martedì, maggio 29, 2007

Noi non abbiamo paura: la semifinale Italia - Germania

Grazie all'amico Gennaro sono venuto a conoscenza di questo documentario di Edoardo Scognamiglio e Giacomo Fasola. Per capire un po' quei sentimenti bisogna aver vissuto in Germania almeno l'estate del 2006.

"Sie haben Angst, die Italiener, sie haben Angst" ("hanno paura, gli italiani hanno paura"), dice Schneider.

"Nein, wir haben keine Angst!" ("No, non abbiamo paura!"), risponde Nello Di Martino.



14 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Dioniso, non ho vissuto quell'estate in Germania, ma ho assistito a quella semifinale in una pizzeria a Bruxelles e, ti assicuro, gli animi dei nostri connazionali in Belgio non erano meno accesi di quelli in Germania. Il clima era lo steso. E ai due gol dell'Italia capivi tutto dalle reazioni e dai commenti che sentivi strillare ai nostri.
Bella esperienza davvero, nonstante quella sera io avessi l'umore sotto i piedi e stessi malissimo per questioni private.

dioniso ha detto...

Sono sicuro che quasi tutti gli italiani all'estero abbiano vissuto quella partita molto intensamente... però secondo me gli italiani in Germania l'hanno vissuta ancora più intensamente: la stampa che ti dà del parassita, i colleghi che ti fanno sentire in continuazione la canzone che dice che loro saranno i campioni del 2006 e che il giorno prima ti fanno tracotanti e imbecilli battute.
Se ti interessa qui ho scritto qualche commento più dettagliato.

Anonimo ha detto...

Lasciamo perdere...io stavo a Freiburg in quel periodo...ricordo il commento di una ragazza all'università la mattina prima della partita: "Allora? Che avete in mente di fare? C'è magari qualcun altro dei vostri che ha intenzione di buttarsi dal quarto piano?". Alludeva alla triste vicenda di Gianluca Pessotto.

dioniso ha detto...

Madonna, che umorismo! Macabro e di cattivo gusto. Da farti cadere le braccia.
Ieri abbiamo avuto la visita di un assicuratore che ci ha illustrato varie polizze. Per farci capire meglio, lo zelante procacciatore, ci propinava una serie di esempi didascalici farciti di incidenti, perdite di occhi, arti inferiori e superiori e morti cruente.
Quando se ne è andato ho pensato: ma un assicuratore italiano si comporterebbe allo stesso modo? Non ho esperienze in merito. Qualcuno ne ha?

Anonimo ha detto...

... adesso mi attirerò le ire di zucchero... Ma come, niente commenti sulle elezioni? Io dico solo che il modo in cui l'Unione (non di fatto) sta litigando sui risultati è l'indizio che il peggio deve ancora venire...

Ciao!

Sugar Cane ha detto...

e perché le mie ire?
la situazione mi sembra piuttosto deprimente e morettianamente continuiamo a farci del male :-(
Mi è capitato di ascoltare Giordano durante un TG3 e se l'avessi avuto di fronte gli sarebbe arrivata una mappina, come si dice dalle mie parti. Ma anche da parte di esponenti del in fieri PD non ho avuto grandi rassicurazioni.
Seba che dire? Forse è meglio evitare la questione e parlare d'altro ;-)

dioniso ha detto...

Diciamo che io sto facendo sforzi titanici per cercare di rimanere ottimista, su tutti i fronti.
Quindi, come dice Zucchero, parliamo d'altro: mondiali, calcio, umorismo tedesco, assicuratori, menù, ecc. ;-)

Anonimo ha detto...

Va bene, d'accordo, in tal caso voto per parlare di buona cucina!!
D'accordo anche sul commento a proposito di Giordano...

dioniso ha detto...

Oh, non è una censura eh?! Se volete parlarne, parlatene. Io mi asterrò. ;-)

Anonimo ha detto...

Tornando al discorso sugli assicuratori, posso dirti solo che ricordo da ragazzino ne venne uno a parlare con i miei e gli avrei spaccato quella sua faccia da menagramo sorridente. E non aveva neanche fatto esempi didascalici, diceva solo cose tipo: "ma che bella casa, che bei mobili, certo sarebbe un peccato se...".

Anonimo ha detto...

Carissimi,
aggiungo la mia mappina a quella di Sugar Cane per Giordano(e mi sa che ce n'è per qualcun'altro: PD compreso). La cosa è così deprimente anche per me che sono arrivato a non comprare neanche un giornale in questi due giorni (per uno che nel rito mattutino c'è il quotidiano è tutto dire).

Per quanto riguarda crucchi, umorismo e assicuratori: ho avuto sempre l'impressione di un certo umorismo fuori posto nei crucchi. Gli assicuratori secondo me sono i portajella di oggi. In genere li tratto malissimo e l'esperienza che ho è quel fare sempre un poco untuoso e troppo troppo gentile, accondiscendente, sempre disponibili (hai capito) come direbbe Totò: ma fatemi il piacere...

Per tornare ai mondiali la finale noi la vedemmo a casa di una nostra amica che non c'era perchè a Londra dal suo futuro marito. Quindi invademmo la sua elegante casa vicino a Piazza S. Croce nella seguente formazione: i due neo-fiorentini d'importazione (io e Anna); un carabiniere romano; una anoressica e uno chef entrambi giapponesi (ha cucinato i migliori tortelli mugellani che abbia mai mangiato); poi c'era un surfista australiano mezzo fascista; un paio di americane; un'amica buddhista che però beveva e mangiava come un portuale. Per sollazzarci dalle emozioni avevamo imbandito buffet con specialità toscane e chianti. Tutti per gli azzurri. Alla fine tutti in piazza a strillare come ragazzini e a reclamare secchiate d'acqua dalle finestre. Io la ricordo come una serata stupenda. I rigori erano da infarto...mai più!

Anonimo ha detto...

Ho ricevuto anch'io il link a quel documentario. Mi ha fatta arrabbiare, onestamente. Io ero qui, in Germania, e ho visto una bellissima festa. I miei colleghi, tedeschi, non hanno fatto battute di cattivo gusto, ed i giornali, contariamente alle traduzioni faziose di articoli dichiaratamente di satira riportate ed ingigantite da giornalacci quali repubblica, non hanno fatto titoli infami.
Non mi è piaciuto il documentario, in particolar modo non mi è piaciuta quella signora di origine pugliese che era contenta che l'Italia avesse vinto, così finalmente i tedeschi capivano che "anche noi valiamo qualcosa". Bella educazione che dà alla figlia. A me questa gente che non ha altro di cui vantarsi se non le vittorie sportive altrui fa una gran tristezza ed una gran rabbia. Bello il personaggio intervistato, una persona intelligente, positiva, coi piedi per terra. Senza falso orgoglio. Ma da quegli emigranti dai patetici moti patriottici, quelli con la bandierina italiana (quasi sempre al contrario, col verde a destra) incollata sulla macchina, per intenderci, non mi sento proprio rappresentata.

Anonimo ha detto...

Tra l'altro, dioniso, i tedeschi erano già strafelici di essere arrivati già così lontani, partiti com'erano con la convinzione di essere sbattuti fuori subito. Qui a Stoccarda erano tutti contenti, si è festaggiato tutti insieme ed è stato divertentissimo. Ma sei sicuro di vivere in Germania, tu?

dioniso ha detto...

Sebastiano, quindi st'assicuratori sono un po' uguali dapperttutto...

ubik, io alla rete di Grosso della semifinale stavo per sentirmi male.

Isadora, parrebbe che abbiamo vissuto esperienze piuttosto diverse con chiavi di lettura e prospettive differenti.

Una buona notte a tutti. Domattina l'Aspiratrice agirà.