A Taormina siamo ospiti della Villa Schuler gestita dal signor Schuler, nipote dello Schuler che arrivò a Taormina a fine '800 sulle orme di Goethe per non ripartire più. Aprì prima un negozio di antiquariato e poi un albergo.
Alle 19:30 andiamo a cena a Casa Grugno che si trova in un palazzo cinquecentesco vicino al duomo. Il cuoco, Andreas Zanger, è tirolese. Ha lavorato in molti posti in giro per il mondo fino al '95, anno in cui giunge a Taormina, si innamora, vende tutto via fax e rimane lì. Apprende i segreti della gastronomia siciliana che ora reinterpreta in chiave moderna e alleggerita. Usa molto le fave di Leonforte e i limoni Interdonato, ottenuti da un incrocio con i cedri. Sperimenta e contamina anche con prodotti della sua terra come lo speck.
Appena accomodati ci offrono del pane caldo ed un barattoletto contenente un'ottima crema di pomodori e melanzane e una chantilly di parmigiano e basilico.
Visto che alle 21 dobbiamo stare al teatro greco, decidiamo di prendere solo una portata. Il costo dei primi si aggira intorno ai 30€. Io prendo una sorta di agnolotti con ripieno di fave e crema di sedano e Zucchero prende del tonno con fichi. È tutto molto buono ma concordiamo che il piacere gastronomico suscitatoci non giustifica i prezzi.
5 commenti:
Non ho capito bene.... 30 EURI per un primo????
Non riesco ad immaginare quanto buono deve essere un primo per costare cosí!!
... i buoni pasto li accettavano?
Ciao!!!
Ganz genau! 30 euretti! E pensare che non c'erano neppure le faglioline d'oro del famoso risotto di Gualtiero Marchesi.
I buoni pasto no, ma i bonifici dai conti off-shore sì
Il teatro greco di Taormina è veramente fantastico. Anche noi siamo stati. Ma per fortuna abbiamo evitato primi da 30 euri.
Dalle foto mi sembravano portate anche un poco risicatelle. E la storia di questi stranieri che mollano tutto per starsene placidamente al sud mi affascina. Riuscirò mai a prendere una decisione del genere se fossi al posto loro?
Sì, diciamo che non erano proprio abbondanti.
Oltre agli Schuler e al suddetto Yanger, abbiamo scoperto che Taormina ospita una vera e propria colonia di tedeschi. Hanno anche una chiesa luterana. La signora che lavorava a Villa Schuler era ad esempio una di questi: sposata con un siciliano e residente a Taormina da 8 anni. Cioè, lo stesso numero di anni della mia residenza in Germania. Con una differenza: il suo italiano era perfetto - bisognava parlarci per minuti prima di accorgersi che fosse straniera - il mio tedesco fa ancora acqua da tutte le parti.
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