è accaduto è davvero singolare.
- Una serie di impressionanti coincidenze, impossibile negarlo.
- Forse un giorno ci sarà una scienza in grado di decifrare tutto questo. Intanto le chiedo scusa del disturbo.
- Nessun disturbo, anzi, è stato un piacere.
- La saluto, gentile signorina.
- La saluto, cortese signore.
E se ne andarono di buon passo, ognuno per la sua strada.
Festa del secondo compleanno

Il mio secondo compleanno cade l'8 novembre, ma siccome quel giorno mi trovavo in America lo abbiamo festeggiato domenica 12.
Sugar Cane mi ha preparato due torte: la mia preferita (crema e pinoli) e quella di cioccolato e castagne; un'amica ha invece preparato i brownies. C'erano anche diversi colleghi e l'argomento principale è stato: l'imminente carriera di disoccupati. Nonostante ciò è stata una serata piacevole. L'argomento infatti è stato affrontato con la giusta dose di ironia.
sabato, novembre 11, 2006
giovedì, novembre 09, 2006
Bosco nordamericano

Considerando che mi trovo alle latitudini dell'Egitto, né il clima né i boschi sono come uno si aspeterebbe.


mercoledì, novembre 08, 2006
Automobili americane

Un'altra stranezza è che non hanno il tergicristallo posteriore. Oggi pioveva a dirotto e ne avrei avuto bisogno.
Altra differenza da citare: quando il semaforo è rosso, quelli che devono girare a destra possono comunque passare, dando ovviamente la precedenza.
lunedì, novembre 06, 2006
Cucina americana a Charlotte

Come acqua hanno la Ferrarelle. Scelgo un piatto di pesce e granturco. Il pesce, di cui non capisco il nome, viene servito in un trancio spesso, adagiato su un letto di granturco. Il tutto è condito con una salsina leggera e gustosa che non copre il sapore del pesce - come spesso succede altrove - pepe e origano.
giovedì, novembre 02, 2006
Capelli, mostri e stati sudisti
Visto che i miei boccoloni non ricrescevano, ieri ho deciso di darci un taglio, così nonna papera si è armata di tosatrice e mi ha rasato il cranio.
Nel frattempo il mostriciattolo è tornato a far vedere la sua ombra e stavolta non sembrano esserci sviste. Mi è stato detto che non cambia nulla: bisogna solo spaventarlo un po' e tutto tornerà presto alla normalità. Dopo un primo momento di forte sbandamento abbiamo deciso di continuare ignorando la sua ombra. Non sarà facile, ma ci proveremo.
Domani si va a Francoforte e dopodomani partirò per la Carolina del nord per un viaggio di lavoro di una settimana. Trascorrerò il fine settimana a Charlotte e in un paesino dell'entroterra ospite di una famiglia di vere vespe del sud. Per il resto sarò nella capitale.
Nel frattempo il mostriciattolo è tornato a far vedere la sua ombra e stavolta non sembrano esserci sviste. Mi è stato detto che non cambia nulla: bisogna solo spaventarlo un po' e tutto tornerà presto alla normalità. Dopo un primo momento di forte sbandamento abbiamo deciso di continuare ignorando la sua ombra. Non sarà facile, ma ci proveremo.
Domani si va a Francoforte e dopodomani partirò per la Carolina del nord per un viaggio di lavoro di una settimana. Trascorrerò il fine settimana a Charlotte e in un paesino dell'entroterra ospite di una famiglia di vere vespe del sud. Per il resto sarò nella capitale.
mercoledì, novembre 01, 2006
Nuova orchestra e Sacher Torte

Inoltre, qualche giorno fa, mentre tornavo a casa dal lavoro in bicicletta, mi sono fermato ad un semaforo sostenendomici. Mi sono accorto che sotto la mia mano c'era un volantino rosso: un'orchestra cerca nuovi strumentisti, tra i quali un trombonista. Mi approrio immediatamente dell'avviso, torno a casa e li contatto. Mi risponde il direttore. Ho una buona impressione di lui: risulta piuttosto informale e simpatico. Gli narro le mie recenti vicende musicali, e scopro che egli è un allievo del mio precedente direttore d'orchestra. Il fatto di aver suonato nell'orchestra del suo insegnante sembra bastargli come garanzia: non mi chiede di sostenere un'audizione e mi dice di passare alla prova per prendermi le partiture. Il lunedì successivo, cioè l'altro ieri, vado alla prova. Mi accorgo di alzare sensibilmente l'età media dell'orchestra: sono quasi tutti più giovani di me di circa dieci anni. Unica eccezione il fagottista sessantenne che siede vicino a me e mi risulta subito antipatico. Il maestro si conferma invece simpatico e complessivamente la prova mi piace. Penso che rimarrò.

Lezione appresa: anche se si è senza bagaglio bisogna sempre seguire pedissequamente il percorso per il ritiro bagagli.
Iscriviti a:
Post (Atom)