sabato, settembre 28, 2019

Ius culturae

Lo ius culturae è una delle leggi più importanti da approvare per il futuro dell'Italia. Spero che riesca a essere approvata in questa legislatura.

Lo ius culturae NON significa dare la cittadinanza italiana a chiunque. NON significa neppure dare la cittadinanza a chiunque sia nato in Italia.

Lo ius culturae significa che i minori stranieri nati nel nostro Paese – o arrivati entro i 12 anni – che abbiano frequentato, per almeno cinque anni, le scuole italiane, e conseguito il titolo conclusivo del relativo ciclo scolastico potranno diventare cittadini italiani.

lunedì, settembre 16, 2019

Un'esperienza emozionante che non ripeterò mai più... forse - Il Volo dell’Angelo

Il Volo dell’Angelo da Pietrapertosa a Castelmezzano e viceversa

Per l'andata da Pietrapertosa a Castelmezzano abbiamo volato per più di 150 m di dislivello
La quota di partenza è di 1020 m slm e quella di arrivo a Castelmezzano di 859 m slm. Il percorso è di 1415 m e la velocità massima intorno ai 120 Km/h.

Visto che in passato avevo provato un forte disagio nel camminare su un pavimento trasparente a qualche decina di metri di altezza, mi aspettavo una sensazione molto più forte.
Invece sono riuscito a godermi il paesaggio senza grosse tensioni.

Per il ritorno (130 m di dislivello) invece, forse a causa del vento contrario e della maggiore profondità dell'abisso, qualche tensione in più c'è stata. Ma non tale da compromettere la godibilità del volo.
Il video del nostro volo per ora non lo condivido. In compenso si può vedere l'esperienza simile di qualcun altro.

giovedì, settembre 05, 2019

Presentazione de "Il volo delle chimere" con canti del Coro Naima e offerta ad ADMO

Con grande piacere Roberta Fulci, redattrice e conduttrice di Radio3Scienza,

Silvia Ceccarelli, direttrice del coro Naima,

Luca Laurenti, Co-Direttore Laboratorio Tipizzazione Tissutale Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I Roma, e

Giulio Corradi, Presidente dell’ADMO Lazio, mi hanno confermato la loro disponibilità a collaborare alla serata con presentazione de "Il volo delle chimere" e canti del Coro Naima della John Coltrane Music School.

L'evento è programmato per domenica 15 dicembre alle ore 17:30 presso l’Associazione Culturale Ricreativa Romana La Traccia (Via Tor de Schiavi 222 Roma, a 100 metri dalla fermata metro C Gardenie a Centocelle). L'ingresso sarà gratuito e parte degli incassi derivanti dalla vendita del libro saranno devoluti all'ADMO.

Ringrazio infine Max Cerbini che si sta occupando della parte logistica.

Dandomi conferma Silvia Ceccarelli mi ha anche scritto queste righe.

Caro Flavio, sono giorni che voglio dirti che ho letto il tuo libro, finalmente ci riesco!!! Diciamo che più che letto l'ho divorato subito da quando me lo hai dato. Mi è piaciuto moltissimo, una gran bella emozione che mi porto ancora dentro con piacere. Ho già pensato ad alcuni brani adatti per la sua presentazione.

Recensioni a "Il volo delle chimere": 2019

Pagina Amazon de "Il volo delle Chimere"

4 settembre 2019
Con grande piacere Silvia Ceccarelli, direttrice del coro Naima, mi ha confermato la partecipazione sua e del coro alla presentazione del libro che stiamo organizzando per dicembre a Roma. Dandomi conferma Silvia mi ha anche scritto queste righe.

Caro Flavio, sono giorni che voglio dirti che ho letto il tuo libro, finalmente ci riesco!!! Diciamo che più che letto l'ho divorato subito da quando me lo hai dato. Mi è piaciuto moltissimo, una gran bella emozione che mi porto ancora dentro con piacere. Ho già pensato ad alcuni brani adatti per la presentazione del libro.


8 agosto 2019
Irene ha scritto a Spartaco Mencaroni:
Ho finito il libro che avevo iniziato appena due giorni fa e volevo complimentarmi con voi per la scorrevolezza nella lettura e la chiarezza espositiva anche nelle brevi descrizioni medico-scientifiche.
Ho apprezzato molto la varietà delle tematiche relazionali che avete così brillantemente analizzato.
Il rapporto con la malattia, le dinamiche che legano ciascun paziente a tutto l’universo che incontra in questo viaggio di rabbia e di speranza. Non da ultimo l’umanità e l’empatia dei professionisti... merce ahimè ancora rara in certe realtà sanitarie.
Ma anche il coraggio del protagonista, le sue radici e le sue aspettative. Chi di noi, pur non avendo affrontato patologie così importanti o esperienze dall’altra parte del mondo, non si è sentito almeno una volta nella vita una chimera? Oppure la brutta copia della propria storia? È una bella lezione di coraggio e voglia di scoprire la propria strada, per mettere in “bella coppia“ il proprio io. Grazie mille davvero. Vi auguro tante soddisfazioni. Avanti tutta.


9 giugno 2019
Elisa, chimico:
Toccante, universale e molto attuale. L'autore conduce il lettore attraverso un processo di trasformazione, introspezione e crescita tramite le vicende personali dei due protagonisti che, distanti ma vicini allo stesso tempo, intraprendono percorsi di vita che li porteranno ad una nuova consapevolezza di sé e della realtà che li circonda. Lancia inoltre un messaggio di speranza e di coraggio, ma, soprattutto, di grande umanità. Mi ha fatto emozionare. Lo consiglio vivamente.

13 aprile 2019
Ail Lucca
Disponibile su ordinazione nelle librerie in tutta Italia. Oppure telefonate in Sede. Imperdibile, una vera “coccola”per il cuore e anche per la testa!


Recensioni a "Il volo delle chimere": 2018

martedì, settembre 03, 2019

Il caffè, la moka e le cialde

La preparazione del caffè con la moka è per me un piacevole rito. In ogni caso, per un’idiosincrasia personale, cerco di evitare le cialde.

Per questa vacanza ho pensato di portarmi la mia solita moka Bialetti in alluminio. Ma mi sono ritrovato in un appartamento dotato di cucina a induzione sprovvisto dell’adattatore per la moka di alluminio. Conseguenza: nonostante la buona qualità del caffè che ho portato, la moka per induzione del padrone di casa è di pessima qualità e rende il risultato una via di mezzo tra espresso e americano.

Morale della favola: per ottenere un buon risultato aver dei buoni ingredienti è necessario ma non sufficiente. Serve pure un buon processo di trasformazione degli stessi.

Per un approfondimento indispensabile all’uso corretto della moka c’è un imperdibile articolo di Bressanini: La scienza del caffè con la Moka

Riporto qui solo il capitolo sulla scelta del tipo di caffè.

Quale caffè?
Ovviamente quello che vi piace. Esistono due specie di piante di caffè sfruttate commercialmente. Coffea arabica, originaria dell’Etiopia, è coltivata nelle regioni montuose tropicali fino a 2500 metri e rappresenta i due terzi della produzione mondiale di caffè. Ha un gusto delicato, leggermente acido, aromatico e poco amaro. Una percentuale di caffeina (nei semi) tra lo 0,9% e 1,2%. Il chicco è di forma allungata e appiattita di un bel color verde. Il caffè arabica arrivò a Venezia agli inizi del ‘600 e da lì si diffuse in tutta Europa diventando la bevanda preferita degli intellettuali.
La robusta (Coffea canephora) rappresenta un terzo della produzione mondiale. È originaria dell’Africa occidentale e arriva in Italia solo nel ‘900. È coltivata tra i 200 e i 600 metri d’altezza ed è capace di sopravvivere nei difficili ambienti della foresta africana. Ha un gusto più astringente e amaro dell’arabica, più caffeina (1,6-2,4%) e un chicco tondeggiante con un solco dritto.
Io uso un’arabica 100% ma non necessariamente una miscela con una certa percentuale di robusta è di minore qualità: dipende da come volete il vostro caffè.