sabato, luglio 28, 2018

Le scelte dei No Tav al governo

Trovo difficile comprendere il valore strategico delle scelte dei No Tav al governo. 

Si vorrebbero fermare i lavori già cominciati di un'infrastruttura che abbrevierebbe di molto il tempo di percorrenza tre Torino e Lione e quindi, di conseguenza, tra Torino e Parigi, tra Milano e Parigi (da 7 a 4 ore) e tra Roma e Parigi (da 11 a 8 ore).
Cioè, in teoria, si potrebbe partire da Roma alle 10 ed essere a Parigi alle 18.
Situazione attuale: Roma Termini - Paris-Gare-De-Lyon - Durata: 11h 41' - Cambi: 3

Si parla di restituire i fondi europei, 800 milioni di euro da quello che sono riuscito a capire, e di penali per inadempimento di contratti internazionali.

Insomma una perdita netta di qualche miliardo di euro più lo scempio ambientale di una linea ferroviaria lasciata incompiuta.

Non essendo un esperto in materia sarò totalmente aperto ad ascoltare pareri più esperti che possano correggere o integrare la mia comprensione dei fatti.

Su quest'altro articolo, invece, c'è una stima delle perdite relative al gasdotto TAP: La rinuncia a realizzare il gasdotto Tap può costare all’Italia almeno 40 miliardi.

sabato, luglio 21, 2018

Recensioni a "Il volo delle chimere"

Pagina Amazon delle Chimere

21 luglio 2018
Stefania Buoni condivideno il post di COMIP - Figli Di Genitori Con Un Disturbo Mentale, che riporto di seguito, ha scritto - Un romanzo che mi ha toccato moltissimo e mi ha trasmesso tanta forza e voglia di vivere

A volte le battaglie per la vita assumono forme diverse e può capitare di cogliere, nelle differenze, dei sentimenti e degli aspetti comuni che ci avvicinano, inaspettatamente.
È la forza dei #sopravvissuti ad una qualsiasi avversità che ci colpisce e ci modifica, stabilendo un prima e un dopo, costringendoci a rimodellare le nostre credenze e la nostra attitudine alla vita, a scoprire i nostri punti deboli e a tirar fuori risorse inaspettate.

Oggi vogliamo dedicarvi queste bellissime parole di Dioniso Dionisi #FlavioUbaldini, nostro amico e sostenitore, tratte dal romanzo scritto insieme a #SpartacoMencaroni e pubblicato da Scienza Express, dal titolo Il volo delle chimere. Frutto di un'esperienza apparentemente lontana dalla nostra, ma invece vicinissima nello scoprirci splendide e coraggiose fenici che risorgono dalle proprie ceneri e rinascono a nuova vita.



10 luglio 2018 
Oggi è comparsa una nuova gradita recensione. L'ha scritta Elisa Di Palma.

"Non mi capitava da tempo di iniziare e finire un libro in meno di 72 ore...... Travolgente, ti spinge a leggere, ti trascina nella trama, ti emoziona.. Non nascondo che qualche lacrima ribelle è scesa, bagnando un po’ di pagine.."




3 luglio 2018 
L'amica Giovanna ha già finito il libro e ha scritto una recensione molto bella.

"Uno di quei libri che, finito di leggere, tengo ancora per qualche giorno vicino, sul comodino. Mi succede così quando un libro mi appassiona, mi commuove, mi impressiona. E le storie di Fosco e Linda lo hanno fatto. Storie diverse ma simili i protagonisti, entrambi forti ma fragili, combattenti ma pieni di dubbi, alla ricerca di spiegazioni, di conferme, di rapporti umani, di empatie... Alla fine ritrovano se stessi, in maniera molto diversa, ma è un ritrovarsi. Cambiati dalle loro esperienze anche molto dolorose, ma arricchiti.
E, come succede in ogni libro coinvolgente, il lettore ritrova tratti di se stesso. E anche lui ne esce arricchito.
È un libro di sentimenti e di valori umani ma anche interessantissimo dal punto di vista scientifico. Oh, io sono andata a rivedermi un po' di biochimica, rinfrescata l'emopoiesi, i neurotrasmettitori, quella fenilalanina precursore della dopamina... e la genetica: quel nefasto cromosoma Philadelphia!
In conclusione, si può perdere questo libro? Grazie, autori!"

2 luglio 2018
L'amica Giovanna Arcadu mi ha scritto:

"Arrivato e leggo. Da subito catturata. Dopo qualche pagina sono andata a vedere in fondo al libro, avevo intuito bene e: commossa, emozionata.
Flavio, sei straordinario! Ci regali una bella lezione di vita. Bravissimi gli autori. Continuo a godermi le due coinvolgenti storie di Fosco e Linda... Grazie, Flavio"


25 giugno 2018
Stefania Paris ha scritto la seguente recensione.

"Ho iniziato la lettura di questo libro con l'idea di scoprire un mondo a me distante.
Ed invece ho ritrovato me,
la mia ribellione,
il mio cambiamento
la mia paura del giudizio,
il mio coraggio di ascoltarsi.

È stata una condivisione di emozioni. Grazie!!!"


22 giugno 2018
Dall'amico Marcello Ferrante ricevo foto e commento. Forse l'amicizia che ci lega rende Marcello molto generoso nel suo giudizio. Ad ogni modo, ricevere un commento del genere non può che farmi un immenso piacere.

"Il volo delle chimere, dal mio punto di vista di lettore inesperto, è un vero e proprio capolavoro. Quando non vedi l'ora di prendere il libro e speri che non finisca mai significa che ha catturato totalmente la tua attenzione. Leggendolo ho provato emozioni, mi ha insegnato molto e soprattutto mi ha dato spunti interessanti da approfondire. Mai banale, mai noioso e ottimamente romanzato. Naturalmente lo consiglio a tutti gli amanti della lettura. Finisco con il complimentarmi e con la sicurezza che avrà un grande successo."

giovedì, luglio 19, 2018

Xylella secondo "Le Scienze" e SuperQuark

Nell'interessante puntata di ieri di Superquark Piero Angela ha dedicato un servizio alla Xylella.
Lo trovate dopo 1 ora e 10 minuti circa dall'inizio. Per chi non riesce ad accedere raiplay, se ne trova una registrazione anche su YouTube. Tra l'altro, dopo 1 ora e 3 minuti circa dall'inizio troverete anche un bel servizio su bufale e scie chimiche.
Visto che su questo blog ho seguito vari articoli in materia di Xylella, riporto di seguito un aggiornamento dall'ultima volta che ne ho parlato.

CNR - Xylella: l’unica soluzione è la ricerca scientifica - 05 maggio 2017
"Alla luce dei recenti risultati ottenuti dalle ricerche sulla Xylella fastidiosa, il Cnr illustra il proprio contributo nella lotta all’epidemia che in Puglia interessa un ampio territorio e che ha provocato un enorme danno all’olivicoltura salentina. Gli studi, ancora in corso, stanno fornendo sempre maggiori conoscenze anche sulla stabilità e utilità di eventuali varietà resistenti. Scopo della ricerca coordinata dall’Ente è anche fornire un’informazione corretta, fondata sulla evidenza dei dati e dei risultati scientifici"


Xylella oppure no? - 31 maggio 2017"All’inizio di quest’anno la Commissione ricerca dell’Accademia nazionale dei Lincei ha chiesto all’autore di valutare se vi fossero dati sufficienti per provare in maniera solida la correlazione tra infezione del batterio Xylella fastidiosa osservata in olivi pugliesi e presenza di sintomi di della sindrome da disseccamento rapido. Lo studio ha riguardato oltre 5000 campioni di olivo raccolti da inizio 2015 a fine 2016. I campioni sono stati sottoposti a saggi di ricerca del batterio; inoltre, per stabilire un eventuale nesso di causalità il batterio è stato iniettato in olivi di una varietà nota per la sua suscettibilità all’infezione. I risultati hanno mostrato che Xylella fastidiosa è correlata alla sindrome da disseccamento rapido, e non è un semplice opportunista: il batterio è la causa della malattia" - di Enrico Bucci


Emergenza Xylella, l'Europa bacchetta l'Italia - 08 giugno 2017
"Un rapporto della Commissione Europea denuncia lungaggini e ostacoli che in Italia impediscono una soluzione all'infezione del batterio Xylella fastidiosa, il patogeno che sta causando la morte di numerosi olivi in Pugliadi Alison Abbott/Nature"


Xylella cinque anni dopo, che cosa è cambiato? - 23 marzo 2018
"
L'espansione del batterio responsabile della morte degli olivi in Puglia continua, e dal Salento è in risalita inesorabile verso nord. Nel frattempo sono state messe a punto tecniche per il monitoraggio e la sorveglianza della diffusione di Xylella e del suo insetto vettore, ma ancora non è stata trovata una soluzione per eliminare la malattiadi" - di Lisa Signorile


Xylella e studio Scortichini et. al.: le repliche di Boscia e Bucci - 24 aprile 2018 
"Un nostro recente articolo sulla situazione di Xylella in Puglia ha suscitato una serie di reazioni per la parte relativa a uno studio in merito a un possibile trattamento: una rettifica richiesta ai sensi di legge dagli autori dello studio - pubblicata in calce all'articolo - e due repliche alla rettifica stessa, che pubblichiamo di seguito per una maggiore facilità di lettura" - La redazione


Un monitoraggio dal cielo per difendersi da Xylella - 25 giugno 2018
"Il contagio del batterio che sta devastando le coltivazioni di olivi in Puglia può essere monitorato da una piattaforma aerea con sofisticati sensori che evidenziano gli alberi infetti prima che manifestino i sintomi della malattia CoDiRO" - (red)

domenica, luglio 15, 2018

Il ruolo del caso e il pensiero complottista

“...uno sconcertante limite della nostra mente è nell’eccessiva sicurezza con cui crediamo di sapere le cose che crediamo di sapere, e nella nostra evidente incapacità di riconoscere quanto siano estese la nostra ignoranza e l’incertezza del mondo in cui viviamo. Tendiamo a sopravvalutare le nostre conoscenze sul mondo e a sottovalutare il ruolo del caso negli avvenimenti.”

Daniel Kahneman

Sottovalutare enormemente – o addirittura eliminare – il ruolo del caso negli avvenimenti: credo che sia la causa principale del pensiero complottista.

sabato, luglio 14, 2018

La strategia di Salvini


Salvini sa che scontri di questo tipo è destinato a perderli?

Credo proprio di sì. Sa bene che ci sono leggi, accordi e separazioni dei poteri che non gli consentono di prendere certe decisioni.

E allora perché li innesca?

Perché così gli elettori lo vedranno come l'unico che si oppone agli sbarchi ostacolato dai deboli alleati e anche da quel pericoloso comunista che è il presiedente della repubblica. Con questa strategia sta continuando a guadagnare voti e a far radicalizzare ancora di più i suoi elettori.

domenica, luglio 08, 2018

La Gatta Cenerentola di Roberto De Simone

La Gatta Cenerentola di Roberto De Simone mi ha folgorato sin dal primo ascolto di qualche anno fa. Purtroppo non sono ancora riuscito ad assistere dal vivo a un suo allestimento.

Oggi mi sono goduto il racconto che ne ha fatto Stefano Valanzuolo per Wikimusic.

Un aspetto che ho trovato particolarmente interessante sono alcune delle critiche scritte dopo la prima assoluta al Festival dei Due Mondi di Spoleto.
Forse incoraggiati da Eugenio Bennato che, per motivare la sua decisione di non partecipare allo spettacolo e di lasciare la NCCP, scrive: «I componenti del nostro gruppo hanno fatto una scelta e hanno deciso di fermarsi ad uno sterile compiacimento in chiave estetica e nostalgica riproponendo, tutto sommato, un’arte distante dal popolo, rinchiudendosi in un “teatro bomboniera” invece di partecipare in prima persona allo sviluppo e al rinnovamento della musica popolare.»

Eccone qualche esempio.

Goffredo Fofi «La purezza da laboratorio degli scienziati del folclore non ha proprio niente a che fare con la vera anima napoletana ... Quest’anima si ritrova certo di più nella grinta e nella rabbia dei suonatori cosiddetti improvvisati.»

Michelangelo Zurletti «Nessun gruppo etnico campano potrà mai riconoscersi negli arrangiamenti barocchi con clavicembalo proposti da De Simone in La gatta Cenerentola: vi si riconoscono invece i consumatori di concerto di sempre, gli onnivori borghesi che ora salgono alla rocca spoletina per mettere il naso nell’ex folclore.[…] E così, dopo questo spettacolo la Nuova Compagnia di Canto Popolare si scioglie. De Simone non ha evidentemente altro da dire: e lo vedremo autore di colonne sonore per film o altra roba del genere...»

Mi viene da chiedermi se quei critici abbiano riletto i loro testi a qualche decennio di distanza ed eventualmente che cosa abbiano pensato. Visto che l'opera di De Simone, che non avrebbe avuto null'altro da dire, viene acclamata come capolavoro a livello internazionale. E per risonanza mi è venuta in mente la scena di Caro Diario in cui Nanni Moretti immagina di rileggere alcune critiche cinematografiche all'autore delle stesse.

Detto questo, nell'attesa di assistere dal vivo a qualche allestimento de La Gatta Cenerentola, cercherò di guardarmi questa versione televisiva mandata in onda su RAI due con l'ausilio del copione.


sabato, luglio 07, 2018

Le connessioni tra matematica e musica - "From Music to Mathematics: Exploring the Connections"

Libera traduzione da "From Music to Mathematics: Exploring the Connections" di Gareth E. Roberts.

"Le connessioni tra matematica e musica da un punto di vista strutturale sono abbondanti. Entrambi usano una forma speciale di notazione per comunicare le loro idee. Ogni soggetto ha una sua struttura logica e un insieme di assiomi finemente messi a punto su secoli di studio.

Gli studenti del liceo apprendono le tecniche assiomatiche di Euclide per scrivere le loro prime dimostrazioni.
Gli studenti di teoria musicale apprendono le regole della scrittura vocale a quattro parti, cercando di evitare le quinte e le ottave parallele, per comprendere meglio l'armonia.

I matematici usano i numeri come gli elementi costitutivi invariabili della loro teoria mentre i musicisti usano le altezze dei suoni come comun denominatore delle loro creazioni.

Così come il numero 3 ha lo stesso significato astratto per i matematici di tutto il mondo, la frequenza del la a 440 HZ, usata per accordare le orchestre moderne, è uno standard globale.

A prima vista, la matematica è spesso considerata una scienza "dura", mentre la musica è considerata una materia umanistica. Tuttavia, oltre ai molti tratti strutturali condivisi, ci sono anche diversi legami estetici e artistici tra le due discipline.

Ad esempio, entrambi i campi hanno prodotto grandi  bambini prodigio, come Mozart e Gauss. I genitori fanno ascoltare Bach e Beethoven ai loro bambini al fine di favorire lo sviluppo del cervello e le capacità analitiche. Molti matematici sono musicisti eccezionali, mentre molti musicisti, in particolare i compositori, possiedono acute menti matematiche.
Gli studiosi parlano spesso della "bellezza" e della "purezza" della matematica, e le stesse descrizioni  possono  applicarsi anche alla musica.
La musica ha l'ovvia capacità di muovere lo spirito, ma anche le grandi scoperte e le grandi intuizioni matematiche sono spesso accompagnate da un senso di esaltazione travolgente. Il grande matematico contemporaneo Andrew Wiles ha pianto davanti alle telecamere mentre parlava della sua incredibile dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat.
Ed è evidente che compositori e musicisti, consapevoli o meno, usino concetti matematici nelle loro creazioni."

Le critiche ad personam sono controproducenti

Credo di trovarmi abbastanza d’accordo con con le ultime riflessioni di Mentana.

Non credo agli appelli o alle prese di posizione perentorie e che servono solo a scopi identitari, o a volte peggio mirano a un po' di pubblicità gratuita. Oggi il mensile Rolling Stones fa una scelta perfettamente legittima: una copertina arcobaleno con la scritta "Noi non stiamo con Salvini", e poi più in piccolo "Da adesso chi tace è complice". E poi nelle pagine interne una raccolta di pareri e frasi di "musicisti, attori, scrittori e figure legate allo showbiz e alla tv". Scelta legittima, dicevo, ma che non condivido. Il giornalismo è fatto di racconto e di confronto delle idee, di attacco alle posizioni ritenute sbagliate, o perfino pericolose. Mai però la scelta di una persona liberamente eletta come bersaglio, come uomo nero.

Le critiche ad personam possono essere controproducenti. Lo abbiamo già sperimentato in una in un’altra fase storica del nostro paese. Bisogna calibrare critiche specifiche su precise azioni e rispettive conseguenze. La critica generalizzata alla persona, a mio avviso, esacerba lo scontro e sortisce l’effetto contrario.

Non ci si può muovere contando - "La matematica degli dèi e gli algoritmi degli uomini" di Paolo Zellini

L'ultima volta abbiamo visto come Zellini dà ragione Zenone ritenendo che Weierstrass, col bandire rigorosamente tutti gli infinitesimali, dimostrò finalmente che viviamo in un mondo immutabile, e che la freccia, in ogni singolo istante del suo volo, è realmente in quiete. L’immobilità prevale sul movimento che può essere interpretato attraverso le sole coordinate dello spazio-tempo, e quindi per via di successive posizioni fisse e puntuali. Per cui «La meccanica può spiegare il movimento solo attraverso l’immobilità».

Oggi proseguiremo ancora su quel tema riportando le considerazioni che spingono Zellini a concludere: "nel continuo ci sono, è vero, infinite metà, ma solamente in potenza, non in atto. In termini più semplici si potrebbe riassumere così: è assurdo pensare che ciò che si muove si muova contando. Ma allora era chiaro che il movimento e la continuità della retta non potevano trovare una spiegazione nei soli numeri naturali con cui si contano le cose una per una. Si sarebbe resa necessaria una teoria più generale del numero e una estensione dell’idea di attualità a quelli che alla fine del XIX secolo si sarebbero chiamati, non a caso, numeri reali."

"Come spiegava Russell, «infinità e continuità appaiono insieme nell’aritmetica pura» (Principles, par. 435). Fu questa conquista dell’intelletto a presentarsi come un rimedio alle difficoltà che Zenone aveva sollevato circa la natura del movimento e la composizione del continuo. La soluzione moderna del paradosso di Achille si basò sull’assumere come reale o possibile proprio ciò che Zenone considerava paradossale, cioè, nel commento di Russell, l’assenza di uno stato di moto: un sacrificio che salvava un dato irrinunciabile, l’esistenza attuale delle cose. Un’entità attuale, notava Whitehead, non si muove: essa è dove è ed è ciò che è. Russell sosteneva che la nozione di uno stato di moto non è fondata, perché il movimento è fatto di posizioni atomiche occupate in determinati istanti, entrambi valutabili mediante numeri reali, corrispondenti a punti della retta. Aristotele (Fisica, 234 a 24 sgg.) aveva dimostrato che nulla può muoversi in un istante fissato, e che perciò il tempo non è fatto di istanti. Russell rispondeva che in effetti è vero, nell’istante nulla si muove, e che questo è compatibile con una teoria coerente del continuo aritmetico provvisto di metrica euclidea, come era stato elaborato da Weierstrass, da Dedekind e da Cantor. Solamente così si poteva garantire la realtà di ciò che muta e si muove. Il paradossale diventava reale...

La matematica è sempre stata un’arte del paradosso, e le sue formule hanno spesso suscitato una reazione d’incredulità nello stesso scienziato che le ha scoperte o ideate. Ma la matematica è anche un’arte di costruire simulazioni e modelli fedeli, fin dove è possibile, delle nostre concezioni comuni, mediante definizioni e teorie in grado di farci riconoscere ciò che ci attendiamo. A quell’impercettibile forzatura che si coglie nei commenti di Russell, seguì l’esplicito imbarazzo del commento al primo paradosso sul moto di Zenone da parte di Hilbert e di Bernays, fatto proprio, successivamente, anche da Stephen Kleene: C’è una soluzione molto più radicale del paradosso. Questa consiste nel prendere atto che non siamo obbligati in nessun modo a credere che la rappresentazione matematica del moto in termini di spazio e tempo sia fisicamente significativa per intervalli di spazio e di tempo arbitrariamente piccoli; piuttosto abbiamo ogni ragione di supporre che quel modello matematico estrapola i fatti di un certo dominio di esperienza, cioè i movimenti entro ordini di grandezza finora accessibili alla nostra osservazione, nel senso di una semplice costruzione concettuale, analoga al modo in cui la meccanica dei continui effettua un’estrapolazione in cui si assume che lo spazio sia riempito, in modo continuo, di materia.
...
La situazione è simile in tutti i casi in cui si crede possibile esibire direttamente un infinito [attuale] come dato dall’esperienza o dalla percezione
...
Un esame più attento mostra allora che un’infinità non ci è data in nessun modo, ma è interpolata o estrapolata per via di un procedimento intellettuale. Non c’era però altra via se non appunto quella di estrapolare, di completare i fatti dell’esperienza con un modello matematico del continuo, riconducibile a sua volta, come notò Hermann Weyl, a una mera costruzione simbolica. Aristotele (Fisica, 263 a 25-30) osservava che se si divide ripetutamente il continuo in due metà non possono risultare continui né la linea né il movimento. Il movimento, precisava, è proprio di un continuo, e nel continuo ci sono, è vero, infinite metà, ma solamente in potenza, non in atto. In termini più semplici si potrebbe riassumere così: è assurdo pensare che ciò che si muove si muova contando. Ma allora era chiaro che il movimento e la continuità della retta non potevano trovare una spiegazione nei soli numeri naturali con cui si contano le cose una per una. Si sarebbe resa necessaria una teoria più generale del numero e una estensione dell’idea di attualità o di entelechia a quelli che alla fine del XIX secolo si sarebbero chiamati, non a caso, numeri reali."

Altre considerazioni correlate:
Zellini e l'ontologia della matematica
Roberto Natalini e il rapporto tra matematica e realtà

domenica, luglio 01, 2018

I pugni battuti sui tavoli europei producono un patto sui migranti che penalizza l’Italia?

Ma quindi i pugni battuti sui tavoli europei hanno prodotto un patto sui migranti che penalizza l’Italia?
Parrebbe di sì. Almeno questa è l'idea che mi sono fatta leggendo qualcosa a riguardo. Qualcuno ne sa di più e riesce a evidenziare qualche vantaggio per l'Italia che potrebbe essermi sfuggito?
Pare che il trio Salvini-Di Maio-Conte sia riuscito a ottenere solo la collaborazione su base volontaria.

"Sono bastate 24 ore per capire quanto l’accordo raggiunto a Bruxelles penalizzi l’Italia. E come sui tre punti chiave che dovevano segnare una svolta per la gestione dei flussi migratori da parte del nostro Paese, si siano addirittura fatti passi indietro. ...

...quanto stabilito per i centri di detenzione, la ricollocazione e le Ong va nella direzione opposta a quello che era stato chiesto nei giorni precedenti alla riunione. Basta una parola per comprenderlo: volontarietà. La maggior parte degli Stati che aderiscono all’Unione europea non ha mai collaborato sull’immigrazione anche di fronte al rischio di sanzioni, sembra davvero impossibile che possa farlo spontaneamente."


Mentre Minniti di Mallorailpiddì aveva adottato le seguenti misure.

1. Riapertura e aumento del numero dei Centri di identificazione ed espulsione dei migranti  
2. Raddoppio delle espulsioni. 
3. Viaggio in Libia per un nuovo accordo sui rimpatri con il presidente Fayez al-Sarraj e il governo locale. 
4. Riapertura dell'ambasciata italiana a Tripoli.
5. Firma di un accordo con il governo di Tripoli e circa 60 capi delle tribù per contenere i flussi migratori a sud e rafforzare la guardia costiera a nord contro gli scafisti.
6. Introduzione di un codice di condotta per le Ong.
7. Incontro con 14 "sindaci" di città della Libia meridionale per un'intesa per il contrasto delle attività dei trafficanti di migranti.

Queste misure hanno portato a un calo del 71,36% rispetto al 2016 (fonte: Valigiablu: Disinformazione su migranti e ONG) senza produrre scontri né crisi diplomatiche.