Schadenfreude è un termine tedesco che deriva da Schaden (danno) e Freude (gioia). Potrebbe tradursi come "delizia per le disgrazie altrui".
Penso che sia un sentimento molto meschino. Ma penso anche che capiti a molti di frequentarlo ogni tanto. Solo che c'è chi cerca di gestirlo ed arginarlo e chi ne fa un vero e proprio stile di vita. Io di solito cerco di evitare la seconda tipologia di persone.
Alcuni studi hanno mostrato che le persone con una bassa autostima siano più propensi a sentirsi Schadenfreude, che quando le persone intorno a noi hanno avuto eventi sfortunati, guardiamo meglio noi stessi, che la Schadenfreude è in stretta correlazione con l'invidia e che gli uomini hanno una maggiore propensione alla Schadenfreude rispetto alle donne. Tutti risultati abbastanza intuitivi direi.
In tedesco esistono anche dei detti sulla Schadenfreude:
Schadenfreude ist die schönste Freude (denn sie kommt von Herzen): "La Schadenfreude è la migliore forma di gioia (in quanto viene dal cuore)."
Das Wort Schadenfreude kennt man nur im Deutschen: "La parola Schadenfreude è conosciuta solo in Tedesco."
Ecco, la Schadenfreude è il sentimento che vedo spesso affiorare quando qualcuno qui mi chiede spiegazioni circa le nostre patrie disavventure politiche e archeologiche (giusto per fare degli esempi). E a provocarmi la maggior parte del disagio non è solo ciò che i miei interlocutori dicono - che ha spesso un fondo di verità, anche se appreso, quando va bene, attraverso un servizio di due minuti della TV tedesca, oppure attraverso il popolarissimo quotidiano scandalistico. Non è neppure solamente la superficialità di voler ridurre un fenomeno di estrema complessità ad una frase letta o ascoltata. No! La cosa che mi provoca più inquietudine, e a volte anche un po' di irritazione, è proprio la Schadenfreude che percepisco in alcuni dei miei interlocutori.
Penso che sia un sentimento molto meschino. Ma penso anche che capiti a molti di frequentarlo ogni tanto. Solo che c'è chi cerca di gestirlo ed arginarlo e chi ne fa un vero e proprio stile di vita. Io di solito cerco di evitare la seconda tipologia di persone.
Alcuni studi hanno mostrato che le persone con una bassa autostima siano più propensi a sentirsi Schadenfreude, che quando le persone intorno a noi hanno avuto eventi sfortunati, guardiamo meglio noi stessi, che la Schadenfreude è in stretta correlazione con l'invidia e che gli uomini hanno una maggiore propensione alla Schadenfreude rispetto alle donne. Tutti risultati abbastanza intuitivi direi.
In tedesco esistono anche dei detti sulla Schadenfreude:
Schadenfreude ist die schönste Freude (denn sie kommt von Herzen): "La Schadenfreude è la migliore forma di gioia (in quanto viene dal cuore)."
Das Wort Schadenfreude kennt man nur im Deutschen: "La parola Schadenfreude è conosciuta solo in Tedesco."
Ecco, la Schadenfreude è il sentimento che vedo spesso affiorare quando qualcuno qui mi chiede spiegazioni circa le nostre patrie disavventure politiche e archeologiche (giusto per fare degli esempi). E a provocarmi la maggior parte del disagio non è solo ciò che i miei interlocutori dicono - che ha spesso un fondo di verità, anche se appreso, quando va bene, attraverso un servizio di due minuti della TV tedesca, oppure attraverso il popolarissimo quotidiano scandalistico. Non è neppure solamente la superficialità di voler ridurre un fenomeno di estrema complessità ad una frase letta o ascoltata. No! La cosa che mi provoca più inquietudine, e a volte anche un po' di irritazione, è proprio la Schadenfreude che percepisco in alcuni dei miei interlocutori.
8 commenti:
Guarda, Dioniso, non potrei condividere di più questo che scrivi. Anzi, ti bacio in fronte! Anni fa mi è capitato di vedere in TV un servizio sull'organizzazione delle olimpiadi invernali di Torino, dove era tutto un compiacersi per i nostri supposti ritardi organizzativi. E' chiaro che un po' ho goduto per la figuraccia di dimensioni platenarie che i tedeschi hanno fatto con la strage della love Parade a Duisburg. Ad onore del vero, c'è anche il detto "die Vorfreude ist die schoenste Freude". Bella anche la parola Vorfreude, vero?
:-)
...e ricordi per caso i servizi sulle Olimpiadi di Atene? Mi ricordo un continuo di battutine a mensa sui ritardi e le incepacità dei fratelli (una faccia una razza:-) greci.
Vorfreude! Non avevo mai sentito né la parola (anche se si intuisce facilmente (questo è il bello del tedesco: con un minimo di vocabolario si riesce a dedurne una bella fetta ignota)) né il detto. Belli! Sia la parola che il detto. Molto meglio sicuramente del detto citato da me.
Come sostantivo mi sa che non esiste neppure una traduzione precisa in italiano... "il pregustare"? .... forse noi esprimeremmo il sentimento più nella forma verbale. Mi sto pregustando.... ?
Esattamente, Dioniso. Un'altra parola bellissima tedesca è Sehnsucht. Prossimo post? ;-)
Sì Sehnsucht la conoscevo. Bella!
E che ne pensi di Habseligkeiten?
...mi è venuto in mente un altro aneddoto recente relativo a Schadenfreude e Grecia.
Durante le recenti sventure delle finanze greche Zucchero mi aggiornava quotidianamente sul fiorire di commenti e battute Schadenfreude.
Adesso che il problema è dell'Irlanda nessuno ne parla. Al che Zucchero ha chiesto ad uno dei colleghi più affetto dall'ellenica Schadenfreude come mai ora nessuno parlasse dell'Irlanda. Il simpatico collega ha risposto: "ma noi stiamo aspettando l'Italia al varco".
Questa è una variante di Schadenfreude, anche nota come la Sadomasoschadenfreude.
Mal comune, mezzo gaudio... ma solo nei confronti verso chi proviamo una (nascosta) invidia...
Capita spesso anche nei confronti degli USA. Chissa' perche':)
Ciao Moky!
Sì, infatti. Nel "mal comune, mezzo gaudio" non c'è tanto la gioia per la sofferenza dell'altro quanto la consolazione di poter almeno condividere le proprie disgrazie con qualcuno.
Nella Schadenfreude invece c'è la pura gioia per la sofferenza del prossimo.
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