martedì, luglio 21, 2020

L'accordo europeo sul Fondo per la ripresa

I Fondi per la ripresa rimangono i 750 miliardi previsti. Di questi, la quota italiana sale da 173 a 209 miliardi, dei quali 81,4 come trasferimenti diretti di bilancio e 127 come prestiti. Mi pare che la negoziazione sia stata condotta molto bene.

Adesso un antieuropeista onesto dovrebbe riconoscere che senza Unione Europea l’economia italiana sarebbe crollata. Il futuro è all’interno dell’UE con politici che sappiano negoziare ma che sappiano anche tenere fede ai patti. Alzare la voce nei modi e nei momenti sbagliati può essere solo controproducente. 
Trovo molto positivo anche il fatto che per la prima volta la Germania sia stata in grado svolgere un ruolo di guida e mediazione.
Ora speriamo che i fondi vengano usati con saggezza.

venerdì, luglio 10, 2020

Arvo Pärt

"Il Miserere, come tante opere successive, è uno di quei lavori in cui Arvo Pärt percorrere la strada della possibile sintesi creativa tra silenzio e morte. Ma con l’intenzione di riaffermare la base spirituale della nostra esistenza. L’essenzialità della sua musica, che contro la volontà del compositore, è stata classificata come minimalismo sacro, ha, in ultima istanza, come obiettivo, quello di inabissarsi nelle radici profonde della musica così come in quelle dell’animo umano. Al fondo quindi vi è una stretta connessione tra la verità della dimensione sacra, la verità della vita e la verità della musica."

Dalla puntata di Giacomo Fronzi per Wikimusic sul Miserere di Arvo Pärt

sabato, luglio 04, 2020

Mendelssohn e il saltarello

“Avreste dovuto vedere come Louise Vernet, figlia del pittore francese Horace Vernet, danzava il saltarello con suo padre. Quando dovette smettere un istante, ella afferrò il grosso tamburo e prese a percuoterlo dando il cambio a noi che non ne potevamo più per la fatica. Avrei voluto essere un pittore. Ne sarebbe venuto fuori un quadro meraviglioso.“

Dalle memorie del viaggio italiano di Felix Mendelssohn Bartholdy. La scena avviene a Roma.

Al saltarello Mendelssohn dedicherà il quarto movimento della sua sinfonia italiana.

Abbado, Mendelssohn-Bartholdy Symphony No.4 "Italian" in A major Op.90

venerdì, luglio 03, 2020

Stravinskij e Čajkovskij: quando la retorica diventa sublime

"Qui Stravinskij raddoppia i violini all'ottava, come fa Čajkovskij nei momenti più retorici. Ma, così come Čajkovskij, Stravinskij non aveva paura della retorica. Perché la sua profondità strutturale rende la retorica sublime."