Quella che all'inizio aveva immaginato come un'atroce tortura, quella che nel passato gli aveva procurato pensieri e notti insonni, preoccupazioni e paure, con il tempo aveva imparato ad affrontarla con spensieratezza e quasi con gioia. Quella cerimonia, con tutto il significato che aveva, era ora una parte fondamentale, essenziale, imprescindibile del suo nuovo essere. Si godeva quel girovagare solitario e senza meta per gli ormai famigliari corridoi del castello incantato. E aveva anche imparato a governare le spigolose asperità della suscettibilissima Nosferata. Era un po' teso solo nel momento in cui la contessa entrava in azione, ma subito dopo si rilassava; e poi si concedeva una meritata pausa di lentezza, levità ed egoismo.
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