venerdì, agosto 17, 2012

Le ricette scientifiche di Bressanini: il pesto (quasi) genovese

Prima di partire per una lunga vacanza una delle incombenze per noi appassionati incompresi del balconaggio è quella di trovare un amico disposto ad aver cura dei nostri piccoli.
Una volta avevamo i nostri simpaticissimi e affidabilissimi amici crimei (Qui i racconti del nostro viaggio per le loro nozze crimee) che si prendevano cura di tutto e soprattutto respingevano le incursioni intrusive di Mortisia e Mortimer, ma ora che loro sono altrove non possiamo certo chiedere di annaffiare le piante proprio a Mortisia e Mortimer.
Individuata quindi la sfortunata e gentilissima amica che si è prestata a farsi due chilometri in bicicletta più volte a settimana e che sarà ricompensata a suon di salamelle e bottiglie d'olio, a noi non rimane che effettuare l'ultima annaffiata e i lavori di disposizione delle piante per minimizzare lo sforzo della nostra amica.
In tutto ciò, guardando il grosso vaso del basilico con le sue grandi, verdi e rigogliose foglie mi son detto: lui non ce la farà di sicuro. E allora perché non dargli modo di esprimersi ora che è nel pieno della sua bellezza e prestanza giovanile?
E così sono andato a rispolverare tra le ricette scientifiche di Bressanini quella del pesto (quasi) genovese.
Ho seguito quasi alla lettera le indicazioni del quasi pesto. Solo che Bressanini ci dice "Lo raccogliete e lo pesate (io peso tutto quando cucino) per meglio dosare gli altri ingredienti", ma poi non ci fornisce i dosaggi. Così io ho seguito questi dosaggi trovati su una delle migliaia ricette che si trovano in giro:
Peso foglie basilico 100, peso pinoli 40 (rimpiazzati con anacardi),  parmigiano 10, pecorino 20 (essendomi rimasto senza parmigiano e solo con del pecorino forte ho fatto pecorino 30), olio extra vergine oliva 100 (ho un po' abbondato), 1 spicchio d'aglio, peso sale grosso 6.
Il frullatore a bicchiere con basilico, olio e anacardi l'ho tenuto circa 20 minuti in congelatore.

Risultato: buona la consistenza e il colore, ma il sale era troppo. Penso che la metà (3) sarebbe stata più che sufficiente.
Quindi le note per il prossimo tentativo sono: metà sale, parmigiano e pecorino, e come bicchiere a immersione posso usare anche quello più piccolo con probabilmente più tornate di introduzioni di foglie.

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