venerdì, ottobre 27, 2006

Feste di laurea e costumi conviviali

crema e pinoli
Sabato scorso siamo stati alla festa di laurea della nostra vicina. Aveva chiesto a tutti di portare qualcosa da mangiare o da bere. Noi allora abbiamo preparato una pasta fredda (io) e una torta di crema al limone e pinoli (nonna papera).
Giunti alla festa abbiamo trovato quintali di patatine e alcol, qualche dolce, una pastasalat crucca, e qualche altra bagattella. Vista la grande scarsezza di viveri ci siamo affrettati a mangiare due piatti della nostra pasta fredda e due fette della nostra crostata pensando che sarebbero stati ingurgitatati rapidamente. Ma in realtà avremmo potuto fare tutto con calma, infatti i ventenni tedeschi non facevano altro che bere e mangiare patatine e i nostri bei manicaretti erano ancora lì quando ce ne siamo andati. Certo bisogna aggiungere che siamo andati via quando gli altri non si erano ancora scaldati, verso le undici.
Più in generale, per quanto riguarda il confronto tra le usanze conviviali tedesche e quelle italiane, penso che ci sia una differenza abbissale. Mi ci è voluto un po' per assimilarla.
Prima di tutto le feste e i rinfreschi. In Italia la parte gastronomica è di solito abbondante, curata e gustosa. Al contrario in Germania è di solito carente e insipida.
Quando si è invitati in Italia di solito non si è oggetto di richieste di portare del cibo o delle bevande (a meno che non ci si trovi nel film "La banda del torchio"): uno se vuole li porta spontaneamente; e soprattutto se alla fine è avanzato qualcosa di quello che si è portato, l'ospite non prende l'iniziativa di riportarselo a casa.
Ad un mio amico che viveva a Stoccarda è capitato addirittura di essere invitato a cena e di vedersi presentare il conto alla fine della cena.
A noi invece è capitato di essere invitati a cena e di portare un dolce e del vino espressamente pensato per quel dolce, e ci siamo sentiti dire: grazie, poi vi faremo sapere com'era.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

A noi è capitato di essere invitati per un barbecue e ci è stato chiesto di portarci la carne da casa! Io avevo gli occhi di fuori dall'incredulità, Sean invece non ci ha trovato nulla di strano! :)
Io comunque li trovo esilaranti, con tutte queste abitudini in apparenza maleducate. Mi fanno morire dal ridere! ;-)

dioniso ha detto...

Sì, infatti anche noi ci divertiamo molto. Forse potrebbe sembrare che io sia un po' ipercritico, ma in realtà capisco benissimo che sono delle differeze culturali e non si può parlare di quella giusta e di quella sbagliata. Però mi piace anche osservare le cose dalla mia prospettiva italiana e sorriderci un po'.
Oggi ho dei problemi con la pubblicazione del blog. Sembra che da qui
http://dionisoo.blogspot.com/2006_10_01_dionisoo_archive.html
la mia nuova affissione si veda, ma dalla pagina principale no. Mi dà:
001 java.net.ConnectException: Connection refusedblog/36/13/15/dionisoo/archives/2006_10_01_dionisoo_archive.html

Forse sarà il solito problema temporaneo. gidibao, ci sei?

dioniso ha detto...

Problema risolto!

Anonimo ha detto...

Caro Dioniso,
non ti preoccupare, non sei ipercritico...non hai ancora avuto modo di conoscermi per benino. :-)

Allora...di fronte a questo post non posso non intervenire: io con le usanze conviviali tedesche faccio a cazzotti alla grande. Certo, ovvio, non tutti sono così e via discorrendo, ma se verresti a casa mia (vivo in una WG con 3 ragazzi tedeschi) ti metteresti le mani nei capelli. Se non sono io a cucinare qualcosa (anche le cose più semplici eh, non sono bravo come Nonna Papera ;-) ) ai fornelli vengono le crisi depressive perchè si sentono inutili; il consumo giornaliero di pane nero e burro sembra quello di un ospedale di medie dimensioni; le volte in cui uno di loro inciampa in un sugo pronto (Aldi e consorti...Geiz ist geil!) il tutto viene ricoperto da 4 etti di formaggio Edamer e annaffiato con un buon caffe'; poi vabbe'...ovviamente la pasta in bianco sul tavolo in modo che si appiccichi bene bene...il sugo (simil-sugo) in una ciotola accanto...self service.
Inoltre pare non esistano orario fissi, ognuno mangia quando l'istinto primordiale lo spinge in cucina, se per caso ti ritrovi a mangiare insieme e l'altro finisce prima di te questo toglie le sue cose e ti molla lì da solo. A parte la cucina, tutti sempre chiusi in camera, le porte costantemente chiuse, rarissimi i momenti di "convivialità", per parafrasare De Crescenzo "il cimitero di Vienna è più divertente di casa mia".
I soliti luoghi comuni? Provare per credere: Hermann-Löns-Strasse, Freiburg.

Vabbo'...mi sono sfogato un po'...sarà che ultimamente mi girano...dovrei prendere qualche giorni di "Heimaturlaub" per ripigliarmi...però che diamine...

Anonimo ha detto...

E poi visto che siamo in tema di cibo e quindi anche di post-cibo, ti suggerisco di leggere il seguente post intitolato "Lettera aperta al bidet". Divertentissimo, uno dei post più belli che abbia mai letto!

http://unmeridionaleininghilterra.blogspot.com/2006/07/lettera-aperta-al-bidet-caro-bidet-da.html

Anonimo ha detto...

E visto che poi tanti tantissimi blogger italiani all'estero sono spesso molto critici con l'Italia (a volte...spesso con tutte le buone ragioni)...abbiamo almeno l'onestà intellettuale di evidenziare anche le cose belle che ci sono...
http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/spettacoli_e_cultura/salone-del-gusto/sal-one-gusto-chiusura/sal-one-gusto-chiusura.html

Ok ok ok...ora la smetto Dioni'...promesso!

dioniso ha detto...

Grazie Gennaro. Leggero i post che mi segnali.
Ora sono a Vienna per lavoro, sempre per evitare che un membro dell'orda di indiani mi rimpiazzi

Anonimo ha detto...

Porca miseria...mi sono appena accorto di un refuso pauroso in un mio post..."se verresti"...marooo...sarà na svista? O il ritorno del giovane italiano immigrato di seconda generazione in Germania? Mah!

dioniso ha detto...

:-)
Non ti preoccupare Gennaro, quando si scrive di fretta su un blog può succedere.