venerdì, maggio 28, 2010

Peloponneso: Corinto, Epidauro e Nauplia (Nafplio)

Sabato 15 maggio

Canale di Corinto










Dioniso che recita Il Lonfo nel teatro di Epidauro:

Il Lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce
sdilenca un poco e gnagio s'archipatta.....

Nauplia: città veneto-greca.








Specialità culinarie greche.
Ricordo solo il nome dello tzatziki.
Le polpettine fritte erano forse le Keftédes?




Queste mi pare si chiamassero Dolmádes: polpettine di carne tritata o di riso avvolte nelle foglie di verza o di vite e poi condite con salsa di uova e limone.



Mousakás: uno sformato di melanzane, patate, Ragù e Besciamella, simile alle Melanzane alla Parmigiana.

E agnello.
Ulteriori informazioni sulla cucina greca.

È la prima volta che mi capita di vedere una gelateria italiana all'estero gestita da romani.
Qui sono gestite tutte da italiani del nord est.
Il gelato era molto buono comunque. Se doveste capitare a Nauplia ve la consiglio.

Strana insegna.








Domenica 16 maggio
Mare ateniese.

Ulteriori foto

8 commenti:

Luciano ha detto...

sei stato negli stessi posti dove siamo stati noi nel nostro viaggio in Grecia: Tutto in autobus. Siete riusciti ad andare a Micene? Per me era stata un'esperienza molto forte e suggestiva. Ah! Ci ritornerei. Siamo così affezionati alla Grecia che ieri sera siamo andati a mangiare nel nostro ristorante preferito: Dioniso!!!

dioniso ha detto...

No, purtroppo non siamo riusciti ad andare a Micene. In realtà era lungo la strada, ma si era fatto tardi. Io l'avevo già vista da bambino...
Bel nome per un ristorante greco ;-)

ziomassimo ha detto...

Belle foto e davvero bellissimi posti.

Un insegna dell'Agipgas simile a quella da te fotografata, mi sembra di ricordarla anche nel "nostro" paese.

ziomassimo ha detto...

nella fretta ho dimenticato un apostrofo

dioniso ha detto...

È vero!! Quell'immagine era sepolta nella mia memoria. Grazie per averla fatta riaffiorare tra i miei tre neuroni :-)
Forse è per questo che quell'insegna ha attratto la mia attenzione. Ma dove stava? Nell'officina di 'Ngiló?

dioniso ha detto...

Dell apostrofo non mi ero neppure accorto ;-)

ziomassimo ha detto...

Richiedendo ai miei due neuroni uno sforzo notevole, mi pare di ricordare che l'insegna in questione fosse esposta nell'edificio nei pressi del bar di Claudio.
Probabilmente lì era ubicato il deposito delle bombole del gas, che intorno agli anni '60 con l'avvento delle prime cucine a gas, hanno sostituito l'uso del focolare. Tra l'altro tale sistema è stato utilizzato fino a pochi anni fa, poichè le condutture del gas pubblico hanno raggiunto il paese relativamente da poco tempo (credo negli anni '80).

Mi rendo conto che forse questa conversazione sta diventando troppo personale!

dioniso ha detto...

E che ce frega, tanto il blog è personale no ;-)
Sì, quello che scrivi è tutto corretto. E forse riesco pure a capire il collegamento elaborato dalla mia terna neuronica.
Penso che il deposito delle bombole del gas fosse gestito dal fu Sandr'e'Ngiló...