Su richiesta di ubik pubblico una ricetta che ho imparato da mia madre. Questo piatto non manca mai nella cena della vigilia di Natale della mia famiglia.
Ingredienti: (per 4 persone)
700 g baccalà, 1 spicchio d'aglio, un paio di rametti di rosmarino fresco, 1/2 bicchiere di vino bianco (ma anche il rosso va bene: conferisce al piatto un sapore più deciso) e olio extravergine d'oliva.
Preparazione:
Tagliate a pezzi il baccalà e tenetelo a mollo per un paio di giorni, cambiando l'acqua un paio di volte al giorno. Scolatelo e asciugatelo.
Fate scaldare 5 o 6 cucchiai di olio in una padella. Aggiungete il baccalà alzando la fiamma quando avrà tirato fuori l'acqua. Contemporaneamente utilizzate un mortaio per ridurre a crema lo spicchio d'aglio e le foglioline di rosmarino. Aggiungete quindi nel mortaio il 1/2 bicchiere di vino e mescolate bene. Quando l'acqua nella padella si sarà ridotta irrorate con il contenuto del mortaio e lasciate cuocere fin quando la salsa non si sarà addensata.
Ingredienti: (per 4 persone)
700 g baccalà, 1 spicchio d'aglio, un paio di rametti di rosmarino fresco, 1/2 bicchiere di vino bianco (ma anche il rosso va bene: conferisce al piatto un sapore più deciso) e olio extravergine d'oliva.
Preparazione:
Tagliate a pezzi il baccalà e tenetelo a mollo per un paio di giorni, cambiando l'acqua un paio di volte al giorno. Scolatelo e asciugatelo.
Fate scaldare 5 o 6 cucchiai di olio in una padella. Aggiungete il baccalà alzando la fiamma quando avrà tirato fuori l'acqua. Contemporaneamente utilizzate un mortaio per ridurre a crema lo spicchio d'aglio e le foglioline di rosmarino. Aggiungete quindi nel mortaio il 1/2 bicchiere di vino e mescolate bene. Quando l'acqua nella padella si sarà ridotta irrorate con il contenuto del mortaio e lasciate cuocere fin quando la salsa non si sarà addensata.
12 commenti:
Grazie. Grazie. Grazie.
Prego. Prego. Prego.
Mo però devi essere di parola come Eva e provarla.
Ma il baccalà si trova a Firenze? ;-)
Certo che si trova il baccalà a Firenze!
Lo compro alla Coop (autentico supermercato "compagno")ed è anche molto buono
Bacione
Ne ero sicuro. Si trova qui, figuriamoci lì. Volevo solo un po' provocare il vostro orgoglio fiorentino ;-)
Si trova anche quello gia dissalato e pronto da cuocere? Pare che a Roma si trovi: sia il baccalà che i ceci.
Ti giuro che mi è venuta troppa fame!
Complimenti per il blog, tornerò sicuramente a rileggerti ;-)
Caro Dioniso,
per ricambiare la gentilezza (sabato scorso ho preparato un'ottima pasta col tonno seguendo le tue preziose indicazioni) potresti preparare "Il riso nel melone" che Ubik reclama!
A Firenze si troverebbe pure il baccalà già dissalato, ma in alcune "gioiellerie", cioè in quelle false drogherie che vendono cose pretenziose e localizzate al centro storico oppre vicino a Ponte Vecchio... mi puzzano di SOLA!! (per ribadire la mia identità ROMANA)
Baci baci a Zucchero e a te
Ciao Samuel e benvenuto! Mi fa piacere che il blog ti piaccia.
Eva Kant, eh ma quella è una ricetta impegnativa. Richiede una ricerca e una perizia particolari. Dove li trovo i gamberi buoni qui? E che ne so come si dice lonza di maiale in tedesco? Che faccio glielo mimo? ;-)
La conosci la "gioielleria" Volpetti di Roma? Lì però non danno sole, hanno prodotti eccellenti, solo che ti ci fanno lasciare uno stipendio.
La conosco, la conosco...
A Natale abbiamo preparato una cenetta per la mia famiglia e abbiamo comprato i pistacchi da Volpetti...era l'unica cosa che si poteva comprare, però erano buoni!!
Io quando stavo a Roma ci andavo 3 o 4 volte l'anno e quando ero li' dentro mi lasciavo andare a spese pazze. Hanno un lardo di colonnata squisito e un patanegra che fa commuovere.
Dietro l'angolo hanno anche una tavola calda che ha prezzi decenti e qualita' altissima.
Penso che presto scrivero' un pezzo su i miei luoghi sacri di Roma. Volpetti e' uno di questi.
una volta alla tavola calda ci siamo dati appuntamento per la manifestazione dei girotondi a S. Giovanni. Ti ricordi?
Vero, l'avevo dienticato!
Copio qui l'interessante discussione con Bruna.
Bruna Vestri Ho letto la ricetta, mi pare proprio buona. Resta unl mistero perché un piatto di pesce si chiami "alla cacciatora"!
2 hours ago · Edited · Like
Dioniso Dionisi E il sta tutta la bellezza della sintesi marinaro/montanara del piatto. Un alimento che i veneziani introdussero in Italia importandolo dai mari del nord probabilmente attraverso l'intermediazione della lega anseatica. Unico modo, insieme all'aringa affumicata per far conoscere alle tavole di contadini e montanari un alimento che altrimenti non avrebbero mai potuto conoscere vista la lentezza e il costo dei trasporti di terra. Il baccalà e soprattutto lo stoccafisso possono conservarsi anche per anni.
4 minutes ago · Like
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