L'evento di chiusura del nostro Secondo KulturFestival Italia erano le Danze popolari italiane con i Paranza Mediterranea.
I musicisti sono arrivati venerdì sera dopo una lunga peripezia che li ha visti partire la mattina presto, raggiungere Fiumicino in auto, partire con un'ora di ritardo e perdere conseguentemente l'autobus che avevamo prenotato. A quel punto Zucchero e io ci siamo dovuti organizzare in fretta e furia, procurarci un'altra macchina e andare a prenderli. Strada facendo abbiamo trovato 14 Km di coda sia all'andata sia al ritorno. Insomma, alla fine della fiera, siamo arrivati a casa alle 20:30. Tutta la peripezia è stata poi raccontata da Ugo Maiorano durante il concerto con una magnifica e divertentissima fronn' 'e limone.
Il sabato abbiamo avuto un tempo deprimente. Pioggia, freddo e grigiume per tutto il giorno. E pensare che giovedì avevamo avuto 27°. Comunque, avevamo a disposizione un palchetto sulla Uniplatz e i musicisti, nonostante le intemperie, hanno gentilmente accettato di esibirsi in un breve intervento per pubblicizzare il concerto del giorno dopo. La foto che vedete era durante il controllo del suono. Poi, quando hanno cominciato a suonare sul serio, dopo una mia breve introduzione, un po' di gente si è radunata e Zucchero e io abbiamo vissuto l'inedita esperienza del ballo di pizzica e tammurriata sotto la pioggia. E addirittura con una ballerina del calibro di Raffaella Coppola. Un'esperienza che sicuramente non dimenticheremo.
La domenica mattina siamo partiti con il laboratorio danze magistralmente condotto da Raffaella e Ugo. Dopodiché siamo tornati a casa e ci siamo rifocillati con la più abbondante pasta col tonno che io abbia mai preparato.
E che dire della serata?
Sala piena, gente che ballava. Tammurriate, tarantelle cilentane, pizziche.
Persone arrivate senza alcuna intenzione di ballare ma che ben presto sono state risucchiate dal vortice.
Poi c'è stato l'elegante valzer di Raffaella e Sebastian: il figlio della nostra cara amica che molto ci ha aiutato nei giorni scorsi.
E poi sono le immagini a parlare.
Come ultimo pezzo prima dei due bis c'è stata la Tammurriata dell'Avvocata. "L'unica che si suona con molte tammorre" dice Ugo.
Una tammurriata di sfida con ritmi più marziali ballata tradizionalmente solo dagli uomini (due esempi: 1, 2).
Raffaella e Ugo scendono quindi dal palco e la ballano in modo spettacolare mentre continuano anche a suonare le tammorre.
Alla fine ho sentito decine di persone manifestare il loro entusiasmo per il concerto e per il gruppo.
È stato un po' faticoso ma è stata davvero una bella esperienza e i musicisti del gruppo ci rimarranno per sempre nel cuore.
Ah, e ho pure acquistato un nuovo strumento musicale: una meravigliosa tammorra artigianale che ha retto il peso di Ugo e Pietro salitici entrambi sopra in piedi per una dimostrazione di resistenza del manufatto mentre a me saliva un magone dritto dritto alla gola.
I musicisti sono arrivati venerdì sera dopo una lunga peripezia che li ha visti partire la mattina presto, raggiungere Fiumicino in auto, partire con un'ora di ritardo e perdere conseguentemente l'autobus che avevamo prenotato. A quel punto Zucchero e io ci siamo dovuti organizzare in fretta e furia, procurarci un'altra macchina e andare a prenderli. Strada facendo abbiamo trovato 14 Km di coda sia all'andata sia al ritorno. Insomma, alla fine della fiera, siamo arrivati a casa alle 20:30. Tutta la peripezia è stata poi raccontata da Ugo Maiorano durante il concerto con una magnifica e divertentissima fronn' 'e limone.
Il sabato abbiamo avuto un tempo deprimente. Pioggia, freddo e grigiume per tutto il giorno. E pensare che giovedì avevamo avuto 27°. Comunque, avevamo a disposizione un palchetto sulla Uniplatz e i musicisti, nonostante le intemperie, hanno gentilmente accettato di esibirsi in un breve intervento per pubblicizzare il concerto del giorno dopo. La foto che vedete era durante il controllo del suono. Poi, quando hanno cominciato a suonare sul serio, dopo una mia breve introduzione, un po' di gente si è radunata e Zucchero e io abbiamo vissuto l'inedita esperienza del ballo di pizzica e tammurriata sotto la pioggia. E addirittura con una ballerina del calibro di Raffaella Coppola. Un'esperienza che sicuramente non dimenticheremo.
La domenica mattina siamo partiti con il laboratorio danze magistralmente condotto da Raffaella e Ugo. Dopodiché siamo tornati a casa e ci siamo rifocillati con la più abbondante pasta col tonno che io abbia mai preparato.
E che dire della serata?
Sala piena, gente che ballava. Tammurriate, tarantelle cilentane, pizziche.
Persone arrivate senza alcuna intenzione di ballare ma che ben presto sono state risucchiate dal vortice.
Poi c'è stato l'elegante valzer di Raffaella e Sebastian: il figlio della nostra cara amica che molto ci ha aiutato nei giorni scorsi.
E poi sono le immagini a parlare.
Come ultimo pezzo prima dei due bis c'è stata la Tammurriata dell'Avvocata. "L'unica che si suona con molte tammorre" dice Ugo.
Una tammurriata di sfida con ritmi più marziali ballata tradizionalmente solo dagli uomini (due esempi: 1, 2).
Raffaella e Ugo scendono quindi dal palco e la ballano in modo spettacolare mentre continuano anche a suonare le tammorre.
Alla fine ho sentito decine di persone manifestare il loro entusiasmo per il concerto e per il gruppo.
Ah, e ho pure acquistato un nuovo strumento musicale: una meravigliosa tammorra artigianale che ha retto il peso di Ugo e Pietro salitici entrambi sopra in piedi per una dimostrazione di resistenza del manufatto mentre a me saliva un magone dritto dritto alla gola.
4 commenti:
troppo forte. Grazie ragazzi :)
Grazie a voi.
Fantastico!!!
Grazie Prisma!
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