venerdì, ottobre 29, 2010

Viagracrazia: la nuova frontiera dopo plutocrazia e mediacrazia

È motivo d'orgoglio essere cittadini di un paese che è da sempre all'avanguardia nella ricerca e nella sperimentazione di nuovi modelli socio-politici. Faro ed esempio in un mondo senza più ideologie e punti di riferimento. Voltaire, Diderot, Franklin, Jefferson e Tocqueville ci fanno un baffo!

Bungagiorno!

6 commenti:

francesca ha detto...

Dopo aver letto la prima pag di republica......prima una sonante risata e poi sconforto!
francesca

Juhan ha detto...

Concordo. Se ti presenti alle elezioni il mio voto ce l'hai, sicuro.

Paolo Pascucci ha detto...

Considera questi fatti Flavio:
quanto più si creano contrasti che generano contrapposizioni quanto più si consolida l'aderenza degli afferenti al proprio gruppo .
E questo non vale solo per Berlusconi. Io cerco sempre di ragionare, ma è un metodo che non porta grandi risultati.
La gente, più che spesso, ha voglia di criticare più che di riflettere.
E se ci pensi bene questa è un'abitudine che ognuno di noi ha, anche nei confronti della propria cerchia di amici. Siamo portati a criticare, in maniera lieve o intensa (e nota che anche questa è una critica) quasi come se da questo criticare risaltassimo di più noi, criticare come modo di far risaltare noi stessi, come strumento di affermazione di sè.
Mo' lo sviluppo...

dioniso ha detto...

Ciao Francesca. Sì molto tragicomico.

Ciao juhan
Grazie! Ma i meriti vanno tutti ai nostri pensatori che tutto il mondo ci invidia.

Ciao paopasc,
razionalmente mi trovo in totale accordo con te. Però mi chiedo pure, per quale motivo dovrei reprimere completamente il mio istinto? E non magari stemperarlo, contemperarlo ed esprimerlo in qualche modo? Forse alimenterò in parte l'inutile clima da stadio. Ma d'altra parte l'alternativa nel mio caso sarebbe il silenzio totale. E qui tu magari potresti citare Wittgenstein e dirmi: "su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere".
Comunque se sviluppi il tema lo leggerò con piacere.

A proposito avete visto il video di Elio?
ELIO E LE STORIE TESE bunga bunga

Paolo Pascucci ha detto...

Non mi passava neanche per la capa di darti del criticone Flavio o peggio ancora dell'estremista e,come detto, spesso sono d'accordo su questioni sollevate. Però, come per la satira, io penso che quell'atto, cioè criticare o fare satira, accontentino in sè, e quindi tolgano carburante a una maggior riflessione che è madre, che so, di un voto più consapevole. Possibile che tutti a parole son bravi a criticare ma poi al momento di fare i fatti (nella gabina -sic- elettorale) si cacano sotto?
No, adesso lo guardo.

dioniso ha detto...

Ma guarda che per me e' un piacere discutere con te e non pensavo che mi Stessi dandoNon mi passava neanche Ma per me e' un piacere discutere con te e non ho pensato che tu volessi darm del criticone.
Mi rendo anche conto che la discussione blogghistica e' abbastanza soggetta a fraintendimenti. Comunque trovo sempre interessante sentire pareri diversi o che magari mettono in luce meccanismi inconsapevoli del mio agire.

Sono Consapevole che la satira a volte e' inutile e consolatoria, ma Sei sicuro che l'assenZa della satira porterebbe ad una maggior riflessione e consapevolezza?

Scusa maiuscoli e similiA ma scrivo da un ifonio