giovedì, marzo 26, 2009

Uso criminoso delle statistiche

Stanotte ho sognato, e nel sogno mi è comparso un omino scarno con capelli e barba lunghi e bianchi che mi ha raccontato questa storiella.

Nel continente di Atlantide c'è un paese di 60 milioni di abitanti, chiamato Pontifilandia, che è la sede di una setta religiosa, chiamati i Pontifisti, che per motivi morali rifiuta l'uso delle cinture di sicurezza.
Il capo di tale setta religiosa, chiamato Pontifista Massimo, un giorno, mentre è in visita ufficiale in un paese flagellato da incidenti mortali per mancanza di cinture di sicurezza, si scaglia pubblicamente contro l'uso delle cinture di sicurezza, definendole inutili. Un giornale di Pontifilandia, chiamato "Il Velo" (il cui direttore apparterrebbe alla categoria dei laidi devoti), per corroborare la bislacca tesi del Pontifista Massimo avrebbe erroneamente estrapolato - secondo l'omino consapevolmente e ad arte - una conclusione ovviamente sbagliata dall'"analisi" dei dati sul tasso di incidenti mortali di una cittadina di Pontifilandia.

Perché, dice l'omino, la conclusione del Velo è fallace?
Analizziamola, dice.

Dato statistico:
I dati statistici dimostrano che in una cittadina di Pontifilandia di seimila abitanti, chiamata Civitanova - che è notoriamente la sede di una comunità di cittadini, chiamati l'Unione degli Autisti delle Libertà (UAL), che si oppone all'uso delle cinture di sicurezza - il tasso di incidenti mortali rimane comunque alto. Il Velo sottolinea: paragonabile a quello del paese recentemente visitato dal Pontifista Massimo.

Considerazione numero 1 del Velo:
È la dimostrazione palese che la differenza la fa l'appartenenza a certe unioni di cittadini e non la disponibilità di cinture di sicurezza.

Considerazione numero 2 del Velo:
Gli incidenti mortali sono soltanto la conseguenza di comportamenti automobilistici nuovi e libertari, in cui una guida spregiudicata e avalutativa soppianta i vecchi condizionamenti.

Conclusione del Velo:
Il Pontifista Massimo ha ragione nel sostenere l’inutilità sostanziale cinture di sicurezza come strategia per ridurre gli incidenti mortali.

L'omino elabora quindi l'analisi che riporto qui sotto.

Analisi:
La considerazione numero 1 del Velo è parzialmente vera. Ovviamente l'appartenenza a certe unioni di cittadini influisce negativamente.
Secondo il Velo sarebbe però solo l'appartenenza all'UAL, ritenuta scandalosa ed immorale, ad aumentare gli incidenti mortali e non il fatto che spesso i membri dell'UAL non usano le cinture di sicurezza.

Il Velo ignora inoltre, sempre deliberatamente secondo il parere dell'omino, il fatto che il dato statistico sia molto più basso tra la popolazione giovane. Dimostrando il fatto che la maggior parte degli incidenti siano causati da persone educate decenni fa quando la consapevolezza dei mezzi di prevenzione era molto meno diffusa.

La considerazione numero 2 del Velo è, sempre secondo l'omino, quasi incommentabile. Da un punto di vista logico però si possono comunque opporre le stesse obiezioni usate per la prima considerazione, dice.

La conclusione del Velo è ovviamente fallace.
La falla maggiore consiste nel generalizzare i dati di una di seimila abitanti, con un tasso molto alto di popolazione che non usa le cinture, rendendoli arbitrariamente validi per una popolazione di 60 milioni di individui (circa quattro ordini di grandezza di differenza).

Mi sono quindi svegliato e ho pensato: che sogno assurdo! Nella realtà fortunatamente queste cose non succedono.

Più tardi poi, ascoltando la puntata di Radio3 Scienza di oggi, ho sentito un altra storia.
Pare che a difendere la tesi sull'inutilità dei preservativi nella limitazione del contagio da AIDS ci sia il solito ateo devoto: Giuliano Ferrara.

Per corroborare la tesi di Benedetto XVI avrebbe estrapolato una conclusione dall'"analisi" dei dati sul tasso di infezione da AIDS di Washington DC.

Dato statistico:
Il tasso di infezione da AIDS della popolazione sopra i dodici anni di Washington DC è di circa il 3%. Il Foglio sottolinea: pari a quello dell’Uganda.

Considerazione numero 1 del Foglio:
È la dimostrazione palese che la differenza la fanno i comportamenti a rischio e non la disponibilità dei profilattici (disponibilità universale nella città di Washington).

Considerazione numero 2 del Foglio:
La “sindrome da immunodeficienza acquisita” è soltanto la conseguenza di comportamenti sociali nuovi e libertari, in cui una sessualità spregiudicata e avalutativa soppianta i vecchi condizionamenti “oscurantisti” della continenza e dell’amore-eros come basamento dell’agape familiare.

Conclusione del Foglio:
Il papa ha ragione nel sostenere l’inutilità sostanziale del preservativo come asse strategico della lotta contro la grave epidemia di Aids in Africa.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ehilà. D'accordo con te e buon uso della statistica il tuo. :-)
Ti segnalo a questo link del mio blog un'interessante articolo della rivista Darwin che fa il pelo statistico a 'ste cazzate devote. Inoltre è ricco di link che rimandano a studi e pubblicazioni online e ad articoli di giornale...secondo molto utile.
A presto statistico
http://lineadombra.wordpress.com/2009/03/25/lastinenza-il-papa-il-pd-e-i-torrenti-la-buona-stampa-2/

fabio r. ha detto...

io ho sempre pensato che la miglior pubblicita' x l'uso del ptofilattico sua proprio l'esistenza stessa di Ferrara.....

dioniso ha detto...

Ciao ubik!
Visto che buon uso della statistica ! ;-)
A proposito di Darwin. Ieri durante la mia camminata nordica ascoltavo (scaricata da radio 3) l'ultima puntata dal festival della Matematica 2009 (grande creazione der grande sindaco de Roma Water Wertroni (a proposito, sentito che forse il caro Odifreddi (lo so che ti è antipatco) è stato licenziato ? )) in cui addirittura il professor Nicola Cabibbo presidente della Pontificia Accademia delle Scienze affermava che la teoria darwiniana dell'evoluzionismo non è una teoria, ma ormai un dato di fatto che i teologi dovranno accettare e che il creazionismo è solo una ideazione politica per far insegnare la religione nelle scuole statunitensi.

ciao fabio r.
...forse hai ragione tu :-)

Anonimo ha detto...

visto che non siamo tutti uguali noi cristiani?

Odifreddi è stato licenziato perchè faceva troppo la prima donna. E gli organizzatori si erano scocciati. Appena ho tempo ti linko gli articoli in questione. (Sai del vanitoso non me ne facci scappare una).

Scappo.

dioniso ha detto...

mah, non sono molto convinto che tra le motivazioni del licenziamento non possano esserci i cambiamenti al vertice del Comune di Roma.

Sarà pure vanitoso, ma era riuscito ad organizzare un festival che ha avuto un grande successo con grossi riconoscimenti internazionali.

Saluti

Anonimo ha detto...

La tesi del Papa, in realtà, non c'entra niente con i profilattici. La tesi è che i peccatori bruceranno all'inferno ed è giusto che comincino a soffrire e morire al più presto. In Paradiso ci andrà solo il Papa e naturalmente Ferrara.

Anonimo ha detto...

E' la prima cosa che ho trovato, sul mio pc in archivio ne ho altri. Poi se vuoi puoi dare un'occhiata sul mio blog c'e' un post sul Grinzane Cavour.

"Su suggestive ipotesi politiche sembrano prevalere ragioni di carattere personale. La versione d'una "censura politica" da parte di un'amministrazione cittadina ossequiosa verso le gerarchie ecclesiastiche non sembra sufficientemente argomentata, almeno in questa occasione...
Ruggini personali, incomprensioni, un antagonismo tra lo studioso e l'amministratore delegato avrebbero prodotto in queste settimane la rottura definitiva. Secondo alcuni, Fuortes sarebbe stato infastidito dalle iniziative autonome d'un indisciplinato Odifreddi. In fondo era stato Fuortes a difenderne la direzione scientifica dai tanti nemici politici accumulati dal matematico in questi mesi. Tu quoque, eccetera eccetera. Sul "venir meno del rapporto di fiducia" cui fa riferimento la lettera di licenziamento non è possibile sapere di più. Tace il licenziato. È irraggiungibile anche l'artefice del licenziamento. Per tutto il pomeriggio sceglie il silenzio il presidente dell'Auditorium Gianni Borgna. Sarebbe interessante capire con quali motivazioni sia stato allontanato un direttore scientifico che in tre anni ha portato a Roma una moltitudine di premi Nobel e una caterva di medaglie Fields. Bastano dei dissidi personali per mandare in fumo il festival?
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/scienze/odifreddi-licenziato/odifreddi-licenziato/odifreddi-licenziato.html

dioniso ha detto...

Ciao sebastiano, di sicuro si faranno buona compagnia :-)

ubik, interessante ciò che scrive Repubblica,.