mercoledì, ottobre 31, 2007

Taormina: Schuler, Grugno e teatro

Giovedì 6 settembre

A Taormina siamo ospiti della Villa Schuler gestita dal signor Schuler, nipote dello Schuler che arrivò a Taormina a fine '800 sulle orme di Goethe per non ripartire più. Aprì prima un negozio di antiquariato e poi un albergo.
Alle 19:30 andiamo a cena a Casa Grugno che si trova in un palazzo cinquecentesco vicino al duomo. Il cuoco, Andreas Zanger, è tirolese. Ha lavorato in molti posti in giro per il mondo fino al '95, anno in cui giunge a Taormina, si innamora, vende tutto via fax e rimane lì. Apprende i segreti della gastronomia siciliana che ora reinterpreta in chiave moderna e alleggerita. Usa molto le fave di Leonforte e i limoni Interdonato, ottenuti da un incrocio con i cedri. Sperimenta e contamina anche con prodotti della sua terra come lo speck.
Appena accomodati ci offrono del pane caldo ed un barattoletto contenente un'ottima crema di pomodori e melanzane e una chantilly di parmigiano e basilico.
Visto che alle 21 dobbiamo stare al teatro greco, decidiamo di prendere solo una portata. Il costo dei primi si aggira intorno ai 30€. Io prendo una sorta di agnolotti con ripieno di fave e crema di sedano e Zucchero prende del tonno con fichi. È tutto molto buono ma concordiamo che il piacere gastronomico suscitatoci non giustifica i prezzi.
Alle 21 ci troviamo nel teatro greco. Si rappresenta la Fedra di Seneca. Lo scenario è ovviamente molto suggestivo: si vedono il mare e l'Etna. Gli spettatori di due giorni prima hanno addirittura avuto la fortuna di ammirare la pioggia rossa di lapilli durante lo spettacolo. Mi affascina molto anche il fatto di trovarmi in un luogo che da millenni è sede di questi eventi.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Non ho capito bene.... 30 EURI per un primo????
Non riesco ad immaginare quanto buono deve essere un primo per costare cosí!!
... i buoni pasto li accettavano?
Ciao!!!

dioniso ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
dioniso ha detto...

Ganz genau! 30 euretti! E pensare che non c'erano neppure le faglioline d'oro del famoso risotto di Gualtiero Marchesi.
I buoni pasto no, ma i bonifici dai conti off-shore sì

Anonimo ha detto...

Il teatro greco di Taormina è veramente fantastico. Anche noi siamo stati. Ma per fortuna abbiamo evitato primi da 30 euri.
Dalle foto mi sembravano portate anche un poco risicatelle. E la storia di questi stranieri che mollano tutto per starsene placidamente al sud mi affascina. Riuscirò mai a prendere una decisione del genere se fossi al posto loro?

dioniso ha detto...

Sì, diciamo che non erano proprio abbondanti.
Oltre agli Schuler e al suddetto Yanger, abbiamo scoperto che Taormina ospita una vera e propria colonia di tedeschi. Hanno anche una chiesa luterana. La signora che lavorava a Villa Schuler era ad esempio una di questi: sposata con un siciliano e residente a Taormina da 8 anni. Cioè, lo stesso numero di anni della mia residenza in Germania. Con una differenza: il suo italiano era perfetto - bisognava parlarci per minuti prima di accorgersi che fosse straniera - il mio tedesco fa ancora acqua da tutte le parti.