Non ho ancora avuto modo di sperimentare a pieno la validità dei miei nuovi begli accessori musicali. Un'intensificazione del famigerato GvHD mi sta creando dei problemi che fanno regredire la sensibilità delle mie labbra a quella delle labbra di un principiante. Fortunatamente ieri il medico mi ha detto che potrebbe esserci un rimedio e mi ha prescritta una pomata da spalmare in bocca. Andando a leggere il bugiardino prima di applicare la pomata per la prima volta trovo diverse indicazioni che mi lasciano perplesso:
1) La pomata non deve essere usata nel naso, nella bocca e negli occhi. Se dovesse capitarvi accidentalmente, rimuoverla istantaneamente e lavare la zona di contatto.
2) La pelle su cui si applica la pomata deve essere asciutta
3) Se accidentalmente ingoiate la pomata contattate immediatamente il medico curante
Ho evitato quindi di applicarla. Stamane ho chiamato il medico, che, mentre io raccontavo quanto accaduto la sera prima, se la rideva bellamente. Mi ha quindi detto che non sono il primo. Però avrebbe pure potuto avvisarmi... forse rientra un po' nel sadismo di categoria :-)
Un diario con divagazioni su varie mie passioni. Tra le quali la musica, la matematica, la scrittura, la cucina, i viaggi, la Germania e i balli popolari del centro-sud Italia.
mercoledì, settembre 27, 2006
lunedì, settembre 25, 2006
Primo giorno
Oggi rientro al lavoro dopo quasi tre mesi di assenze alternate a sporadiche giornate lavorative: sarà dura.
mercoledì, settembre 13, 2006
Stromboli

Con scarponi, casco e lampada partiamo per la scalata verso le 16:30. Le spiagge di Stromboli sono tutte completamente nere, così come il suolo del sentiero che calpestiamo.
La salita diventa sempre più ripida, ma la copertura del cielo la rende meno faticosa: si suda molto comunque. A rendere invece la salita più dura contribuisce la finissima sabbia nera che ricopre il terreno.
La vegetazione è composta principalmente di arbusti, con qualche leccio qua e là.
Noi siamo gli unici italiani e saliamo immediatamente dietro la guida.
Verso quota 600 m. comincia a piovere, ma fortunatamente dura poco. Il vento si intensifica progressivamente. Siamo un po' preoccupati per le condizioni meteorologiche.
Quando siamo intorno ai 700 m. le nubi avvolgono completamente il vulcano, la visibilità si annulla, l'umidità penetra le ossa e i capelli si bagnano. La temperatura si è abbassata e in maniche corte fa freddo nonostante lo sforzo.
In alcuni punti il vento è talmente forte che spazza la sabbia e scopre le rocce, che in quel punto sono rossicce come quelle di Heidelberg.
Ci avviciniamo al cratere, si sentono le esplosioni, ma per la nebbia non si vede ancora nulla.
Passiamo per un punto a riparo dal vento e la guida ci fa cambiare: indossiamo felpe, giacche e caschi.
All'imbrunire giungiamo sul crinale a più di 900 m. al di sopra del cratere. Il vento è forte: senza giacche non si resisterebbe. Dopo un po' riusciamo a sederci e si sta meglio: il suolo è tiepido. Sovrastiamo quattro comignoli vulcanici. Molte delle esplosioni preludono a getti e piogge di lapilli incandescenti che si spengono lentamente una volta a terra. Lo spettacolo è favoloso.
La discesa è più veloce: due ore invece di tre. Indossiamo le lampade sul casco e scendiamo affondando fino alla caviglia gli scarponi nel sabbione nero i quali si riempiono di sabbia e pietruzze. L'aria diventa irrespirabile a causa del polverone sollevato dai nostri passi, così la guida ci fornisce delle mascherine. La discesa risulta comunque comoda e scivolosa: salire seguendo questo percorso sarebbe impossibile. Mi chiedo come faccia la guida a riconoscere il percorso: è buio e non si vedono punti di riferimento.
Alle 22:30 salpiamo per il ritorno a Lipari. Alla fine possiamo dire di essere stati fortunati per vari motivi: la copertura del cielo ha facilitato la scalata, non è piovuto (solo qualche goccia), le esplosioni sono state numerose e la motonave è riuscita ad ormeggiare nonostante il mare grosso. Ci corichiamo stanchi ma soddisfatti. Se qualcuno un anno fa mi avesse detto: tra un anno scalerai Stromboli, non gli avrei mai creduto.
mercoledì, settembre 06, 2006
Promozione e accessori musicali

Prima di tutto la bella notizia: ho superato gli esami di settembre a pieni voti. Ho ricevuto la notizia mentre ero di fronte ad un piatto fumante di spaghetti al pesce spada.
Sono momenti di gioia impagabile. Questi episodi mi fanno apprezzare sempre di più i piccoli piaceri della vita e tutti gli istanti di pace e serenità. Vorrei che tutti riuscissero a gioirne e goderne.
Oltre a questo, ieri sono stato in visita da un artigiano che costruisce bocchini per ottoni. E' stata una bella esperienza. Volevo farmi costruire un bocchino su misura per il mio amato trombone. Siccome da tempo sto pensando di comprare uno strumento a canneggio più grande, mi servirebbe un bocchino il più simile possibile a quello che uso attualmente, che sia però applicabile anche al canneggio grande, in modo da avere la possibilità di provare il candidato all'acquisto.
L'artigiano è stato fantastico. Cinquattottenne in pensione, ha eseguito un lavoro eccelso in circa tre ore intrattenendomi con racconti di episodi della sua vita e considerazioni varie. Uno dei temi principali è stato la Germania e i tedeschi. Il signore ha vissuto per brevi periodi in Germania per motivi di lavoro. Mi ha raccontato dei dettagli su un'azienda tedesca che non avrei mai ritenuto pensabili in Germania. Mi ha anche raccontato come ha sviluppato questa passione e che gli piacerebbe che il figlio ereditasse i segreti della sua arte.
E' stato molto bello vedere dei pezzi di ottone trasformarsi lentamente in componenti del bocchino. Alla fine di tre ore mi sono ritrovato con due bocchini componibili, di cui uno a tre pezzi: appoggio, tazza e penna; e uno a due pezzi. Ora in tutto ho 3 appoggi, 3 tazze e 2 penne per un totale di 14 combinazioni. Adesso non mi rimane che provarli. Se ne parlerà al mio ritorno a fine settembre.
domenica, settembre 03, 2006
Per Grazia Ricevuta
Ieri sera io e mio moglie siamo andati ad Alatri al concerto dei PGR, ex CSI, ex CCCP. Ci siamo spinti fin sotto il palco, dove Giovanni Lindo Ferretti, nella sua ieratica immobilità, intonava soprattutto vecchie canzoni dei CCCP e dei CSI. Eravamo circondati principalmente da ragazzi giovani che conoscevano tutti i testi e durante le canzoni più movimentate saltavano come scalmanati.
Questo è il primo concerto di Ferretti che riesco a sentire. Nel 1995 non riuscii ad andare al concerto dei CSI a Roma in quanto avevo il turno notturno come obiettore di coscienza al centro per senza fissa dimora di Ponte Casilino: gli obiettori che erano in servizio con me si diedero malati, ma io rimasi.
Mi viene da pensare che nel '95 i ventenni che mi circondano frequentavano le elementari e qualcuno frequentava forse l'asilo quando io ho cominciato ad ascoltare i CCCP all'inizio degli anni '90. Non pensavo che Ferretti avesse così tanti ammiratori giovani.
Lasciami qui, lasciami stare, lasciami così
non dire una parola che non sia d'amore
per me per la mia vita ch'è tutto quello che ho
è tutto quello che io ho e non è ancora finita.
Questo è il primo concerto di Ferretti che riesco a sentire. Nel 1995 non riuscii ad andare al concerto dei CSI a Roma in quanto avevo il turno notturno come obiettore di coscienza al centro per senza fissa dimora di Ponte Casilino: gli obiettori che erano in servizio con me si diedero malati, ma io rimasi.
Mi viene da pensare che nel '95 i ventenni che mi circondano frequentavano le elementari e qualcuno frequentava forse l'asilo quando io ho cominciato ad ascoltare i CCCP all'inizio degli anni '90. Non pensavo che Ferretti avesse così tanti ammiratori giovani.
Lasciami qui, lasciami stare, lasciami così
non dire una parola che non sia d'amore
per me per la mia vita ch'è tutto quello che ho
è tutto quello che io ho e non è ancora finita.
giovedì, agosto 31, 2006
Nel covo dei pirati
Oggi quello strano astro che regola le nostre vite e i nostri ritmi è tornato a mostrarsi.
Domani si parte per le vacanze verso terre in cui l'astro si fa desiderare di meno.
Ci si risente a fine mese.
Tanti saluti e tanta serenità a tutti.
Vi lascio con i versi di questa canzone:
Nel covo dei pirati c'è poco da scherzare
chi non si arruola finisce in fondo al mare.
Finanche i più convinti, finanche i più decisi
a denti stretti si sono tutti arresi.
Tu invece sei la sola che va così sicura
sul trampolino di Capitan Uncino.
Ma dimmi come fai a non aver paura
o sei incosciente oppure sai che è un sogno
che non dura!
...
Ma tu con i pirati sai già che cosa fare
è un tuo vantaggio e non ci rinunciare!
Tu già lo sai cosa fare
è come nei sogni, è come nelle avventure
ma il principe azzurro stavolta forse non viene
e contro i pirati dovrai lottare davvero!
Ma oramai già lo sai dai pirati cosa ti puoi aspettare!
Ti potranno insultare, minacciare, in fondo è il loro mestiere!
Ti faranno i versi, le boccacce, ti faranno le facce scure!
E' per questo che si allenano davanti allo specchio
quasi tutte le sere!
Ma lo fanno per cercare di vincere le loro stesse paure!
Oramai già lo sai dai pirati cosa ti puoi aspettare!
Ma è proprio questo il tuo vantaggio e non ci rinunciare!
Oramai già lo sai dai pirati cosa ti puoi aspettare!
Domani si parte per le vacanze verso terre in cui l'astro si fa desiderare di meno.
Ci si risente a fine mese.
Tanti saluti e tanta serenità a tutti.
Vi lascio con i versi di questa canzone:
Nel covo dei pirati c'è poco da scherzare
chi non si arruola finisce in fondo al mare.
Finanche i più convinti, finanche i più decisi
a denti stretti si sono tutti arresi.
Tu invece sei la sola che va così sicura
sul trampolino di Capitan Uncino.
Ma dimmi come fai a non aver paura
o sei incosciente oppure sai che è un sogno
che non dura!
...
Ma tu con i pirati sai già che cosa fare
è un tuo vantaggio e non ci rinunciare!
Tu già lo sai cosa fare
è come nei sogni, è come nelle avventure
ma il principe azzurro stavolta forse non viene
e contro i pirati dovrai lottare davvero!
Ma oramai già lo sai dai pirati cosa ti puoi aspettare!
Ti potranno insultare, minacciare, in fondo è il loro mestiere!
Ti faranno i versi, le boccacce, ti faranno le facce scure!
E' per questo che si allenano davanti allo specchio
quasi tutte le sere!
Ma lo fanno per cercare di vincere le loro stesse paure!
Oramai già lo sai dai pirati cosa ti puoi aspettare!
Ma è proprio questo il tuo vantaggio e non ci rinunciare!
Oramai già lo sai dai pirati cosa ti puoi aspettare!
mercoledì, agosto 30, 2006
Ripetizioni
Ci andava in estate chi veniva rimandato a settembre, sperando di essere promosso agli esami di riparazione.
Anch'io oggi vado oggi alla mia ripetizione estiva, ammesso che la stagione presente possa essere chiamata estate, sperando di essere promosso all'esame di riparazione di settembre, tra due settimane, quando mi troverò a Lipari.
Anch'io oggi vado oggi alla mia ripetizione estiva, ammesso che la stagione presente possa essere chiamata estate, sperando di essere promosso all'esame di riparazione di settembre, tra due settimane, quando mi troverò a Lipari.
martedì, agosto 29, 2006
Segreteria telefonica
Si torna a casa dopo una giornata di lavoro e qualche compera. Il led rosso della segreteria lampeggia. Sarà di nuovo quella rompipalle che ci sta perseguitando da un mese? Speriamo di no!
Primo messaggio: pubblicità: si cancella.
Secondo messaggio: la voce appartiene alla persona che potrebbe darti la notizia che ti fa cambiare di nuovo vita e il momento è proprio quello in cui tale notizia potrebbe arrivare. Un tonfo al cuore, il respiro si fa più profondo, i muscoli e le corde vocali si paralizzano, le gambe diventano pesanti.
"Potrebbe richiamarmi al numero ....". Il numero, bofonchiato in una lingua straniera, è quasi incomprensibile. Lo riascolti quattro volte. Lo componi, sbagli numero, lo ricomponi, non risponde nessuno: è troppo tardi, sono andati a casa. Controlli il cellulare rimasto in macchina: nessuna chiamata. Ti precipiti con la persona che ami nel luogo dove potrbbero darti qualche informazione.
"Non c'è da preoccuparsi, deve essere un errore, questa combinazione non capita quasi mai: dobbiamo ripetere."
È un promemoria che qualcuno ti manda per farti sapere che è sempre lì in agguato.
Primo messaggio: pubblicità: si cancella.
Secondo messaggio: la voce appartiene alla persona che potrebbe darti la notizia che ti fa cambiare di nuovo vita e il momento è proprio quello in cui tale notizia potrebbe arrivare. Un tonfo al cuore, il respiro si fa più profondo, i muscoli e le corde vocali si paralizzano, le gambe diventano pesanti.
"Potrebbe richiamarmi al numero ....". Il numero, bofonchiato in una lingua straniera, è quasi incomprensibile. Lo riascolti quattro volte. Lo componi, sbagli numero, lo ricomponi, non risponde nessuno: è troppo tardi, sono andati a casa. Controlli il cellulare rimasto in macchina: nessuna chiamata. Ti precipiti con la persona che ami nel luogo dove potrbbero darti qualche informazione.
"Non c'è da preoccuparsi, deve essere un errore, questa combinazione non capita quasi mai: dobbiamo ripetere."
È un promemoria che qualcuno ti manda per farti sapere che è sempre lì in agguato.
lunedì, agosto 28, 2006
Festa, Passionnaru e sagra


La meta erano le colline della Sabina con annessa festa a base di pane e pomodoro, grigliata di pecora, porchetta, dolci e cocomero accanto a una sorgente sulle montagne del mio paese natio con parenti e amici per festeggiare il mio compleanno. E' stata proprio molto piacevole.
Eravamo più di 70 e la manifestazione di affetto, calore e amicizia nei miei confronti è stata proprio commovente. Sono riuscito però a trattenere le lacrime ;-)
La sera della festa è stata prolungata dalla Sagra delle Sagne. Sagne sarebbe il nome dialettale per le fettuccine all'uovo impastate, stese e tagliate a mano condite con un sugo con rigaglie di pollo. Il clima era quello della mia amata estate italiana.
Nel regalo era anche prevista una settimana solo con genitori e amici.
Sono venuti anche due amici dalla Germania. Sono rimasti stupeffatti dall'estrema lentezza con cui dovevamo spostarci da un posto all'altro del paese dovuta al fatto che la quasi totalità dei miei concittadini volesse salutarmi ed avere notizie. Tra l'altro ho notato quanto il mio atteggiamento nei confronti di queste manifestazioni sia cambiato: in passato mi lasciavano abbastanza indifferente - forse nell'adolescenza addirittura mi infastidivano - ora mi fanno molto piacere.
Il giorno precedente eravamo stati a visitare l'ulivo più grande d'Europa. Una meraviglia! Sembra che si aggiri intorno ai 2000 anni di età e che nei tempi migliori producesse circa 12 quintali di olive.
Il resto del soggiorno è trascorso tra colazioni con pizza e fichi, cene, e passeggiate tra i miei monti.
giovedì, agosto 17, 2006
Viaggio verso l'ignoto
Oggi si parte per un viaggio-regalo di alcuni giorni con destinazione ignota. Non so se da dove sarò potrò accedere il blog.
Un augurio di buona mezza estate a tutti quelli che leggono.
Un augurio di buona mezza estate a tutti quelli che leggono.
mercoledì, agosto 16, 2006
Villa Palagonia
La mia lettura di "Viaggio in Italia" di Goethe è arrivata a Palermo. Prima di Palermo l'artista trascorre un lungo periodo a Napoli ed uno ancora più lungo a Roma. È interessante il fatto che a Napoli Goethe si lasci contagiare dall'arte di godersi la vita propria della cultura di questa città. Anzi, va proprio alla ricerca del contagio. Verso la fine del suo soggiorno partenopeo afferma di voler trattenersi ancora un po' in quella scuola del vivere leggero e divertente per imparare ancora e liberarsi da quelle ansie del fare e dell'imparare proprie della cultura tedesca.
Per quanto riguarda Palermo mi ha incuriosito particolarmente la descrizione di Villa Palagonia. Il poeta, che venne condotto a visitare questo singolare monumento, la descrive così:
"Quanto di esorbitante dal naturale, anzi quanto di non naturale possa concepire un cervello anomalo, si collocò nel recinto e nella parte interna di essa, la quale avrebbe potuto essere delizia e fu invece nausea a quanti vi si recano. Uomini con teste di donne, donne con teste di uomini, cavalli con zampe di cani e rostri di uccelli rapaci, bestie tricipiti camuffate alla moda di Parigi, bipedi senza piedi, esseri con la bocca nella fronte e nasi all'ombelico, soldati, pulcinelli, turchi, spagnuoli e mostri delle più stravaganti forme; e con essi nani, gobbi, sbilenchi, sciancati, figuracce orride per composizioni non mai sognate, per atteggiamenti sinistramente contorti, per ininfrenabili corruzioni del gusto: tutto vi venne impostato".
Gli ospiti, che consideravano gran cosa portare il viaggiatore straniero a godere di tanta arcana magnificenza, rimasero quindi estremamente delusi.
Di generazione e cultura neoclassica, Goethe provò ripugnanza per quella esasperazione del barocco e soprattutto per quelle trasgressioni dei canoni formali dell'architettura classica: "Oltre che i cornicioni delle casette circondanti il palazzo sono tanto in un senso quanto in un altro oblique confondendo ogni idea dello scolo, della linea perpendicolare, base della solidità e dell'euritmia […] quei cornicioni sono ornati d'indre, di teste di draghi, di piccoli busti, di figure di scimmie che suonano strumenti musicali e di altre stramberie con figure di divinità tra le quali quella di un Atlante che invece di un globo sorregge un barile".
Se mi capiterà di tornare a Palermo una visita a Villa Palagonia non mancherà.
Per quanto riguarda Palermo mi ha incuriosito particolarmente la descrizione di Villa Palagonia. Il poeta, che venne condotto a visitare questo singolare monumento, la descrive così:
"Quanto di esorbitante dal naturale, anzi quanto di non naturale possa concepire un cervello anomalo, si collocò nel recinto e nella parte interna di essa, la quale avrebbe potuto essere delizia e fu invece nausea a quanti vi si recano. Uomini con teste di donne, donne con teste di uomini, cavalli con zampe di cani e rostri di uccelli rapaci, bestie tricipiti camuffate alla moda di Parigi, bipedi senza piedi, esseri con la bocca nella fronte e nasi all'ombelico, soldati, pulcinelli, turchi, spagnuoli e mostri delle più stravaganti forme; e con essi nani, gobbi, sbilenchi, sciancati, figuracce orride per composizioni non mai sognate, per atteggiamenti sinistramente contorti, per ininfrenabili corruzioni del gusto: tutto vi venne impostato".
Gli ospiti, che consideravano gran cosa portare il viaggiatore straniero a godere di tanta arcana magnificenza, rimasero quindi estremamente delusi.
Di generazione e cultura neoclassica, Goethe provò ripugnanza per quella esasperazione del barocco e soprattutto per quelle trasgressioni dei canoni formali dell'architettura classica: "Oltre che i cornicioni delle casette circondanti il palazzo sono tanto in un senso quanto in un altro oblique confondendo ogni idea dello scolo, della linea perpendicolare, base della solidità e dell'euritmia […] quei cornicioni sono ornati d'indre, di teste di draghi, di piccoli busti, di figure di scimmie che suonano strumenti musicali e di altre stramberie con figure di divinità tra le quali quella di un Atlante che invece di un globo sorregge un barile".
Se mi capiterà di tornare a Palermo una visita a Villa Palagonia non mancherà.
lunedì, agosto 14, 2006
Radici nel Cemento - "Pappa & Ciccia"
Ho capito quale è il segreto per farli funzionare: bisogna rimanere in "Modifica Html", se si va in "Scrivi", Blogger modifica l'URL rimuovendo il docID.
Ora che ci sono riuscito lascio tutti e tre i video dell'esperimento, ché meritano. Vi ci vuole troppo per caricarli?
Radici nel Cemento - "Pappa & Ciccia"
Soft Machine - I Should Have Known
Pink floyd - Careful With That Axe Eugine
Grazie gidibao
Ora che ci sono riuscito lascio tutti e tre i video dell'esperimento, ché meritano. Vi ci vuole troppo per caricarli?
Radici nel Cemento - "Pappa & Ciccia"
Soft Machine - I Should Have Known
Pink floyd - Careful With That Axe Eugine
Grazie gidibao
domenica, agosto 13, 2006
Merende, marmellata e pizze

Mentre facevo colazione stamattina mi sono tornate alla mente alcune merende che facevo da bambino. A parte il classico e amatissimo pane, olio e pomodoro, c'erano spuntini come: pane, olio e vino; e pane, olio e zucchero. Questi ultimi due, scoperti a casa di miei compagni di classe. Vere e proprie merende contadine ad apporto calorico inestimabile.
Bando ai sentimentalismi! Oggi alla fine, sprezzanti delle intemperie, i nostri prodi si avventuravano alla raccolta delle more. Dopo vari tentativi fallimentari, riuscivano a trovare in prossimità dello zoo dei cespugli di rovo con una quantità di bacche sufficienti a coronare la giornata con un barattolo di ben 300 grammi di marmellata.
La giornata si concludeva poi con quattro belle pizze: pomodorini e mozzarella; cipolle e mozzarela; e pomodoro e mozzarella.
Onirismo e more
Rotolano massi da un piano superiore e finiscono la loro corsa nella mia stanza, alcune pietruzze raggiungono il mio letto. Compare un medico che pratica l'ipnosi su di me: io mi ritrovo sdraiato sul mio letto e le pietre sono scomparse; però, penso: non le vedo perché sono in stato di ipnosi, ma in realtà ci sono. Cerco di alzarmi dal letto ma non ci riesco, con sforzi sempre maggiori riesco a svegliarmi.
Il seguito è stato migliore: colazione con cappuccino e marmellata di more fatta ieri sera dall'amore mio come esperimento. Mentre facevamo la colazione, visto che c'era finalmente un bel sole dopo giorni di pioggia e visto il successo dell'esperimento, abbiamo pensato di andare alla ricerca di more selvatiche (quelle di ieri erano coltivate) per farci altra marmellata.
Ora purtroppo sembra che stia tornando il grigiore. Ho appena dato uno sguardo alle immagini dal satellite e pare che ci troviamo prorio al centro di una depressione: non se ne può più! Spero che ci lasci ancora qualche ora di sole.
Il seguito è stato migliore: colazione con cappuccino e marmellata di more fatta ieri sera dall'amore mio come esperimento. Mentre facevamo la colazione, visto che c'era finalmente un bel sole dopo giorni di pioggia e visto il successo dell'esperimento, abbiamo pensato di andare alla ricerca di more selvatiche (quelle di ieri erano coltivate) per farci altra marmellata.
Ora purtroppo sembra che stia tornando il grigiore. Ho appena dato uno sguardo alle immagini dal satellite e pare che ci troviamo prorio al centro di una depressione: non se ne può più! Spero che ci lasci ancora qualche ora di sole.
giovedì, agosto 10, 2006
San Lorenzo
Ritorno al lavoro dopo quattro settimane: voja de lavora' sarteme addosso e tu pigrizia, nun m'abbandona'.
Stanotte bisognerenne andare ad osservare le stelle cadenti sdraiandosi su prati tempestati di lucciole.
Purtroppo qui attualmente il clima non consente né l'osservazione del cielo, né di sdraiarsi sui prati, né la sopravvivenza delle lucciole.
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Stanotte bisognerenne andare ad osservare le stelle cadenti sdraiandosi su prati tempestati di lucciole.
Purtroppo qui attualmente il clima non consente né l'osservazione del cielo, né di sdraiarsi sui prati, né la sopravvivenza delle lucciole.
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
mercoledì, agosto 09, 2006
Rientro

Il rientro a casa dopo quattro settimane di foresta nera è stato bello. Ad attendermi c'erano un sugo alla puttanesca e una torta con crema al limone e pinoli: una delle mie preferite. Come potete vedere non ho saputo resistere: ne ho mangiata una fetta nell'attesa che si cuocesse la pasta.
martedì, agosto 08, 2006
Titisee

Breve viaggio pomeridiano al Titisee con cielo plumbeo e pioggia. Ho notato due nomi di alberghi: stella marina e Dolomiti..... mah!
Domani si torna a casa!
lunedì, agosto 07, 2006
Serenata
'Nde 'sta nottata piena de dorcezza
pare che nun esisteno dolori.
Un venticello come 'na carezza
smove le piante e fa' bacià li fiori.
Nina, si voi dormite,
sognate che ve bacio,
ch'io v'addorcisco er sogno
cantanno adacio, adacio.
L'odore de li fiori che se confonne,
cor canto mio se sperde fra le fronne.
Chissà che ber sorriso appassionato,
state facenno mo' ch'ariposate.
Chissà, luccica mia, che v'insognate?
Forse, che canta che v'ha innamorato.
pare che nun esisteno dolori.
Un venticello come 'na carezza
smove le piante e fa' bacià li fiori.
Nina, si voi dormite,
sognate che ve bacio,
ch'io v'addorcisco er sogno
cantanno adacio, adacio.
L'odore de li fiori che se confonne,
cor canto mio se sperde fra le fronne.
Chissà che ber sorriso appassionato,
state facenno mo' ch'ariposate.
Chissà, luccica mia, che v'insognate?
Forse, che canta che v'ha innamorato.
Cuba e Fidel
Io sono stato a Cuba per la prima volta lo scorso anno. Ho evitato gli alberghi soggiornando nelle case dei cubani. È stato uno dei viaggi più belli che io abbia fatto. Ricordo con affetto e tenerezza molti dei cubani con cui ho avuto contatto. Non tutti: ho avuto anche qualche esperienza negativa, ma quelle non mancano mai ovunque.
Ho avuto l'impressione che i cubani possedessero ancora un tipo di innocenza preconsumistica che ormai da noi è solo un ricordo. Quell'ambiente mi ha riportato un po' alla mente l'innocenza e i valori arcaici del mondo contadino in cui ho trascorso i primi anni di vita che coincidevano con gli ultimi anni di vita di quel mondo.
In futuro forse i cubani saranno liberi.... di scegliere fra tanti prodotti nei supermercati, di scegliere tra tanti canali televisivi, di eleggersi un parlamento filo americano, di svendere le piantagioni alle multinazionali. Avranno sicuramente molte libertà che ora non hanno. A che prezzo?
Credo che attualmente il sistema sanitario cubano sia il migliore dell'America Latina, e non solo: la mortalità infantile è addirittura più bassa di quella deli Stati Uniti.
Ho pensato a questi dati mentre entravo in una farmacia cubana e mi sono detto: ma come è possibile. Eppure sembra che i dati siano questi.
Ho avuto l'impressione che i cubani possedessero ancora un tipo di innocenza preconsumistica che ormai da noi è solo un ricordo. Quell'ambiente mi ha riportato un po' alla mente l'innocenza e i valori arcaici del mondo contadino in cui ho trascorso i primi anni di vita che coincidevano con gli ultimi anni di vita di quel mondo.
In futuro forse i cubani saranno liberi.... di scegliere fra tanti prodotti nei supermercati, di scegliere tra tanti canali televisivi, di eleggersi un parlamento filo americano, di svendere le piantagioni alle multinazionali. Avranno sicuramente molte libertà che ora non hanno. A che prezzo?
Credo che attualmente il sistema sanitario cubano sia il migliore dell'America Latina, e non solo: la mortalità infantile è addirittura più bassa di quella deli Stati Uniti.
Ho pensato a questi dati mentre entravo in una farmacia cubana e mi sono detto: ma come è possibile. Eppure sembra che i dati siano questi.
Pane burro e .... philadelphia
Il signore con cui condivido il tavolo a mensa ha dei problemi di insonnia. Dice che riesce a dormire poche ore per notte. La mattina fa colazione con pane burro e marmellata e quattro o cinque tazze di caffè tedesco ognuna accompagnata dagli usuali 10g di panna. Ora è noto che il caffè alla tedesca contiene più caffeina dell'espresso. Inoltre, come quantità, una caffè tedesco equivale ad almeno 3-4 espressi.
Non basta. Quella non è l'unica fonte di sostanze eccitanti della giornata: mi ha detto che mediamente beve 6-7 tazze di caffè e 4-5 tazze di tè al giorno.
La sera mangia sempre 2-3 fette di pane, ognuna imburrata con gli usuali 25g di burro, con formaggi vari tra cui l'immancabile philadelphia: un vero inno al colesterolo.
Non basta. Quella non è l'unica fonte di sostanze eccitanti della giornata: mi ha detto che mediamente beve 6-7 tazze di caffè e 4-5 tazze di tè al giorno.
La sera mangia sempre 2-3 fette di pane, ognuna imburrata con gli usuali 25g di burro, con formaggi vari tra cui l'immancabile philadelphia: un vero inno al colesterolo.
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