lunedì, luglio 29, 2013

Il paradosso del mucchio e la fine di un'era

Stasera abbiamo finalmente chiuso il capitolo della casa vecchia.
Negli ultimi giorni pensavo di essere finito in una moderna versione del paradosso del sorite in cui il mucchio non arriva mai al suo stato di non-mucchietà indipendentemente dal numero di granelli sottratti.
Ad ogni viaggio di familiare con i sedili ribaltati e il retro stracolmo di frammenti di dodici anni e mezzo di vita il nostro commento era sempre lo stesso:
- Eh, ma stavolta sono rimaste quattro bagattelle.
E bagattella per bagattella alla fine il sortilegio si è compiuto: cinque minuti prima della riconsegna delle chiavi siamo riusciti a vedere l'intera superficie della vecchia casa e della cantina.
Tralascio il racconto della penosa discussione tra me, Zucchero, la protocollara e la sorella della padrona di casa sulla riverniciatura delle porte...
Ma se qualcuno fosse interessato al pettegolezzo i commenti sono lì per quello.
Ad ogni modo, durante il viaggio di ritorno con il retro della familiare stracolmo dell'ultimo frammento, sono stato pervaso da uno strano sentimento: un misto di Saudade e di senso di liberazione, di svuotamento e di irreversibilità.
Ah, altra bella chicca di qualche giorno fa è stato il discorso di commiato con i vicini idioti del pianterreno. Lì protagonista indiscussa e inimitabile è stata Zucchero. Io mi sono solo ritagliato un piccolo ruolo di spalla gregaria.

lunedì, luglio 15, 2013

Stagione estiva: secondo concerto, trasloco e terzo concerto ancor più teatrale

Dopo il successo del primo concerto di giovedì 4 al Gymnasium, giovedì scorso abbiamo replicato in un'altra scuola cittadina. Né io personalmente, né l'orchestra in generale, né il direttore-istrione siamo riusciti a mantenere il livello del primo concerto. Il pubblico mostrava mediamente meno interesse. E il fatto si rifletteva anche nella presentazione del direttore. Si percepiva che la faceva con meno divertimento.

Nel frattempo, martedì scorso ci siamo definitivamente trasferiti nel nuovo appartamento. Nella foto potete ammirare il nostro studio nel giorno d'arrivo dei mobilieri.

E in questa come esso appariva alla loro partenza.
I nostri vecchi mobili sono stati o venduti o devoluti ... e qualcosa è rimasto ancora lì. Nei prossimi giorni dovremo lavorare un po' per liberare la casa vecchia. Ah, la nostra cucina a gas l'ha comprata Kofi Annan. Quando mi ha chiamato volevo riagganciare, ma alla fine ho capito che quello era davvero il nome del signore ghanese.

Poi sabato c'è stato il grande concerto della Stadthalle. Lì la presentazione è stata fatta in forma ancora più teatrale da un attore di teatro che potete vedere vestito da capotreno. È stato bravo,
noi abbiamo suonato piuttosto bene e a giudicare dagli applausi pare che il pubblico si sia divertito molto.

Non nego neppure la goduria nel poter sfogare tutta la potenza trombonistica sulla Parade of the Charioteers.

lunedì, luglio 08, 2013

Tramonto estivo tra grù e cantieri alla Bahnstadt - possibile foto per cartolina turistica del futuro?


Una cosa che non avevo ancora detto su questo quartiere è che è già diventato una meta turistica. Ho già visto gruppi di asiatici due volte e un paio di autobus turistici. Sicuramente l'attrazione sarà determinata dal fatto che l'intero quartiere è costruito secondo i criteri della casa passiva, ma mi chiedo comunque a che tipologia di visitatore possa interessare una visita al nostro nuovo quartiere.

domenica, luglio 07, 2013

La vendita dei mobili usati ovvero della sottrazione del letto

Credo che tale pratica in Italia sia piuttosto inconsueta. Qui invece c'è un mercato fiorentissimo dell'usato dei mobili. Uno dei punti di riferimento è questo sito. Siccome vorremmo liberarci di tutti i nostri vecchi mobili negli ultimi giorni ho inserito diversi annunci su quel sito continuando ad abbassare i prezzi fino a quando non arrivavano richieste. La cosa ha funzionato abbastanza bene. Anche se alcune cose rimangono ancora invendute. E ci stanno procurando qualche pensiero.
Tipo la grande libreria ad angolo e il divano letto, per i quali ora sono arrivato a 29€.
Ad ogni modo, quello che volevo raccontare è l'avventura/disavventura di ieri. Avevo fissato un appuntamento con un'ispanofona che si diceva interessata al nostro letto. Venti minuti prima dell'ora stabilita si sono presentati lei e il marito. Dal colore li avrei detti latino-americani. Sono invece madrilegni. Lui dall'aspetto massiccio.


- Bene, lo prendiamo - dice lui dopo averci scoperchiato letto e materasso.
- Subito?! - rispondo io intuendo le intenzioni. - Veramente pensavo voleste solo vederlo per decidere.

Dopo un po' di ripensamenti, tentennamenti e revisioni dei piani abbiamo infine ceduto decidendo di accamparci sul divano letto per i prossimi (spero pochi) giorni. Il tipo ha portato la cassetta degli attrezzi ed, efficientismo, in meno di un'ora, ha smontato letto e mezzo armadio e se li è portati via insieme a materasso e comodini. Io l'ho aiutato solo per trasportare il materasso. Ad aspettarci in strada la giovane mamma con i due bambini. Mi intrattengo qualche minuto con lei. Pare che lui abbia perso il lavoro e che sei mesi fa abbiano deciso di trasferirsi in Germania. Ora lui lavora in un cantiere edile. Questo spiega molte cose e soprattutto non mi fa pentire minimamente di aver accettato quel prezzo ridicolo rendendomi il distacco meno doloroso.

Come dicevo, ora di pezzi grossi da vendere ci rimangono solo la libreria e il divano letto. Se non troveremo acquirenti forse li porteremo al recyclinghof. Luogo che ormai, dopo molteplici viaggi per smaltire imballaggi, non ha segreti per noi. Oppure li devolveremo alla Markthaus. Ma queste opzioni potrebbero comportarci un po' di grattacapi.

Tra gli altri aneddoti collegati a questa rivendita di mobili c'è la scoperta di un intrallazzo finanziario che gravita attorno al sito citato. Ci è cascata la nostra nuova vicina. Ma fortunatamente l'imbroglio non comporta perdite per la vittima. A dire il vero non ho ben compreso il meccanismo.Dicono cose del tipo:
Sono un compra-venditore operante da... chessò, l'Austria. Se mi fa avere le sue coordinate effettuerò il bonifico e tra X giorni un mio dipendente verrà a prendersi il mobile. Io messaggi del genere li ho sempre ignorati. La vicina invece è andata avanti nella contrattazione. Alla fine ha effettivamente ricevuto il bonifico, ma ci ha spiegato che dopo qualche giorno i soldi sono scomparsi dal conto e comunque nessuno è venuto a reclamare il mobile. Boh, vicenda poco chiara.... Qualcuno è a conoscenza d'intrallazzi simili o ne intuisce meglio lo scopo?

A me è capitata invece una signora che ha acquistato il nostro frigorifero già da un paio di settimane versandomi un anticipo di circa tre quarti dei 65€ contrattati senza neppure vederlo. Lo prenderà nel giorno in cui le comunicherò la disponibilità definitiva.

- Ma non vuole neppure vederlo? - le ho chiesto al telefono.
- No mi fido di lei.

Pare che le serva solo per la festa di compleanno di suo marito in quanto il loro frigorifero non basterebbe a contenere tutti i cibi (e credo sopratutto le bevande). Mah! Ah, i soldi stanno ancora sul conto. E pochi minuti fa ho anche venduto la cucina a gas. Il tipo verrà a prendersela più tardi.

Poi nel cantiere ho allacciato interessanti contatti con un piccolo imprenditore edile kosovaro a cui abbiamo fatto fare dei lavoretti di rifinitura e che non fa altro che parlar bene degli italiani e male dei tedeschi. Il suo giovane dipendente ha lavorato per dieci anni in Liguria. È arrivato qui sei mesi fa perché non trovava più lavoro lì. Ma rimpiange molto l'Italia e quando i nostri arredatori lo hanno invitato a pranzare con loro è stato felicissimo.

- Oltre al clima e al paesaggio, questo è uno dei motivi per cui rimpiango l'Italia - ha detto. - Qui ognuno pensa solo per se.

sabato, luglio 06, 2013

Stagione estiva: un primo concerto molto teatrale

Il primo dei due concerti è andato molto bene. Il pubblico era composta per la maggior parte da studenti del Gymnasium in cui abbiamo suonato. Il nostro direttore, con la sua grande e naturale abilità istrionica, è riuscito magistralmente a coinvolgere i ragazzi. È arrivato trascinando sul podio la vecchia valigia del manifesto e da essa ha cominciato ad estrarre la partitura del primo pezzo mostrando contemporaneamente nel grande schermo un'immagine ad esso correlata e condendo il tutto con un eloquio ironico e una mimica teatrale .
È andato avanti così, pezzo per pezzo. E alla fine di ognuno dei dodici pezzi chiedeva chi fosse in possesso dell'adesivo relativo al brano appena suonato. Il ragazzo di turno glielo portava e lui lo incollava rumorosamente sulla valigia. Ha continuato con quiz ed espedienti vari. Sulla Polka della Moldava di Smetana ha coinvolto tutto il pubblico: prima insegnandogli i passi e poi facendogleli ballare. Fino a raggiungere l'acme nel momento in cui una civetta di peluche è schizzata dalla valigia e una scopa volante si è materializzata per tramutarsi poi in scopa piccola formato bacchetta usata quindi per dirigere l'orchestra. E a conclusione di Harry Potter c'è stato l'atteso tripudio.

Alla fine sono stato molto soddisfatto della mia prestazione trombonistica. Spero si ripeta pari pari nel molto più importante concerto del 13 luglio nella Stadthalle di Heidelberg. Da quello che ho capito lì l'introduzione ai pezzi verrà effettuata da un'attrice di teatro.

venerdì, luglio 05, 2013

Sommersi nel trasloco

Coordina lavori e arrivi; ordina elettrodomestici; sistema assicurazioni e cambiamento indirizzo; impacchetta libri e abiti; pubblica annunci per vendere mobili; sistema contratto telefono, internet, gas e corrente; acquisto scaffalature cantina; coordina e traduci contatti tra architetto italiano e controparti tedesche; svuotare cantina; far cambiare libretto macchina; contattare consolato; ecc., ecc., ecc.

martedì, luglio 02, 2013

Vaccino o non vaccino? Questo è il dilemma ...

...è il titolo di questa puntata di Radio 3 scienza. Ascoltandola ho scoperto che...

La regione Veneto dal 2008 ha sospeso l’obbligatorietà delle vaccinazioni. A cinque anni di distanza un’indagine ha fatto il punto sulle scelte e le motivazioni dei genitori che hanno deciso di non vaccinare i propri figli. Massimo Valsecchi, responsabile scientifico della ricerca e direttore del dipartimento di prevenzione dell’Ulss 20 di Verona, ci illustra i risultati dell’indagine e spiega cosa avrebbero da imparare le istituzioni sanitarie.

Andando a curiosare tra le loro pagine (Indagine sui Determinanti del Rifiuto dell'Offerta Vaccinale nella Regione Veneto) ho avuto l'impressione di un lavoro davvero ben fatto. Con approfondimenti non solo nell'ambito medico ma anche nell'ambito sociologico, psicologico e mediatico.

Avviata come ricerca sulle motivazione del rifiuto delle vaccinazioni, non praticate o praticate selettivamente da una piccola parte della popolazione, questa indagine si è trasformata in una preziosa occasione di ascolto e di dialogo con  genitori, gruppi, associazioni, operatori. E' stato possibile pertanto ripensare modi e strumenti di approccio e passare quindi dall'analisi della motivazioni al rifiuto alle motivazioni che sostengono le scelte, di adesione o di rifiuto verso le vaccinazioni.

La pagina che ho citato è densa di informazioni e documenti. Particolarmente interessanti mi sono sembrati questo documento - Il popolo web e le vaccinazioni – Report di Sintesi Nazionale Sinodé - Novembre 2011 - che analizza le motivazioni che spingono un genitore al rifiuto totale o parziale delle vaccinazioni e queste "conclusioni e proposte operative" di cui riporto alcuni stralci

"La fotografia del mondo dei genitori messi di fronte alla scelta di vaccinare o meno il proprio figlio, risulta dai dati raccolti molto complessa. Si richiede pertanto un approccio capace di reggere la complessità... Il contesto Veneto della sospensione dell’obbligo costituisce in questo senso una premessa ed un’occasione per l’apertura di un dialogo. Se, come risulta dai dati, il campo è fluido e la scelta di vaccinare o meno, indipendentemente dall’obbligo, non è scontata, e se il patrimonio di fidelizzazione e di adesione acritica (ma anche di rifiuto acritico) va perdendo consistenza, i campi di azione suggeriti dalla ricerca, ineludibili, risultano i seguenti:
1. Ad un genitore sempre più informato ed esigente, (ma anche più dubbioso), bisognoso di essere ascoltato e disposto al dialogo, deve corrispondere una risposta di qualità, trasparente, non paternalistica, che fornisca un quadro obiettivo, completo e indipendente riguardo alle vaccinazioni, che tenga conto anche di eventuali aree grigie. ...
2. All’opinione diffusa tra i genitori di una scarsa trasparenza del sistema ed alla presenza di conflitti di interesse la risposta non può che essere la massima accessibilità di informazioni indipendenti, con una particolare attenzione all’omogeneità delle risposte ad alle modalità comunicative, che spesso aumentano l’incertezza e minano la fiducia negli operatori. Tra i dati che è necessario rendere più disponibili in modo diffuso sono in primo piano quelli relativi alle reazioni avverse...
3. Ad un genitore attivo nella ricerca di informazioni, ma spesso altrettanto disorientato, che incontra nel passaparola pareri diversi e nei media - soprattutto in internet - una comunicazione fortemente sbilanciata in senso contrario alle vaccinazioni e lacunosa dal punto di vista della diffusione e gravità delle malattie, eterogenea nei contenuti ed indistinta nella qualità ed autorevolezza, vanno garantite informazioni tempestive e diffuse sulla propagazione delle malattie infettive e sulle loro conseguenze.
I genitori dovrebbero inoltre poter trovare, in particolare in Internet, voci affidabili che diano risposte o forniscano strumenti di lettura davanti ad informazioni infondate scientificamente e orientate pertanto in modo ingiustificato contro l’offerta vaccinale. Questo comporta un lavoro periodico di revisione delle informazioni disponibili e una sistematica azione informativa, rigorosa, chiara e comprensibile. Le proposte di azione sono pertanto riassumibili in 4 punti: A. strutturare i servizi vaccinali in modo tale da consentire loro di esercitare effettivamente un’offerta attiva delle vaccinazioni, anche rafforzando la rete con i Pediatri di Famiglia B. intervenire sul sistema di informazioni sulle vaccinazioni via web fornendo informazioni trasparenti e complete, monitorando i siti contrari alle vaccinazioni ed intervenendo sui contenuti infondati e fuorvianti. C. migliorare il sistema di informazione sui dati reali relativi alle reazioni avverse D. attivare un sistema (attualmente inesistente) di informazione ai genitori e agli operatori sanitari sulle epidemie da malattie prevenibili con le vaccinazioni in atto
È in atto una ricerca nell’ambito di GenitoriPiù su quanto sia utilizzato tra gli operatori questo strumento e quale la conoscenza delle reazioni avverse registrate (per inciso, su c.ca 21.680.000 dosi somministrate nel 1993-2010: Eventi gravi con sequele 5, su 327 gravi causalmente correlabili; Decessi giudicati non attribuibili: 4, decessi attribuibili: 0).

Mi è stato segnalato anche questo articolo del Corriere della Sera che descrive molto bene questa indagine.

Vorrei anche citare una notizia rimbalzata di recente dagli antipodi fino a noi.
"La delirante crociata antivaccinista non manca di far danni. In Nuova Zelanda, la vittima è un bambino di 7 anni, Alijah. Il padre, dopo aver vaccinato i suoi due figli più grandi, è condizionato dalle letture su internet, quelle che parlano di gravi effetti collaterali dei vaccini, di complotti, di medici cattivi e multinazionali truffaldine e così decide di non vaccinare suo figlio, ma le cose non vanno bene, il piccolo, attorno alle festività di Natale, è colpito dal tetano. Finisce in rianimazione con gravi sintomi e per 26 giorni lotta tra la vita e la morte (i genitori lo definiscono, in una straziante intervista, agonizzante). Fortunatamente le cure funzionano e dopo un periodo di ricovero il bambino esce dall'ospedale (in sedia a rotelle, i postumi del tetano gli procurano ancora spasmi muscolari). Avrà bisogno di riabilitazione verbale e fisica per almeno un anno.
La vicenda ha scioccato il padre "è tutta colpa mia", dice..."

Qui c'è l'articolo in inglese dell'ABC Perth