giovedì, maggio 09, 2013

La propedeutica del trasloco

Oggi, soprattutto Zucchero, ma a fine giornata anch'io, abbiamo dedicato questa festività dell'ascensione alla propedeutica del trasloco.
Chi mi conosce sa che sono molto riluttante a liberarmi delle cose vecchie. Collego moltissimi oggetti a ricordi di momenti o persone. E liberarmene mi provoca sempre un po' di disagio. Ma in momenti come questi bisogna scendere a compromessi.
Per cui, approfittando anche dell'assenza di diversi vicini, abbiamo semiriempito i cassonetti differenziando ovviamente il differenziabile. E il cassonnetto più gettonato è stato quello del biologico. È lì infatti che sono finiti i resti di alcune delle mie piante. Tra le quali il nostro abete rosso, e il pino domestico: un beerdigung che andava fatto.

3 commenti:

ubik ha detto...

Propedeutico al delirio. Il trasloco è una brutta bestia, soprattutto se hai abitato tanti anni nella stessa casa ...

ziomassimo ha detto...

Un trasloco è certamente faticoso, ma anche molto stimolante.
Auguri!

PS che festività era?

dioniso ha detto...

ubik, e che non lo so... anzi lo immagino.

ziomassimo, finalmente una voce postiva. Grazie!

PS Eh, ma non sei attento quando leggi: "abbiamo dedicato questa festività dell'ascensione alla propedeutica del trasloco." ;-)