lunedì, febbraio 25, 2019

Libri che dialogano: “Diagnosi e destino” e “Il volo delle chimere”

“...La relazione medico-paziente non andrebbe considerata un’attitudine, ma una disciplina passibile d’insegnamento, verifica e valutazione.” – scrive Vittorio Lingiardi in “Diagnosi e destino”, in una considerazione che riecheggia molto i pensieri di Fosco in questo brano de “Il volo delle chimere”.

“...Fosco pensò che quello dell’approccio al paziente era un tema davvero complesso. Avrebbe dovuto costituire una materia da inserire nei piani di studio a medicina.”

Ecco i brani per intero.

Diagnosi e destino

“La relazione medico-paziente non andrebbe considerata un’attitudine, ma una disciplina passibile d’insegnamento, verifica e valutazione. Attorno agli anni Cinquanta, un medico e psicoanalista ungherese, Michael Balint, si dedica allo studio della relazione medico-paziente e inventa una metodologia che diviene poi famosa col nome di «gruppi Balint». L’obiettivo è sviluppare nei medici la consapevolezza delle componenti psicologiche del loro lavoro. Balint sosteneva che il medico stesso è un farmaco e che la relazione con il paziente è in sé un atto terapeutico. Quando il medico prescrive un farmaco, diceva, «prescrive se stesso». Il suo libro Medico, paziente e malattia si basa proprio sulla premessa che «il farmaco di gran lunga piú usato in medicina generale è il medico stesso», anche se in nessun testo di medicina si trovano indicazioni sul suo dosaggio, sulle dosi d’attacco e di mantenimento, sulle reazioni allergiche e gli effetti secondari. «Il problema reale, – scrive Balint, – è spesso la malattia di tutta la persona», ed è proprio la diagnosi a consentire il passaggio da una situazione «non organizzata» a una «piú organizzata»: il paziente «offre, propone al medico varie malattie […] finché medico e paziente raggiungono un accordo, quello di accettare una di queste malattie come giustificata». Per prima cosa il medico deve imparare ad ascoltare. Questa capacità «è una nuova abilità, che richiede un certo cambiamento, sebbene limitato, nella personalità del dottore». Imparando ad ascoltare il paziente, «il medico inizierà ad ascoltare lo stesso tipo di linguaggio dentro di sé». Potremmo chiamarlo «controtransfert diagnostico».”


Il volo delle chimere

“Forse a rendere l’omeopatia più attraente agli occhi di molti era proprio il miscuglio di approccio naturalistico, maggiore attenzione alla sfera dei sentimenti e metodo cosiddetto olistico, che considera il paziente nella sua interezza e non come un insieme di organi, tessuti e liquidi. Probabilmente la maggiore attenzione degli omeopati alla dimensione umana produceva un duplice effetto benefico nei pazienti. Il fatto di sentirsi più compresi e coccolati aiutava sicuramente a corroborare l’effetto placebo. Doveva essere quest’alchimia a convincere tante persone ad affidare la propria salute a una disciplina totalmente priva di basi scientifiche. Un po’ come, a un livello diverso, molti vanno ancora a farsi togliere il malocchio perché la maga sa anche dispensare calore umano. E questo ha comunque un effetto benefico che va ad aggiungersi all’effetto placebo. Fosco pensò che quello dell’approccio al paziente era un tema davvero complesso. Avrebbe dovuto costituire una materia da inserire nei piani di studio a medicina.”

venerdì, febbraio 15, 2019

Carnevale della Matematica #126: Oggetti e oggettività della matematica

L'edizione di febbraio del Carnevale della Matematica, la numero 126, è ospitata dai Rudi Matematici
e il tema è "Oggetti e oggettività della matematica".

Io ho contribuito con...

"Avete ben visto (e sperabilmente sentito) che un carnevale senza "cellula melodica" sarebbe un po' come un'amatriciana senza guanciale; per questa ragione Flavio, che gli amici chiamano Dioniso, si preoccupa di inviarla in fretta all'anfitrione di turno. In un'ottica di rigorosa ottimizzazione, nella e-mail che contiene la cellula manda di solito anche i suoi contributi, così almeno risparmia un e-francobollo. Questa volta ha solleticato la rete con un paio di contributi mica da ridere, e tutti e due in tema col tema:
Come distinguiamo la matematica da altre discipline umanistiche? - What is Mathematics, Really? di Reuben Hersh: Mentre la matematica è umanistica rispetto alla sua materia - le idee umane - essa è simile alla scienza nella sua oggettività. Le discipline che hanno a che fare con risultati riproducibili sono chiamate scienze naturali. Nel dominio delle idee, degli oggetti mentali, quelle idee le cui proprietà sono riproducibili sono chiamate ...
Ma i numeri hanno tutti lo stesso grado di realtà? - "La matematica degli dèi e gli algoritmi degli uomini" di Paolo Zellini: Al contrario di ciò che pensavano Cantor o Frege, Zellini afferma che i numeri non hanno tutti il medesimo statuto ontologico.
Con  un duplice inizio del genere, siamo quasi a posto per quanto riguarda metà del tema, quello relativo alla "oggettività" della matematica. Anzi, all'ontologia, come giustamente spiega Flavio. Per l'altra metà, quella relativa agli "oggetti matematici", ci sarà qualcuno disposto a soddisfarci? Lo vedremo presto: nel frattempo, cogliamo la palla al balzo e decidiamo seduta stante che il corredo iconografico di questo CdM sarà composto proprio da foto di oggetti (tangibili) matematici. Non sperate che vi si dica che oggetti siano, però..."

E con ...
"Le tradizioni squisitamente italiche, invece, vertono entrambe su una poesia spudorata e infinita (e se diciamo "infinita" intendiamo davvero infinita, sia chiaro). Ebbene, il verso-guida di questa poesia, per questo mese, è:
Canta il merlo, il merlo melodioso
e a questo verso, indubbiamente poetico,  è associata la relativa "Cellula Melodica", che vi invitiamo ad ascoltare:..."






Per quanto riguarda l'edizione numero 127... 
14 marzo 2019: (“di notte”) DropSea – Pi Day
Calendario con le date delle prossime edizioni del Carnevale.


giovedì, febbraio 14, 2019

Il mistero del suono senza numero - mematica e musica a Esperienza inSegna 2019

Se la settimana prossima vi troverete a Palermo venitemi a trovare. Parlerò di "Matematica e Musica, un percorso tra Pitagora e Bach".

Giovedì 21
16.30 -17.30 | al dipartimento di matematica

Venerdì 22 
9.30 -10.30 | conferenza-spettacolo a Esperienza inSegna 2019






mercoledì, febbraio 13, 2019

La TAV Torino – Lione e l’analisi costi-benefici

È da quando ero bambino che sento dire: in Italia si è sempre preferita l’infrastruttura autostradale a quella ferroviaria per fare un favore alla famiglia Agnelli. Con annesso elenco degli indubbi vantaggi del trasporto ferroviario rispetto a quello su gomma. Poi si prova a cambiare le cose e...


Riporto qualche brano dell’articolo Tav, ritorno al passato di Sergio Rizzo

“... si blocca, quella ferrovia, con il pretesto di un'analisi costi-benefici che è lecito supporre preconfezionata, a giudicare dal fatto che ben cinque su sei componenti della commissione che l'ha redatta si erano già pubblicamente schierati contro l'opera, mentre il sesto ha addirittura preso le distanze dalle conclusioni.

L'esito è fortemente negativo dal punto di vista economico soprattutto per il minore incasso delle accise sui carburanti i cui miasmi certo non risparmiano la Val di Susa, nonché delle tasse sui pedaggi autostradali. Con il risultato di demolire così uno dei pilastri della filosofia ambientalista, secondo il quale uno sviluppo sostenibile passa per il massiccio trasferimento del trasporto dalla gomma alle rotaie, in Italia tradizionalmente penalizzate rispetto alla strada per favorire la Fiat.
...
Se si calcolano fra i costi i minori incassi delle accise sui carburanti e dei pedaggi autostradali, perché allora non si considerano fra i benefici la riduzione dei casi di tumore con le conseguenti minor spese a carico del servizio sanitario nazionale, oppure i risparmi per il dissesto idrogeologico causato dal maggior inquinamento di Tir e auto, per non parlare del calo di perdite di vite umane legato alla diminuzione del traffico automobilistico? Questo solo per dire quanto la cosa sia discutibile.
...
l'analisi costi-benefici formulata sulla base "della teoria economica più consolidata" altro non può essere che la foglia di fico di una decisione già presa, come si poteva immaginare fin dalla partenza di tutta questa storia. Che assume ora i contorni di una spettacolare presa in giro.
Con i sondaggi in caduta libera, confermati dalla batosta alle elezioni in Abruzzo, e una base sempre più disorientata (a voler essere generosi) dalla sudditanza di un partito che ha una forza parlamentare doppia della Lega ma si fa dettare l'agenda da Matteo Salvini, per il M5S il "No" alla Torino-Lione è la linea del Piave. Insuperabile, e l'analisi tecnica doveva sancire solo questo.
...
Quei soldi, semplicemente, si perderanno. Insieme a molto altro. E quando ciò accadrà i petrolieri, con i produttori di auto e tir nonché i gestori delle autostrade, faranno una gran bella festa."

domenica, febbraio 10, 2019

Mahmood vince Sanremo: è un rapper italo-egiziano?


Il rapper italo-egiziano, lo definiscono Repubblica, La Stampa e il Corriere.
 
Allora, Alessandro Mahmoud è nato e cresciuto a Milano da madre italiana e padre egiziano.
Concita De Gregorio è nata a Pisa da madre spagnola e padre italiano. Perché non la definiamo una giornalista italo-spagnola?
Vittorio Gassman nacque a Genova da madre italiana e padre tedesco. Perché non lo definiamo un attore italo-tedesco?

Se Alessandro Mahmoud fosse nato e cresciuto a Milano da madre francese e padre italiano lo avremmo definito italo-francese? Ne dubito.

mercoledì, febbraio 06, 2019

Perché “M. Il figlio del secolo” di Antonio Scurati non è il libro di cui Scurati parla - di Gabriele Sabatini

Ho trovato molto interessanti queste considerazioni di Gabriele Sabatini, relative al libro “M. Il figlio del secolo” di Antonio Scurati che sto leggendo in questo periodo.
Riporto qui solo le conclusioni di Sabatini.

Per l'articolo completo:

Per concludere

È questo un libro che si può leggere solo avendo già gli anticorpi antifascisti, altrimenti il rischio è quello di sottovalutare Mussolini. O di rimanerne infettati. E affascinati dalla reazione, dalla domestica placida sicurezza – decorosa e ordinata – che lo stato autoritario può trasmettere. E anche per questo sarà maggiormente ardito il compito di chi ne realizzerà la annunciata serie televisiva (la casa di produzione Wildside ha già acquisito i diritti)."

lunedì, febbraio 04, 2019

Green Book: Tony Lip e Don Shirley

Ieri abbiamo visto Green Book. Pellicola ispirata alla storia vera dell'italo-americano Tony Lip (Frank Anthony Vallelonga), e del pianista/compositore/psicologo Don Shirley*.
È una storia molto bella e divertente su un'amicizia improbabile.

Visione consigliatissima.

Per maggiori informazioni sull'oggetto che ha dato il titolo al film: The Negro Motorist Green Book.

* Pare che il fratello del "Dr. Donald W. Shirley" abbia affermato che nella storia raccontata ci siano molte imprecisioni:
FAMILY OF BLACK MAN, DON SHIRLEY, PORTRAYED IN “THE GREEN BOOK” BLASTS MOVIE AND ITS “LIES”