Dopo essere passato dai -4° e le piste innevate dell'aeroporto di Baden-Baden ai 9° di Ciampino, eccomi di nuovo in Sabina.
Lavorerò da casa dei miei per un paio di settimane. Zucchero mi raggiungerà il 10 e il 17 me ne tornerò solitario nelle lande teutoniche.
Un diario con divagazioni su varie mie passioni. Tra le quali la musica, la matematica, la scrittura, la cucina, i viaggi, la Germania e i balli popolari del centro-sud Italia.
domenica, gennaio 31, 2010
sabato, gennaio 30, 2010
Girelle
Oggi le variazioni pastasfogliesche del vortice culinario che si è oramai irreversibilmente impossessato di Zucchero ci hanno condotto verso i domini delle girelle.
Questo è stato il risultato estetico.
Il risultato gustativo è secondo me ottimo. L'autrice invece non è soddisfatta. Secondo lei infatti il cucchiaino di miele di castagno con cui è stato preparato il poolish (pasta madre con miele) conferirebbe alle girelle una nota castanomielosa troppo dominante.
Stasera io sarò impegnato nel concerto principale della nostra stagione. Inaspettatamente sono anche arrivati i miei occhiali nuovi che renderanno la lettura delle note molto più semplice.
Vi lascio con questa canzone che vaga per la mia mente da ieri sera. Il video non mi piace, ma è l'unico che ho trovato con un audio decente.
Testo
Questo è stato il risultato estetico.
Il risultato gustativo è secondo me ottimo. L'autrice invece non è soddisfatta. Secondo lei infatti il cucchiaino di miele di castagno con cui è stato preparato il poolish (pasta madre con miele) conferirebbe alle girelle una nota castanomielosa troppo dominante.
Stasera io sarò impegnato nel concerto principale della nostra stagione. Inaspettatamente sono anche arrivati i miei occhiali nuovi che renderanno la lettura delle note molto più semplice.
Vi lascio con questa canzone che vaga per la mia mente da ieri sera. Il video non mi piace, ma è l'unico che ho trovato con un audio decente.
Testo
lunedì, gennaio 25, 2010
Avventura glaciale notturna
Ieri sera eravamo a bordo del volo Ryanair: Roma Ciampino - Frankfurt Hahn delle 22. A Roma la temperatura era di 10°. L'aereo, con un po' di ritardo, è atterrato dopo la mezzanotte. Le piste di atterraggio erano tutte innevate.
È ormai dopo l'una quando siamo riusciti a raggiungere la macchina e a ripulirla dalla neve. Al che ho detto a Zucchero: vista la situazione non faremmo meglio a fermarci a dormire qui? Dopo un po' di considerazioni abbiamo deciso di partire.
Le strade intorno all'aeroporto erano coperte da almeno 10 cm di neve ghiacciata. Speravamo che dopo i 30 Km per raggiungere l'autostrada le cose sarebbero andate meglio, e invece la direzione che avremmo dovuto prendere era bloccata. Abbiamo quindi deciso di andare nella direzione opposta e di trovare un percorso alternativo. Alla fine abbiamo fatto quasi 180 Km viaggiando inizialmente a una media di 30-40 Km/h.
Abbiamo impiegato 3 ore e mezza arrivando a casa alle 4:30 del mattino. Non avevo mai fatto un'esperienza di guida così pericolosa. L'ABS e l'ESP si sono attivati diverse volte.
Per fortuna avevamo preso un giorno di ferie e oggi possiamo riposarci.
È ormai dopo l'una quando siamo riusciti a raggiungere la macchina e a ripulirla dalla neve. Al che ho detto a Zucchero: vista la situazione non faremmo meglio a fermarci a dormire qui? Dopo un po' di considerazioni abbiamo deciso di partire.
Le strade intorno all'aeroporto erano coperte da almeno 10 cm di neve ghiacciata. Speravamo che dopo i 30 Km per raggiungere l'autostrada le cose sarebbero andate meglio, e invece la direzione che avremmo dovuto prendere era bloccata. Abbiamo quindi deciso di andare nella direzione opposta e di trovare un percorso alternativo. Alla fine abbiamo fatto quasi 180 Km viaggiando inizialmente a una media di 30-40 Km/h.
Abbiamo impiegato 3 ore e mezza arrivando a casa alle 4:30 del mattino. Non avevo mai fatto un'esperienza di guida così pericolosa. L'ABS e l'ESP si sono attivati diverse volte.
Per fortuna avevamo preso un giorno di ferie e oggi possiamo riposarci.
giovedì, gennaio 21, 2010
Concerto AufTakt
Dopo il Probenwochenende (fine settimana di prove) dello scorso finesettimana dovremmo essere quasi pronti per i concerti.
Il 27 Gennaio avremo la prova generale. E poi il 29 suoneremo per il primo concerto a Hemsbach.
View Larger Map
Il 30 Gennaio invece sarà la volta del concerto di Heidelberg.
Il programma prevede due russi ed un danese più un altro russo per il bis. Notoriamente i compositori russi usano molto gli ottoni ed in particolare i tromboni, utilizzandoli ai limiti della potenza sonora. Al concerto avrò quindi modo di divertirmi, ma anche da temere.
Ecco il programma:
Niels Gade(Copenhagen1817 – 1890): Hamlet, Overture in do minore (1861)
Sergej Vasil'evič Rachmaninov (Сергей Васильевич Рахманинов Velikij Novgorod, 1873 – Beverly Hills, 1943) ): Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op. 18, 1901
Vasily Kalinnikov(Василий Сергеевич Калинников) (1866 – 1901): Sinfonia No.1 in Sol Minore (1894-1895)
... e come bis:
Dmitrij Dmitrievič Šostakovič(Дмитрий Дмитриевич Шостакович) (1906 – 1975): Valzer dalla Suite per orchestra jazz n. 2 (1938)
... esatto, quella di Eyes wide shut!
Se vi troverete a passare da queste parti siete invitati.
Il 27 Gennaio avremo la prova generale. E poi il 29 suoneremo per il primo concerto a Hemsbach.
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Il 30 Gennaio invece sarà la volta del concerto di Heidelberg.
Il programma prevede due russi ed un danese più un altro russo per il bis. Notoriamente i compositori russi usano molto gli ottoni ed in particolare i tromboni, utilizzandoli ai limiti della potenza sonora. Al concerto avrò quindi modo di divertirmi, ma anche da temere.
Ecco il programma:
Niels Gade(Copenhagen1817 – 1890): Hamlet, Overture in do minore (1861)
Sergej Vasil'evič Rachmaninov (Сергей Васильевич Рахманинов Velikij Novgorod, 1873 – Beverly Hills, 1943) ): Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 op. 18, 1901
Vasily Kalinnikov(Василий Сергеевич Калинников) (1866 – 1901): Sinfonia No.1 in Sol Minore (1894-1895)
... e come bis:
Dmitrij Dmitrievič Šostakovič(Дмитрий Дмитриевич Шостакович) (1906 – 1975): Valzer dalla Suite per orchestra jazz n. 2 (1938)
... esatto, quella di Eyes wide shut!
Se vi troverete a passare da queste parti siete invitati.
mercoledì, gennaio 20, 2010
Un percorso storico tra Numeri e Geometria - Parte 17: il basso medioevo in Europa: Anselmo d'Aosta e Guglielmo di Ockham
Abbiamo visto che Gerberto di Aurillac (940 circa - 1003) fu forse il primo ad insegnare l'uso delle cifre indo-arabiche nell'Europa cristiana e che i pochi progressi degli inizi del nuovo millennio, piuttosto che nel campo della Matematica, avvennero soprattutto nell'ambito della Logica, i cui aspetti matematici non erano ancor molto approfonditi.
Questi progressi si svilupparono soprattutto all'interno della filosofia Scolastica.
Uno degli obiettivi dei filosofi scolastici era quello di inquadrare la filosofia classica del mondo antico all'interno della teologia cristiana medievale. Tra i vari campi della filosofia classica studiati ed elaborati dagli scolastici c'era anche la logica formale di Aristotele, che venne sviluppata ed estesa con una particolare attenzione alle modalità, e cioè ai concetti di possibilità e necessità. Infatti è proprio alla tradizione scolastica che si deve la qualificazione di modale per le espressioni che indicano il modo in cui una proposizione è vera: necessariamente o possibilmente.
La logica modale moderna nascerà alcuni secoli dopo con le assiomatizzazioni datene nel 1932 da C. I . Lewis nel libro Symbolic Logic.
Nel 1959 Saul Kripke definì una semantica per le logiche modali basata sul concetto Leibniziano di mondi possibili.
Dopo questa breve parentesi modale torniamo alla filosofia Scolastica citando due nomi importanti.
Anselmo d'Aosta (Aosta, 1033/1034 – Canterbury, 21 aprile 1109) chiamato anche Anselmo di Bec o Anselmo di Canterbury, a seconda che ci si trovi in Italia, nei paesi francofoni, o nei paesi anglofoni.
Egli s'impegnò molto nella dimostrazione dell'esistenza di Dio. In particolare si dedicò all'argomento ontologico. E questo è uno dei principali motivi per cui egli viene oggi ricordato come teologo e filosofo.
Ma soprattutto
Guglielmo di Ockham (Ockham, 1288 – Monaco di Baviera, 1349), francescano inglese ad opera del quale gli studi sulla logica modale ebbero ampi sviluppi.
Quella di Guglielmo di Ockham è una delle figure - insieme a quella di Sherlock Holmes - che probabilmente hanno ispirato Umberto Eco nella delineazione di Guglielmo da Baskerville (protagonista de Il nome della rosa).
Un importante contributo di Guglielmo di Ockham che è ancora in uso nella scienza moderna è il cosiddetto Rasoio di Ockham: principio di parsimonia nella spiegazione e nella costruzione di teorie (parsimonia ontologica).
Bertrand Russell, nella sua Storia della filosofia occidentale riformulò il famoso principio di Ockham più o meno in questo modo: se posso spiegare un fenomeno anche senza utilizzare assunzioni che avevo invece usato per spiegarlo, allora è opportuno eliminare tali assunzioni. Detto in altri termini, si dovrebbe sempre optare per la spiegazione che contenga il numero minore di cause, fattori, e variabili. Ad esempio se il fenomeno consiste in una mia guarigione da un'infezione batterica, potrei affermare: sono guarito perché ho preso degli antibiotici e perché ho pregato. Secondo il Rasoio di Ockham sarebbe opportuno eliminare la seconda assunzione.
Un altro risultato di Ockham fu la sua formulazione linguistica delle leggi di De Morgan. Formulate poi in modo simbolico più di mezzo millennio dopo dal logico britannico Augustus De Morgan.
Ockham prese in considerazione anche un tipo logica ternaria. Una logica cioè con un'ulteriore valore di verità oltre al vero e al falso. Idea ripresa poi dalla logica matematica del XIX e XX secolo.
Dalla prossima puntata abbandoneremo questa parentesi sulla Logica e con Fibonacci torneremo agli aspetti più numerici della Matematica.
Indice della serie
Questi progressi si svilupparono soprattutto all'interno della filosofia Scolastica.
Uno degli obiettivi dei filosofi scolastici era quello di inquadrare la filosofia classica del mondo antico all'interno della teologia cristiana medievale. Tra i vari campi della filosofia classica studiati ed elaborati dagli scolastici c'era anche la logica formale di Aristotele, che venne sviluppata ed estesa con una particolare attenzione alle modalità, e cioè ai concetti di possibilità e necessità. Infatti è proprio alla tradizione scolastica che si deve la qualificazione di modale per le espressioni che indicano il modo in cui una proposizione è vera: necessariamente o possibilmente.
La logica modale moderna nascerà alcuni secoli dopo con le assiomatizzazioni datene nel 1932 da C. I . Lewis nel libro Symbolic Logic.
Nel 1959 Saul Kripke definì una semantica per le logiche modali basata sul concetto Leibniziano di mondi possibili.
Dopo questa breve parentesi modale torniamo alla filosofia Scolastica citando due nomi importanti.
Anselmo d'Aosta (Aosta, 1033/1034 – Canterbury, 21 aprile 1109) chiamato anche Anselmo di Bec o Anselmo di Canterbury, a seconda che ci si trovi in Italia, nei paesi francofoni, o nei paesi anglofoni.
Egli s'impegnò molto nella dimostrazione dell'esistenza di Dio. In particolare si dedicò all'argomento ontologico. E questo è uno dei principali motivi per cui egli viene oggi ricordato come teologo e filosofo.
Ma soprattutto
Guglielmo di Ockham (Ockham, 1288 – Monaco di Baviera, 1349), francescano inglese ad opera del quale gli studi sulla logica modale ebbero ampi sviluppi.
Quella di Guglielmo di Ockham è una delle figure - insieme a quella di Sherlock Holmes - che probabilmente hanno ispirato Umberto Eco nella delineazione di Guglielmo da Baskerville (protagonista de Il nome della rosa).
Un importante contributo di Guglielmo di Ockham che è ancora in uso nella scienza moderna è il cosiddetto Rasoio di Ockham: principio di parsimonia nella spiegazione e nella costruzione di teorie (parsimonia ontologica).
Bertrand Russell, nella sua Storia della filosofia occidentale riformulò il famoso principio di Ockham più o meno in questo modo: se posso spiegare un fenomeno anche senza utilizzare assunzioni che avevo invece usato per spiegarlo, allora è opportuno eliminare tali assunzioni. Detto in altri termini, si dovrebbe sempre optare per la spiegazione che contenga il numero minore di cause, fattori, e variabili. Ad esempio se il fenomeno consiste in una mia guarigione da un'infezione batterica, potrei affermare: sono guarito perché ho preso degli antibiotici e perché ho pregato. Secondo il Rasoio di Ockham sarebbe opportuno eliminare la seconda assunzione.
Un altro risultato di Ockham fu la sua formulazione linguistica delle leggi di De Morgan. Formulate poi in modo simbolico più di mezzo millennio dopo dal logico britannico Augustus De Morgan.
Ockham prese in considerazione anche un tipo logica ternaria. Una logica cioè con un'ulteriore valore di verità oltre al vero e al falso. Idea ripresa poi dalla logica matematica del XIX e XX secolo.
Dalla prossima puntata abbandoneremo questa parentesi sulla Logica e con Fibonacci torneremo agli aspetti più numerici della Matematica.
Indice della serie
lunedì, gennaio 18, 2010
Nuova fissa familiare: colazione con i cornetti fatti in casa
Dopo il successo di Zucchero con la pasta sfoglia si è passati alla seconda fase:
la preparazione del cornetto.
Tra sabato e domenica, mentre io ero impegnato con il fine settimana di prova con l'orchestra, Zucchero ha quindi sperimentato il nuovo tipo di pastasfoglia cornettara preparando una decina di cornetti e congelandoli.
L'aspetto interessante è che questi cornetti congelati si possono tirare fuori dal congelatore la sera e la mattina li si troverà belli che lievitati e, dopo una spennellata di tuorlo, pronti ad essere infornati.
Dopo 10-15 minuti saranno belli e pronti per la colazione.
È inutile aggiungere che la colazione di stamane è stata molto piacevole.
la preparazione del cornetto.
Tra sabato e domenica, mentre io ero impegnato con il fine settimana di prova con l'orchestra, Zucchero ha quindi sperimentato il nuovo tipo di pastasfoglia cornettara preparando una decina di cornetti e congelandoli.
L'aspetto interessante è che questi cornetti congelati si possono tirare fuori dal congelatore la sera e la mattina li si troverà belli che lievitati e, dopo una spennellata di tuorlo, pronti ad essere infornati.
Dopo 10-15 minuti saranno belli e pronti per la colazione.
È inutile aggiungere che la colazione di stamane è stata molto piacevole.
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Volendo usare la parte ipercritica dei miei tre neuroni potrei dire che è il solito fumettone americano pieno di effetti speciali, con i buoni e i cattivi immediatamente ben definiti, con i deboli che diventano forti, con la storia d'amore scontata. Invece la mia pancia, che è più vicina al bambino che è in me, mi dice che questa pellicola mi ha regalato quasi tre ore di piacevole evasione dalla realtà: mi sono commosso e affezionato ai buoni e sarei voluto diventare un pandoriano.
Per quanto riguarda dli effetti speciali posso dire che sono formidabili. A parte un documentario all'acquario di Genova, questa era la mia prima visione cinematografica in 3D e l'esperienza mi è piaciuta molto.
Il commento sottostante anticipa la trama!!!
Dopo la visione, discutendo della pellicola con Zucchero, oltre ai vari aspetti buonisti, ecologisti, anticapitalisti, antiimperialisti, pro-pellerossa, ecc., notavamo che forse il fatto che gli americani alla fine perdano è una novità in questo genere di pellicole.
Per quanto riguarda dli effetti speciali posso dire che sono formidabili. A parte un documentario all'acquario di Genova, questa era la mia prima visione cinematografica in 3D e l'esperienza mi è piaciuta molto.
Il commento sottostante anticipa la trama!!!
Dopo la visione, discutendo della pellicola con Zucchero, oltre ai vari aspetti buonisti, ecologisti, anticapitalisti, antiimperialisti, pro-pellerossa, ecc., notavamo che forse il fatto che gli americani alla fine perdano è una novità in questo genere di pellicole.
sabato, gennaio 16, 2010
giovedì, gennaio 14, 2010
Carnevale della Matematica #21
14 gennaio 2010
La prima edizione degli anni '10 del Carnevale della Matematica è la numero 21.
Stavolta ad ospitarlo è il blog Chartitalia.
Molti degli interessanti articoli vengono commentati da Chartitalia con un tono scherzoso.
Il mio contributo viene introdotto in questo modo:
Ma non è finita qui. Su Blogghetto continua l'appassionante epopea tra Numeri e Geometria, giunta alla 14a puntata (meglio che la saga di Rocky) dove si parla di Omar Khayyám e altri risultati della matematica islamica dove potete trovare l'origine della convenzione di indicare con "x" la variabile incognita.
La prima edizione degli anni '10 del Carnevale della Matematica è la numero 21.
Stavolta ad ospitarlo è il blog Chartitalia.
Molti degli interessanti articoli vengono commentati da Chartitalia con un tono scherzoso.
Il mio contributo viene introdotto in questo modo:
Ma non è finita qui. Su Blogghetto continua l'appassionante epopea tra Numeri e Geometria, giunta alla 14a puntata (meglio che la saga di Rocky) dove si parla di Omar Khayyám e altri risultati della matematica islamica dove potete trovare l'origine della convenzione di indicare con "x" la variabile incognita.
mercoledì, gennaio 13, 2010
domenica, gennaio 10, 2010
Fine settimana con pasta sfoglia, neve e Soul Kitchen
In questo post c'è una bugia. Vediamo se qualcuno riesce ad individuarla. ;-)
Ieri finalmente, dopo 10 anni di dubbiosi e ripensati tentennamenti, Zucchero si è decisa a tentare la preparazione della pasta sfoglia. Usata poi per la preparazione del filetto di manzo in crosta. I nostri amici ospiti hanno detto che il piatto superava addirittura i cannelloni di grano saraceno.
Zucchero era ansiosa di sapere da me che cosa ne pensavo della sua pasta sfoglia. Le ho risposto che non deve farla più a meno che non desideri trovarsi un uomo obeso accanto. Il mio commento l'ha fatta gioire. Me lo ha fatto ripetere diverse volte.
In casa ora abbiamo quindi due fisse in corso: la pizzica pizzica e la pasta sfoglia.
Oggi invece abbiamo scalato i 567 metri della collina di Königstuhl insieme ad altri amici. È stata una piacevole camminata di due ore per il bosco innevato.
Al ritorno, mentre gli altri scendevano con la funicolare....
...io li precorrevo dilettandomi con la mia nuova passione: il parapendio.
Una volta raggiunta la città siamo andati a vedere Soul Kitchen. È stato divertente.
Ieri finalmente, dopo 10 anni di dubbiosi e ripensati tentennamenti, Zucchero si è decisa a tentare la preparazione della pasta sfoglia. Usata poi per la preparazione del filetto di manzo in crosta. I nostri amici ospiti hanno detto che il piatto superava addirittura i cannelloni di grano saraceno.
Zucchero era ansiosa di sapere da me che cosa ne pensavo della sua pasta sfoglia. Le ho risposto che non deve farla più a meno che non desideri trovarsi un uomo obeso accanto. Il mio commento l'ha fatta gioire. Me lo ha fatto ripetere diverse volte.
In casa ora abbiamo quindi due fisse in corso: la pizzica pizzica e la pasta sfoglia.
Oggi invece abbiamo scalato i 567 metri della collina di Königstuhl insieme ad altri amici. È stata una piacevole camminata di due ore per il bosco innevato.
Al ritorno, mentre gli altri scendevano con la funicolare....
...io li precorrevo dilettandomi con la mia nuova passione: il parapendio.
Una volta raggiunta la città siamo andati a vedere Soul Kitchen. È stato divertente.
mercoledì, gennaio 06, 2010
Il Regalo di Zucchero
Queste vacanze di fine anno non le classificherei di certo tra le migliori della mia vita. Di conseguenza neppure il mio umore si è espresso al meglio. Sicuramente a migliorarlo ha contribuito il regalo di Zucchero che mi è arrivato il 29 dicembre. Il regalo era per una ricorrenza di più di 4 mesi fa. Nella nostra consuetudine di coppia i regali si fanno se e quando si trova la giusta ispirazione.
Per usufruire del regalo abbiamo dovuto occupare l'enorme salone della casa di Sugarbrother.
Poco dopo le 4 Eduardo e Oriana scendono dalla macchina: lui, fisico asciutto, capelli lunghi legati e lunga barba rossa e ispida curata con un pizzico trasandatezza, viene dalla provincia di Isernia; lei, capelli lunghi, gonna lunga tra il fricchettone ed il tradizionale, viene da Atina.
Mentre Oriana ci espone una breve introduzione storico-etnologica, nella quale ci spiega l'origine e la tripartizione del ballo in pizzica tarantata o taranta, pizzica pizzica e pizzica-scherma o danza delle spade, Eduardo è impegnato nella messa a punto degli strumenti di riproduzione acustica. Si parte quindi con la lezione.
Io ho appreso a suonare il trombone quando avevo 12 anni e ormai dopo quasi tre decenni di pratica musicale percepisco e seguo immediatamente quasi ogni ritmo, coinvolgendo sia elementi razionali che istintivi. Nonostante ciò mi sono sempre trovato molto in imbarazzo nel momento in cui la mia percezione ritmica provava ad esprimersi attraverso i movimenti del mio corpo piuttosto che attraverso il mio strumento o la mia voce. Per dirla con parole più semplici, sono da sempre consapevole - e questa consapevolezza ha sempre funzionato da freno inibitore - di essere negato per il ballo. Mi accingo quindi a cominciare la lezione con un certo imbarazzo.
L'imbarazzo aumenta dopo aver visto la grazia e la perizia del ballo di Eduardo e Oriana. Nonostante l'imbarazzo dobbiamo buttarci nella mischia (si fa per dire). Sono scettico. A Zucchero avevo preventivamente imposto il vincolo di assenza di pubblico. Ci sono solo Sugarsisterinlaw e Sugarnephew che ci guardano.
Cominciamo con il passo base: una semplice marcia in battere. Il mio imbarazzo non diminuisce. Ho l'impressione che i miei movimenti siano rigidi e legnosi.
Dopo qualche esercizio Oriana ed Eduardo si dividono i compiti: lei istruisce Zucchero e lui istruisce me.
Eduardo mi suggerisce di arricchire il battere del passo base con un saltello in levare dello stesso piede. Provo un paio di volte. Mi pare di riuscirci. Eduardo conferma. Raggiungo l'illuminazione. Avete presente la scena dei Blues Brothers in cui John Belushi viene raggiunto dall'illuminazione e comincia a ballare sulle note della canzone di James Brown? Ecco, mi sento un po' come John Belushi in quella scena. Non credo proprio che quelli che mi circondano mi percepiscano in quel modo. L'importante è che mi ci senta io. Oriana rivolta verso Eduardo commenta: ma che gli hai dato?
Dopo il passo base apprendiamo il passo zoppicato: tutto il peso sul sinistro che poggia in battere mentre il destro accompagna zoppicando sempre in battere. Questo è il passo utile per riposarsi. Mi risulta però meno coinvolgente e meno immediato.
È quindi la volta dell'invito che si tripartisce in semplice, doppio e completo.
Nel primo un piede fa il passo base mentre l'altro è sollevato e tocca in battere con la punta verso l'interno.
Nel secondo si aggiunge il movimento del piede sollevato che tocca con la punta alternativamente verso l'interno e verso l'esterno.
Nel terzo si aggiunge il movimento del piede sollevato che segue il ritmo: 1-2-1,2,3 (battere, battere, battere levare battere).
Dopo tutte le spiegazioni pratico-teoriche Oriana ed Eduardo ci fanno ballare in coppia osservando i nostri movimenti. Oriana ci indica le varie figure: cerchio grande, cerchio piccolo, faccia a faccia, scambio, rotazione, donna che gira ed uomo che le descrive un cerchio intorno.
Il bilancio finale è totalmente positivo. Per la prima volta ho l'impressione che il mio corpo sia entrato in sintonia con i movimenti di un ballo. Abbiamo ballato per due ore consecutive quasi senza pause. Il dispendio energetico è nettamente superiore a quello delle nostre corsette mattutine. Alla fine avevo la maglietta totalmente zuppa di sudore ma le endorfine danzavano insieme a me. Ho salutato Eduardo e Oriana dicendogli che non mi divertivo così da tempo.
Zucchero aveva organizzato questo regalo conoscendo bene sia la mia passione per (e desiderio represso di apprendere) la musica e i balli tradizionali del centro-sud Italia che il mio rapporto difficile con il ballo. L'esito non era scontato ma la scommessa di Zucchero si rivela vincente.
Spero proprio di riuscire a coltivare un po' quella che potrebbe trasformarsi in una nuova passione.
I ragazzi ci lasciano i loro contatti e altri riferimenti interessanti:
Eduardo Vessella
Haakbus
Oriana Iannetta
I nostri insegnanti che ballano insieme
Danza della Terra
zampogna.org
La Taranta - Ernesto De Martino (documentario) (seconda parte)
Il sibilo lungo della taranta di Paolo Pisanelli
TARANTA - Associazione Culturale Tradizioni Popolari di Firenze
P.S. (F.T.(fuori tema)) Stamane ho goduto di una nuova sorpresa: le calze della Befana di Zucchero. Lo scorso anno le ricevette lei. Quest'anno io.
Per usufruire del regalo abbiamo dovuto occupare l'enorme salone della casa di Sugarbrother.
Poco dopo le 4 Eduardo e Oriana scendono dalla macchina: lui, fisico asciutto, capelli lunghi legati e lunga barba rossa e ispida curata con un pizzico trasandatezza, viene dalla provincia di Isernia; lei, capelli lunghi, gonna lunga tra il fricchettone ed il tradizionale, viene da Atina.
Mentre Oriana ci espone una breve introduzione storico-etnologica, nella quale ci spiega l'origine e la tripartizione del ballo in pizzica tarantata o taranta, pizzica pizzica e pizzica-scherma o danza delle spade, Eduardo è impegnato nella messa a punto degli strumenti di riproduzione acustica. Si parte quindi con la lezione.
Io ho appreso a suonare il trombone quando avevo 12 anni e ormai dopo quasi tre decenni di pratica musicale percepisco e seguo immediatamente quasi ogni ritmo, coinvolgendo sia elementi razionali che istintivi. Nonostante ciò mi sono sempre trovato molto in imbarazzo nel momento in cui la mia percezione ritmica provava ad esprimersi attraverso i movimenti del mio corpo piuttosto che attraverso il mio strumento o la mia voce. Per dirla con parole più semplici, sono da sempre consapevole - e questa consapevolezza ha sempre funzionato da freno inibitore - di essere negato per il ballo. Mi accingo quindi a cominciare la lezione con un certo imbarazzo.
L'imbarazzo aumenta dopo aver visto la grazia e la perizia del ballo di Eduardo e Oriana. Nonostante l'imbarazzo dobbiamo buttarci nella mischia (si fa per dire). Sono scettico. A Zucchero avevo preventivamente imposto il vincolo di assenza di pubblico. Ci sono solo Sugarsisterinlaw e Sugarnephew che ci guardano.
Cominciamo con il passo base: una semplice marcia in battere. Il mio imbarazzo non diminuisce. Ho l'impressione che i miei movimenti siano rigidi e legnosi.
Dopo qualche esercizio Oriana ed Eduardo si dividono i compiti: lei istruisce Zucchero e lui istruisce me.
Eduardo mi suggerisce di arricchire il battere del passo base con un saltello in levare dello stesso piede. Provo un paio di volte. Mi pare di riuscirci. Eduardo conferma. Raggiungo l'illuminazione. Avete presente la scena dei Blues Brothers in cui John Belushi viene raggiunto dall'illuminazione e comincia a ballare sulle note della canzone di James Brown? Ecco, mi sento un po' come John Belushi in quella scena. Non credo proprio che quelli che mi circondano mi percepiscano in quel modo. L'importante è che mi ci senta io. Oriana rivolta verso Eduardo commenta: ma che gli hai dato?
Dopo il passo base apprendiamo il passo zoppicato: tutto il peso sul sinistro che poggia in battere mentre il destro accompagna zoppicando sempre in battere. Questo è il passo utile per riposarsi. Mi risulta però meno coinvolgente e meno immediato.
È quindi la volta dell'invito che si tripartisce in semplice, doppio e completo.
Nel primo un piede fa il passo base mentre l'altro è sollevato e tocca in battere con la punta verso l'interno.
Nel secondo si aggiunge il movimento del piede sollevato che tocca con la punta alternativamente verso l'interno e verso l'esterno.
Nel terzo si aggiunge il movimento del piede sollevato che segue il ritmo: 1-2-1,2,3 (battere, battere, battere levare battere).
Dopo tutte le spiegazioni pratico-teoriche Oriana ed Eduardo ci fanno ballare in coppia osservando i nostri movimenti. Oriana ci indica le varie figure: cerchio grande, cerchio piccolo, faccia a faccia, scambio, rotazione, donna che gira ed uomo che le descrive un cerchio intorno.
Il bilancio finale è totalmente positivo. Per la prima volta ho l'impressione che il mio corpo sia entrato in sintonia con i movimenti di un ballo. Abbiamo ballato per due ore consecutive quasi senza pause. Il dispendio energetico è nettamente superiore a quello delle nostre corsette mattutine. Alla fine avevo la maglietta totalmente zuppa di sudore ma le endorfine danzavano insieme a me. Ho salutato Eduardo e Oriana dicendogli che non mi divertivo così da tempo.
Zucchero aveva organizzato questo regalo conoscendo bene sia la mia passione per (e desiderio represso di apprendere) la musica e i balli tradizionali del centro-sud Italia che il mio rapporto difficile con il ballo. L'esito non era scontato ma la scommessa di Zucchero si rivela vincente.
Spero proprio di riuscire a coltivare un po' quella che potrebbe trasformarsi in una nuova passione.
I ragazzi ci lasciano i loro contatti e altri riferimenti interessanti:
Eduardo Vessella
Haakbus
Oriana Iannetta
I nostri insegnanti che ballano insieme
Danza della Terra
zampogna.org
La Taranta - Ernesto De Martino (documentario) (seconda parte)
Il sibilo lungo della taranta di Paolo Pisanelli
TARANTA - Associazione Culturale Tradizioni Popolari di Firenze
P.S. (F.T.(fuori tema)) Stamane ho goduto di una nuova sorpresa: le calze della Befana di Zucchero. Lo scorso anno le ricevette lei. Quest'anno io.
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