Quando io penso di mettermi nei panni dell’altro, mi metto nei miei panni o nei suoi panni? Cioè mi immagino che cosa proverei nella sua situazione oppure immagino che cosa prova lui/lei nella sua situazione? Questa sembra una differenza minimale ma, invece, è molto importante perché io non sono l’altro o l’altra, però tento di avvicinarmi alla situazione e al luogo in cui lui/lei sta. Ecco, facendo questo movimento mi si apre un orizzonte più ampio rispetto a l'esperienza che faccio in prima persona. Ed è interessante il fatto che è l’immaginazione, la capacità della mente che mi permette di viaggiare in una differenza tra me e l’altro."
Citazione dalla puntata "Empatia in un mondo a rischio" (intorno al min 40) della trasmissione radiofonica Uomini e profeti.