Avendo appena ascoltato il Contrappunto bestiale alla mente nella puntata di Wikimusic su Adriano Banchieri non posso esimermi dal proporre questo godibilissimo brano:
Contrappunto bestiale alla mente
Tra l'altro ho scoperto che molto del lavoro del Banchieri, musicista, compositore, poeta e monaco italiano del Rinascimento, non è stato ancora studiato in modo soddisfacente.
Un diario con divagazioni su varie mie passioni. Tra le quali la musica, la matematica, la scrittura, la cucina, i viaggi, la Germania e i balli popolari del centro-sud Italia.
giovedì, settembre 24, 2020
sabato, settembre 12, 2020
Alessandro Barbero - L'italoborboforesi e le cause degli eventi storici - Conversazione sui nostri giorni
In diverse occasioni ho parlato dell'italoborboforesi (parlare di un fatto negativo avvenuto in Italia e commentarlo con la frase: “Solo in Italia!”; o viceversa).
Oggi, ascoltando l'interessantissima Conversazione sui nostri giorni tra Alessandro Barbero e Marco Damilano, ho sentito una considerazione su questo tema. La riporto di seguito.
– «In nessun altro paese al mondo sarebbe stato possibile che…» e poi si completa la frase con la notizia del giorno.
– Salvo poi scoprire che anche in Francia non hanno le mascherine, che anche in Inghilterra hanno smesso di spendere per gli ospedali, e così via. Ma noi italiani godiamo veramente nel pensare di essere i peggiori. Questo fa parte del carattere nazionale.
Riporto anche interessanti considerazioni sulle le cause degli eventi storici
– Una tendenza degli storici è di mettere in ordine le cose. Ci sono le cause, poi c’è un evento e poi ci sono le conseguenze. Come se fosse un flusso molto ordinato, molto razionale, molto logico. Poi, in realtà, ci sono delle strozzature, delle imprevedibilità.
Il COVID-19 appartiene a queste imprevedibilità?
– Ma, per gli storici del futuro il lavoro sarà abbastanza facile.
Io, da storico, comincio ad averne abbastanza di questa nostra compulsione a cercare le cause delle cose. Perché tu ricostruisci degli avvenimenti ed è già tanto se riesci a capire come si sono svolti, che cosa è successo. E poi le persone vogliono sapere: perché? E i perché sono difficili da ricostruire e sono sempre provvisori. Ad esempio, nella discussione sulle cause della guerra civile americana si è detto che le cause fossero da ricercare nel fatto che si voleva abolire la schiavitù. Poi per trent’anni si è detto: no non è vero niente; sono gli Stati del sud che hanno un’economia in conflitto con quelli del Nord. Poi si torna a dire: no abbiamo capito che era davvero la schiavitù il problema.
Tutto questo è interessante perché è un esercizio continuo di scavo, di approfondimento e di argomentazione. Ma sono sempre operazioni un po’ artificiali perché mettono ordine nella realtà quando la realtà ordinata non è. La storia è esattamente come le nostre vite: un caos di cose che si sovrappongono, che si contraddicono, di casualità, di azioni altrui. Metterci ordine significa capire, ma significa anche falsificarle un pochino.
...
Quando un evento storico è accaduto, proprio per questa nostra compulsione di trovare le cause, ci precipitiamo alla ricerca dei segni premonitori e, regolarmente, li troviamo.
Io stesso ho scritto che la catastrofe di Adrianopoli è legata alla corruzione del sistema romano nel IV secolo. Ma il sistema romano di 300 anni prima era altrettanto corrotto e non è collassato per niente. Anzi ha conquistato il mondo. Quindi io sarei sempre prudente.
Quando un evento storico è accaduto, proprio per questa nostra compulsione di trovare le cause, ci precipitiamo alla ricerca dei segni premonitori e, regolarmente, li troviamo.
Io stesso ho scritto che la catastrofe di Adrianopoli è legata alla corruzione del sistema romano nel IV secolo. Ma il sistema romano di 300 anni prima era altrettanto corrotto e non è collassato per niente. Anzi ha conquistato il mondo. Quindi io sarei sempre prudente.
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