mercoledì, novembre 28, 2007

Panarea e Stromboli

Lunedì 10 settembre
Alle 14:30 partiamo dal porto di Canneto alla volta di Panarea e Stromboli. La prima tappa è a Calajanca di Panarea. Il capitano della barca annuncia che ci troviamo in una delle spiagge più esclusive d'Italia, contemporaneamente un membro dell'equipaggio si libera della cicca di sigaretta gettandola in mare.
Ci lasciano fare il bagno. L'acqua è cristallina con riflessi verde-azzurro. Avvisto una sola medusa orlata di viola che nuota leggiadra in prossimità del fondo. Nuoto fino a riva ammirando i colori di diversi pesci.
Risaliamo in barca, sbarchiamo a Panarea e riprendiamo il viaggio verso Stromboli passando in prossimità di Lisca Bianca e Basiluzzo. Raggiunta l'isola ci fermiamo per qualche minuto a Ginostra senza attraccare. È il porto più piccolo d'Europa e l'attracco è consentito esclusivamente ai trasporti pubblici. In passato le imbarcazioni si dovevano fermare a una decina di metri dal porto e una barchetta sbarcava passeggeri e merci. In seguito è stato costruito un attracco di cemento da poter usare anche in caso di evacuazione improvvisa. Piano necessario soprattutto ora che pare che lo Stromboli stia evolvendo in un vulcano di tipo esplosivo.
Oltrepassiamo un'altra frazione e la Sciara del Fuoco mentre il vulcano ci regala periodiche esplosioni e conseguenti variazioni cromatiche dei fumi del suo respiro. Sbarchiamo infine a S. Vincenzo, la frazione più grande.
Alle 19 ci reimbarchiamo e dopo una breve circumnavigazione di Strombolicchio raggiungiamo di nuovo la Sciara del Fuoco all'imbrunire e di lì ci godiamo lo spettacolo. Alcune esplosioni colorano di rosso il cratere. Altre sono alte a sufficienza e riusciamo a vedere anche i lapilli.
Ceniamo in barca con pizza, peperonata e arancini alle melanzane.
Poco dopo le 20 si riparte e verso le 22:30 siamo di nuovo a Canneto.

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Che bello! Che invidia! Erano buoni gli arancini alle melanzane?

Anonimo ha detto...

che bella giornata! che piacere leggere queste righe!

dioniso ha detto...

Sebastiano, magari averli qui ora!

Eva, grazie, garzie. Ogi ho cucinato delle fave secche senza buccia nella pentola a pressione: esperienza da non ripetere. Abbiamo la casa pervasa da un odore di piedi dopo una camminata di 20 Km indossando le Mecap (i più giovani e Micheluccia leggano qui ;-).
Inoltre la pentola a pressione si è incrostata peggio di una cozza di Mergellina.

Anonimo ha detto...

Leggere queste cronache sicule è sempre un piacere, al punto da farmi fare un pensierino sulla Sicilia come prossima meta di vacanza. Ci sono stato parecchi anni fa e ci tornerei volentieri anche alla luce delle vostre “dritte”; inoltre nell’isola avrei anche dei parenti acquisiti, dato che mio suocero è originario della provincia di Palermo. Essendo poi un lettore del Montalbano di Camilleri, sarei curioso di visitare anche i luoghi delle location della serie televisiva, in particolare Scicli, nella zona di Ragusa.
Dato che non risulto tra i più giovani, le scarpe Mecap le conosco bene e ne ho avute ben due paia (verdi con le strisce gialle e blu con strisce bianche), confermo che puzzavano alquanto.

dioniso ha detto...

ziomassimo, noi siamo innaorati della Sicilia (arte, cultura, paesaggi e soprattutto gastronomia). Siamo anche lettori di Camilleri... però se mi usi termini come "location" mi fai venire la gastrite ;-) Ricordi Moretti? "Trend positivo! Le parole sono importanti!" Ecco io sono un po' così ;-)

Nel frattempo ho fatto la mia ora e un quarto di camminata nordica. Sono tornato e l'afrore mefitico aleggia ancora per tutte le stanze tranne la camera da letto, dove Zucchero, malata di mal di gola e febbre, si è barricata e non vuole saperne di uscire ;-))

Anonimo ha detto...

Lo ricordo il film e meno male che non mi trovavo alla portata della tua mano, altrimenti rischiavo pure il ceffone! Hai ragione e concordo pienamnente ma è che a volte mi lascio prendere dalla mia pigrizia (me chiameno "er bradipo"), perchè è innegabile che al posto di "location", in italiano avrei dovuto usare minimo due o tre parole, quindi mi è sfuggito l'inglesismo. Chiedo venia, non succederà più ;-)

Un augurio a zucchero.

Anonimo ha detto...

come mi conosci, dinisino mio, infatti non sapevo cosa fossero le mecap... ma perche' dici "i piu' giovani E micheluccia"?? io SONO piu' giovane... ;)

dioniso ha detto...

ziomassimo, un ceffone no! Non si può mancare così di rispetto nei confronti di uno zio! ;-)
Comunque c'è il parere autorevole di Edoardo Lombardi Vallauri in tua difesa: in questa puntata parla di quanto è snaturato l'italiano dall'inglese.
Nonostante ciò gli anglicismi continuano a risultarmi antipatici. Meno antipatici mi risultano quelli assimilati, anche se secondo il Vallauri sono quelli più pericolosi.

micheluccia, I know my chickens ;-)

Anonimo ha detto...

La cosa più bella, rilassante e fresca, è fare il bagno al largo in quell'acqua: un vero sollievo per il corpo, la mente e gli occhi.
E dopo, naturalmente, una bella peperonata calda accompagnata da una birra gelata grande.

dioniso ha detto...

Eugenio, eh sì! Potrebbe essere un'esperienza interessante anche provare le due cose nell'ordine inverso ;-)

Anonimo ha detto...

blu con le strisce bianche: ridateme le MECAP!!!!

ziomassimo ha detto...

Non vorrei passare per grilloparlante, sarà pure che non c’ho più l’età per una…vita spericolata!
Ma io farei attenzione, perchè peperonata calda, birra ghiacciata e conseguente bagno in mare, potrebbe essere un cocktail letale! ;-)

Eugenio Marino ha detto...

Caro Dioniso, volendo si, ma il bagno dopo la peperonata sarebbe l'ultima esperienza terrena...
Consiglierei di tenere l'ordine dato!

dioniso ha detto...

ubik, e pure i camperos!!

ziomassimo/eugenio, vabbè se entrambi vi schierate contro l'esperienza vorrà dire che l'accantonerò ;-)

Anonimo ha detto...

Ciao carissimi!
Nei giorni passati ho lucidato il mio Ego Gastronomico, poichè ho cucinato cose buone, ordinarie, pur avendo poco tempo (le reginelle al sugo col formaggio filante, riso con uvetta e pinoli, arrosto, ripassato il giorno dopo in padella col vino rosso). Sabato mi sono dedicata alla preparazione di alcuni dolci per la colazione e pur avendo fatto un errore clamoroso (ho messo quantità doppia di zucchero nell'impasto!) ho rimediato allo sbaglio aggiungendo cacao amaro, caffè e buccia grattugiata di arancia...i dolci sono buoni, e a proposito di inglesismi: da un "mistake" sono passata a un "miscake"!
Buona giornata e auguri a Zucchero

dioniso ha detto...

Eva, oggi sono stato impegnatissimo. Dopodomani mattina partirò per la Carolina del Nord e devo preparare lavoro e bagagli.
Bene, bene, constato con piacere che siamo oramai irrimediabilmente travolti dal vortice gastronomico!
Anche Zucchero è stata molto impegnata in tali attività: tutto il sabato e parte della domenica. Dopodiché le è tornata la laringite.
Ora provo a raccontare le sugarfatiche che hanno prodotto dei delizioni sugarmanicaretti.