lunedì, febbraio 24, 2014

Aggiornamenti orchestral-escursionistici

Allora, i tre concerti hanno avuto luogo.

Per quello più importante nella Stadthalle di Heidelberg, la sala era piena. Devono essere state più di mille di persone. E noi abbiamo suonato in modo soddisfacente. Nonostante il precario stato di salute del nostro direttore.
In precedenza c'erano stati i due concerti scolastici con la solita divertente presentazione istrionica del nostro direttore. Che ha introdotto i pezzi
mostrando anche il dipinto di Arnold Böcklin a cui Rachmaninov si ispirò per comporre l'omonimo pezzo L'isola dei morti.
Domenica, invece, ci siamo fatti una camminata di una decina di chilometri nella Ketscher Rheininsel (isola di Ketsch sul Reno).
E alla fine ci siamo pure persi. Un tocco di brivido che ha reso la camminata più interessante e ci ga permesso di goderci il tramonto renano.

venerdì, febbraio 21, 2014

L'anti-Esopo ovvero della rinuncia all'uva ma non al desiderio

- Ecco, questa è la cosa che vorrei di più in questo momento - disse Linda guardando quel volto scavato.
L'uomo tacque. - Sei sicura che questo obiettivo tu lo voglia raggiungere per te stessa? - disse infine fissandola con occhi inespressivi.
- E per chi altrimenti? - rispose subito Linda. - Per i miei forse? - continuò spostando lo sguardo verso l'alto.
- Non lo so. Magari per qualcun altro - disse l'uomo tornando a fissarla. - Comunque la mia impressione - riprese dopo una lunga pausa - è che lei dentro di sé abbia già deciso.
- E che cosa avrei deciso? - disse Linda con un espressione carica di sorpresa.
- Secondo me lei ha già rinunciato a quell'obiettivo ma continua a rincorrere quell'idea. Non vuole mollare quel desiderio. Se lo tiene stretto come un'ancora di salvezza. E, un po' come in un favola di Esopo ribaltata, lei ha già rinunciato all'uva ma vuole continuare a desiderarla.

mercoledì, febbraio 19, 2014

Il gusto della vita

Il gusto della vita (Fabrizio Falco recita Pirandello)

Perché, caro signore, non sappiamo da che cosa sia fatto, ma c’è, c’è ce lo sentiamo tutti qua, come un’angoscia nella gola, il gusto della vita, che non si soddisfa mai, che non si può mai soddisfare, perché la vita, nell'atto stesso che la viviamo, è così sempre ingorda di sé stessa, che non si lascia assaporare. Il sapore è nel passato, che ci rimane vivo dentro. Il gusto della vita ci viene di là, dai ricordi che ci tengono legati. Ma legati a che cosa? A questa sciocchezza qua... a queste noje... a tante stupide illusioni... insulse occupazioni... Sì sì. Questa che ora qua è una sciocchezza... questa che ora qua è una noja... e arrivo finanche a dire questa che ora è per noi una sventura, una vera sventura... sissignori, a distanza di quattro, cinque, dieci anni, chi sa che sapore acquisterà... che gusto, queste lagrime... E la vita, perdio, al solo pensiero di perderla... specialmente quando si sa che è questione di giorni... – Ecco... vede là? dico là, a quel cantone... vede quell'ombra malinconica di donna? Ecco, s’è nascosta!

lunedì, febbraio 17, 2014

Il conte di Montecristo e C'era una volta in America

Mi sto accorgendo che c'è un certo parallelo tra "Il conte di Montecristo" e "C'era una volta in America". Qualcuno è in grado di confermare o smentire?

 

venerdì, febbraio 14, 2014

Carnevale della Matematica #70: È più scientifica la matematica o è più matematica la scienza?

L'edizione valentiniana del Carnevale della Matematica ha come tema "È più scientifica la matematica o è più matematica la scienza?" A ospitarlo sono i Rudi Mathematici.
Il tema è interessantissimo e il contenuto pure.
Così i Rudi introducono il mio contributo:

Iniziamo dall'alto, da chi ruba il nome agli dei. Primo contributo arrivato è di Dioniso, da Pitagora e dintorni, con lo stesso titolo di questo Carnevale: È più scientifica la matematica o è più matematica la scienza?. In un secondo tempo, ispirato come non mai, ci manda anche La matematicità della scienza – può la somma di tutti i numeri interi tendere a un numero negativo?, che non è una domanda da poco.


Gianluigi Filippelli ospiterà il prossimo carnevale su Dropsea.

Calendario con le date delle prossime edizioni del Carnevale

domenica, febbraio 09, 2014

La matematicità della scienza - può la somma di tutti i numeri interi tendere a un numero negativo?

- Senta, volevo tornare sull'argomento di quanto matematica sia la scienza.
- Illustre Pitagora! Con tutto il rispetto. Ma venite a disturbare il mio sogno per questo? Mi trovavo in una situazione... Beh, lasciamo perdere. Non potremmo risentirci domani?
- No, domani c'è la festa di compleanno di Crono. Mi stia a sentire. Se sommo 1+2 che cosa ottengo?
- Ma mi rovinate l'attività onirica per chiedermi tali banalità!?
- Risponda! È a partire dalle banalità che si scoprono le grandi verità.
- Scusate maestro. Otteniamo 3.
- E se sommo 1+2+3 che cosa ottengo?
- Otteniamo 6.
- E se sommo 1+2+3+4?
- Ma dovremo andare avanti per molto? ... Ah, ho capito dove volete arrivare: 1, 3, 6, 10... I numeri triangolari! Una vecchia gloria della scuola pitagorica.
- Ma no, no. Non è di quello che volevo parlare. Quello che volevo chiederle è: se andiamo avanti che succederà a quella somma?
- Beh, il risultato sarà via via più grande.
- E quindi se si va avanti indefinitamente?
- Credo che
\sum_{n=1}^{\infin} n  = ∞
- Meno male qualcuno con un po' di sale in zucca. E se uno le venisse a dire che quella somma di infiniti addendi è un numero finito e addirittura negativo? E precisamente
 \sum_{n=1}^{\infin} n  = -1/12 ,
lei che cosa direbbe.
- Beh, che forse alle feste di Crono si beve troppo Ciceone.
- Sì, ma Crono non c'entra nulla. Guardi qua:


- Allora. È matematica la scienza quando mi dimostra che \sum_{n=1}^{\infin} n  = -1/12 ?
- Però non avevamo detto che la scienza non poteva prescindere dalla matematica e invece il viceversa sì?
- Sì, la scienza non può prescindere dalla matematica ma non per questo si può attribuire alla scienza una rigorosa matematicità. E infatti quando gli scienziati giocano con la matematica riescono anche a produrre tali bestialità.
- Io non ne sarei così sicuro - fa una voce severa in lontananza. Man mano che si avvicina, da dietro la tunica di quella figura snella e slanciata, si scopre lentamente un'altra figura più tozza e massiccia.
- Non è per niente una bestialità - rincara la dose il secondo uomo mentre si liscia i baffi.
- E voi chi sareste?
- Luigi Guido Grandi per servirla- risponde il frate.
Ernesto Cesaro. Con l'accento sulla a - dice il secondo.
- Se applichiamo la sua definizione di somma della serie - riprende il frate indicando Cesaro - otterremo che la mia serie sarebbe uguale a un mezzo. Quindi quel risultato non è poi così assurdo.
- Ah, davvero!? - fa Pitagora. - Non sarebbe così assurdo? Allora applichiamo la definizione di Cesaro anche alla serie iniziale \sum_{n=1}^{\infin} n. Quello che otterremmo è la successione: 1, 4/2, 10/3, 20/4, 35/5, 56/6, = 1, 2, 3 + 1/3, 5, 7, 9 + 1/3, ... Le pare che questa converga a -1/12? Quindi due percorsi logici ci portano ad eguagliare lo stesso oggetto matematico a due numeri diversi. Questo non può che significare la fallacia di uno dei due. E quale dei due percorsi logici vi pare essere più fallace? Quello che assegna alla somma di tutti i numeri interi un numero indefinitamente grande o quello che le assegna una frazione negativa? - mi chiede il maestro.
- Beh, direi quello che assegna un numero indef ... - Il frate e Cesaro mi fissano con fare poco rassicurante. - O forse quello che assegna una fraz... - I tre si avvicinano minacciosamente.
tititititì tititititì tititititì tititititì

Per un approfondimento

Aggiornamenti
Segnalo anche il post di Juhan: Roba da matematti; che cita e approfondisce questo post. E poi è venuto anche quello di Maurizio Codogno: Non accettate somme dagli sconosciuti; che cita e riapprofondisce entrambi.