25/5/2014
Una visita al tempio Iskon me l'ha consigliata un collega. Ieri ho chiesto a Mutu di portarmici ma lui sembrava non saperne nulla. Oggi però arriva e dice che mi porterà lì. Speriamo bene - penso. Ci dirigiamo quindi verso nord, verso la periferia.No. Non è questo. Però Mutu mi dice che pure questo è un tempio. E la sera, mentre passiamo di nuovo lì nel percorso verso l'aeroporto, lo vedrò affollatissimo di fedeli che occupano anche tutta l'area antistante.
Poco più avanti vedo questo cartellone pubblicitario E mi chiedo di che tipo di pubblicità potrebbe essere. Elettorale forse?
Attraversiamo il Bandra-Worli Sea Link . |
Dopo il ponte la periferitudine del territorio si fa più evidente, come si evince dalla grossa baraccopoli ai bordi dell'autostrada. Ci troviamo a Bandra, la cosiddetta regina delle periferie. E se questa è la regina ... |
E dopo un'ora e un quarto di tali brividi raggiungiamo infine il tempio. Chiedo a Mutu: ma questo è un tempio induista? Mi risponde con la solita enigmatica oscillazione della testa. Mutu. Nomen omen: un nome un destino. Immagino comunque che non abbia idea. |
All'ingresso vedo una giovane donna che indossa un abito rosso elegante contornata da altre donne meno giovani anch'esse eleganti nei variopinti sari. Sarà una sposa? - mi chiedo.
Entro nell'area antistante il tempio vero e proprio. Dapprincipio sono un po' titubante. Leggo che per entrare nel tempio bisogna togliersi le scarpe. Che faccio? Rinuncio? Vinte le resistenze occidental-sanitarie mi avventuro.
Al centro del tempio ci sono musicisti (cimbali e percussioni) e un unico danzatore che continua a danzare tutto il tempo (video).
Entro nell'area antistante il tempio vero e proprio. Dapprincipio sono un po' titubante. Leggo che per entrare nel tempio bisogna togliersi le scarpe. Che faccio? Rinuncio? Vinte le resistenze occidental-sanitarie mi avventuro.
Al centro del tempio ci sono musicisti (cimbali e percussioni) e un unico danzatore che continua a danzare tutto il tempo (video).
Quasi subito mi si avvicina un uomo vestito di color zafferano e con una striscia colorata sul naso. Parla molto bene inglese a differenza degli altri con cui ho interagito sinora. Mi spiega che non ci troviamo in un tempio induista bensì in un tempio di Krishna (International Society for Krishna Consciousness - ISKCON Juhu-Mumbai). Mi spiega che Srila Prabhupada ha fondato il movimento nel 1966 a New York e poi nel '71 è tornato in India per diffondere il suo movimento anche lì. E da allora molti indiani si sono uniti e molti templi sono sorti. |
Poi l'uomo mi spiega che lui è un maestro di Bhakti Yoga. Mi dice anche che alle 12:30 si apriranno le porte del tempio dietro le quali c'è Krishna. - Nel frattempo - aggiunge - ti posso far visitare il resto della struttura -. Così mi porta nel ristorante Krishna-vegetariano (niente carne né pesce né uova e latte solo di mucca. E tra i vegetali aglio e cipolla sono banditi). Nella libreria e nella residenza di Srila Prabhupada. |
Alle 12:30 torniamo e mi vedo l'apertura delle porte di Krishna (video).
Tornato in albergo mi dedico a un po' di attività fisica e condivido l'ascensore e addirittura la palestra col Totti indiano.
E per la cena finale mi concedo l'agnello: delizioso.
Infine lascio l'albergo alle 22:30 sperimentando l'ultima ora di guida mutiana. Alle 23:30 mi trovo nel modernissimo nuovo terminale del Chhatrapati Shivaji International Airport dove sono costretto ad aspettare fino alle 3:00 per la partenza del mio volo.
E così la Germania mi ha salutato al mio arrivo mattutino.
Infine lascio l'albergo alle 22:30 sperimentando l'ultima ora di guida mutiana. Alle 23:30 mi trovo nel modernissimo nuovo terminale del Chhatrapati Shivaji International Airport dove sono costretto ad aspettare fino alle 3:00 per la partenza del mio volo.
E così la Germania mi ha salutato al mio arrivo mattutino.