domenica, marzo 20, 2011

Magerøya, Honningsvåg e Gjesværstappan

9-10 giugno 2009

Alle 18:30 ci siamo reimbarcati da Tromsø con l'idea di tornarci.
Rimaniamo sul ponte della Vesterålen fino all'una.
Durante la notte percorriamo un lungo tratto di mare.





View Larger Map

Poco prima di mezzogiorno sbarchiamo ad Honningsvåg, paese di 2500 abitanti situato nella zona meridionale dell'isoletta di Magerøya, la stessa isola dove si trova Capo Nord.
Saliamo subito in autobus per l'escursione alla riserva naturale di Gjesværstappan. Insieme a noi c'è di nuovo l'inconsueta coppia di settantenni italiani.

La guida è una ragazza polacca intorno ai 24-28 anni trasferitasi ad Honningsvåg tre anni prima. La cosa mi suscita curiosità e mentre attraversiamo in autobus il piccolo altipiano subpolare di Magerøya, di cui potete ammirare le foto qui a sinistra, le faccio qualche domanda. Dice di trovarsi molto bene lì nonostante il lungo inverno. 
Anzi si spinge addirittura ad ammettere di preferire il buio e freddo inverno polare a questa interminabile luce solare che accompagna l'estate a Magerøya. La ragazza afferma che nei due mesi senza sole un po' di luminosità arriva comunque e che l'assenza di turisti che caratterizza quel periodo non le dispiace. Quello inoltre è anche il periodo delle splendide aurore boreali. E poi sembra che i circa 3000 abitanti di Honningsvåg abbiano molte attività possibili durante l'inverno. La ragazza ad esempio appartiene al club degli estimatori del vino. Anche la ragazza ha vissuto l'esperienza del bagno nelle gelide acque polari. Dice di aver resistito 7 minuti in acqua con una temperatura marina di 5°.
Come potete constatare sull'altipiano subpolare di Magerøya non ci sono alberi. Infatti la linea di crescita degli alberi passa ad un centinaio di chilometri più a sud. Potete anche constatare però che non mancano le renne, che avvistiamo qui per la prima volta.
L'altipiano è a tratti lunare: con solo pietre e massi, e a tratti (quelli preferiti dalle renne) tundroso: con erbe, muschi, licheni e mirtilli; al momento ancora all'inizio della germogliazione.
Sembra che i mirtilli, insieme ad altre bacche che crescono solo tra luglio e agosto, fossero in passato la sola fonte di vitamina C della popolazione.
La ragazza ci ricorda anche la ragione che ha reso possibile gli insediamenti umani ed il florido sviluppo di tante forme di vita a queste latitudini. Ce lo ricorda con un'apologia alla Corrente del Golfo. Corrente che i norvegesi, e soprattutto i finnmarkesi, ma anche gli europei tutti, dovrebbero adorare come una divinità. La Corrente del Golfo non solo rende il clima molto più mite - latitudini simili in altre zone del pianeta hanno temperature medie estremamente più basse con conseguente assenza o quasi di forme di vita - ma innesca anche correnti di rimescolamento tra acque tiepide e acque glaciali che provocano una ricca ossigenazione delle acque determinando un fertile sviluppo di plancton. Il plancton a sua volta, essendo cibo prelibato di alcuni pesci, porta allo sviluppo di una densa fauna ittica che attrae miriadi di stormi di uccelli e migliaia di pescatori. Per farla breve: senza Corrente del Golfo non potreste gustare il Baccalà alla cacciatora.

Raggiunto il villaggio di Gjesvær ci imbarchiamo e raggiungiamo rapidamente la riserva. Lì ci ritroviamo rapidamente circondati da un'infinità di pulcinelle di mare che si affannano a scappare dalla nostra lentissima imbarcazione decollando dalla superficie marina. Vicino alle pulcinelle nuotano anche alcune urie.
Sull'isolotto di fronte a noi avvistiamo aquile marine dalla testa bianca e cormorani dal piumaggio con riflessi verdi.

Questo tratto di parete solcata da un profondo canalone è invece popolata da migliaia di gabbiani dalla testa gialla.
 Non poteva mancare la foca.

 Alla fine dell'escursione, mentre mi intrattengo con la guida polacca, sopraggiunge la signora dell'inconsueta coppia di settantenni italiani, che nell'aspetto ricorda un po' la Aspesi. La signora cambia il tema della conversazione e chiede delucidazioni sulla distruzione di Honningsvåg per mano dei tedeschi. La ragazza ci racconterà un'interessante storia.

Giornate precedenti ....

Nessun commento: