venerdì, settembre 17, 2010

Torto e ragione

"Siamo condannati a vivere quasi perennemente nel torto pensando pure di avere ragione"

8 commenti:

Paolo Pascucci ha detto...

Da par tuo, se ti va, prova a considerare se, posto che nell'interazione tra due individui uno ha ragione e uno ha torto, che accade fra tre individui? e fra quattro?
è possibile che fra tre individui due abbiano ragione e uno torto? si, ma solo se entrambi hanno la stessa ragione?
alla fine della giostra, posti n individui, è possibile che solo pochi abbiano ragione e molti torto?
penso di si, ma possiamo stabilirlo senza conoscere chi ha ragione e chi torto?

dioniso ha detto...

Stai mettendo duramente alla prova il mio terzetto neuronale... anche perché spesso sono gli stessi miei tre neuroni ad essere in disaccordo tra di loro. Per fortuna sono in numero dispari, altrimenti mi troverei molto più spesso in situazioni di stallo.

Ma quindi alla fin fine, ammettendo che presi n individui pochi hanno ragione e molti torto, a quel punto bisognerebbe chiedersi: i molti che hanno torto, hanno tutti lo stesso torto? E se c'è un tipo di torto prevalente allora quel torto diventerà la ragione?

Sebastiano ha detto...

... In Italia pare di si'!

Jas21 ha detto...

La differenza è tra "oggettività" e "soggettività".-
Ti scrivo la ricetta della marmellata di fichi e alloro.

550 gr, di fichi
200 gr. di zucchero (di canna)
1 limone grande
2 foglie di alloro
Pelare i fichi e raccogliere la polpa in un contenitore, unire lo zucchero e lasciare macerare per 12 ore in frigo mescolando 2-3 volte.
Colate i fichi e mettere sul fuoco il succo ottenuto facendolo cuocere una quindicina di minuti.
Spremere il limone, sbucciarlo facendo attenzione a togliere solo la parte gialla. Dentro un panno di garza raccogliere le foglie d'alloro, i semi del limone e il limone pelato. Chiudi il tutto formando un fagottino con spago da cucina.
Unisci allo sciroppo in ebollizione quando inizia a caramellare il succo del limone, i fichi ed il fagottino. Cuoci per altri 10 minuti circa, togli il fagottino spremendolo bene, lasciando ancora sul fuoco per altri 5 minuti.
Travasare la marmellata in un barattolo sterilizzato, chiudi mantenendo il vaso capovolto fino a totale raffreddamento.
Questa confettura dura 4 mesi, è buonissima, vale la pena provarla e gnam gnam, bon appetit

fabio r. ha detto...

mi accontento del mio vecchio Brecht: ci sedemmo dalla parte del torto perché tutti gli altri posti erano già occupati!

dioniso ha detto...

Sebastiano,
solo in Italia?

Grazie per la ricetta Maria
Non ho capito bene una cosa. Il limone prima si spreme e poi si sbuccia? Dura solo 4 mesi perché c'è poco zucchero immagino.
Ora la giro ai miei. Magari loro la provano. Io purtroppo oramai sono tornato al nord...

fabio,
ma le tue sono citazioni dotte. Le mie sono terra terra.

Jas21 ha detto...

credo che il limone prima si sbuccia e poi si sprema. Io faccio così.
Ma i tuoi se fanno marmellate o dolci sanno come fare.
Un abbraccio

dioniso ha detto...

Sì, pure io faccio così di solito. Solo che nella tua ricetta avevo letto l'ordine inverso e mi chiedevo se c'era un motivoi particolare :-)