lunedì, luglio 29, 2013

Il paradosso del mucchio e la fine di un'era

Stasera abbiamo finalmente chiuso il capitolo della casa vecchia.
Negli ultimi giorni pensavo di essere finito in una moderna versione del paradosso del sorite in cui il mucchio non arriva mai al suo stato di non-mucchietà indipendentemente dal numero di granelli sottratti.
Ad ogni viaggio di familiare con i sedili ribaltati e il retro stracolmo di frammenti di dodici anni e mezzo di vita il nostro commento era sempre lo stesso:
- Eh, ma stavolta sono rimaste quattro bagattelle.
E bagattella per bagattella alla fine il sortilegio si è compiuto: cinque minuti prima della riconsegna delle chiavi siamo riusciti a vedere l'intera superficie della vecchia casa e della cantina.
Tralascio il racconto della penosa discussione tra me, Zucchero, la protocollara e la sorella della padrona di casa sulla riverniciatura delle porte...
Ma se qualcuno fosse interessato al pettegolezzo i commenti sono lì per quello.
Ad ogni modo, durante il viaggio di ritorno con il retro della familiare stracolmo dell'ultimo frammento, sono stato pervaso da uno strano sentimento: un misto di Saudade e di senso di liberazione, di svuotamento e di irreversibilità.
Ah, altra bella chicca di qualche giorno fa è stato il discorso di commiato con i vicini idioti del pianterreno. Lì protagonista indiscussa e inimitabile è stata Zucchero. Io mi sono solo ritagliato un piccolo ruolo di spalla gregaria.

4 commenti:

ziomassimo ha detto...

i miei più sinceri auguri!
ci vediamo presto al paesello (noi a Ferragosto ci saremo) e spero anche di potervi venire a trovare nella vostra nuova casa altrettanto presto.

PS urge racconto dettagliato del discorso di commiato con i vicini idioti del pianterreno e soprattutto sulla penosa discussione sulla riverniciatura delle porte...
;-)

Cristina ha detto...

Un trasloco è un'esperienza al limite del non-sense.
se si perde l'umorismo diventa un inferno, ma, se lo lasci parlare con animo leggero, è un ricettacolo di gags esilaranti che poi rimangono negli annali di famiglia.
Ultima ma non ultima utilità di un trasloco è rendersi conto di quale marea di boiate e inutilità si è riusciti ad accumulare!!!
Siete fra quellic he tengon tutto per la nuova casa o ne avete approfittato per una bella pulizia?

Titti ha detto...

Un trasloco è sicuramente faticoso ma, in cambio, trasferirsi in una nuova casa sarà un'emozione unica!
E poi, cambiare fa bene alla salute!!

dioniso ha detto...

ziomassimo, grazie!
Ottimo. Noi arriveremo il 16 sera. Le porte qui sono sempre aperte.
Allora, in estrema sintesi:

Discorso di commiato con i vicini idioti del pianterreno
In seguito ad un episodio di maleducazione di uno dei loro figli, ultimo di una serie di episodi che la dicevano lunga sul loro atteggiamento, Zucchero glie le ha cantate con una ben riuscita sintesi tra fermezza, decisione e buona educazione. L'esito è stato stupefacente. Negli ultimi giorni erano di una gentilezza quasi imbarazzante.

Penosa discussione sulla riverniciatura delle porte
Qui le ho cantate io alla protocollara (agente immobiliaria) e alla sorella della padrona di casa. Anche qui pare che la strigliata abbia funzionato. Piccole soddisfazioni... :-)

Ciao Cristina, mi trovo molto d'accordo. Infatti ho cercato di mantenerlo il più possibile l'umorismo.
Ti dico solo che qui c'è una specie di discarica, con una dettagliata differenziazione, che si chiama recyclinghof. Be', quel posto non ha più segreti per noi. L'abbiamo visitato due volte con il camion e innumerevoli volte con il retro della familiare stracolmo di monnezza. Eppure.... nella fretta alla fine non puoi essere neppure troppo selettivo. Per cui, nel prossimo anno di lavoro che ci aspetterà per sistemare tutte le scatole, penso che ci saranno ancora molti scarti. Comunque, io tendo leggermente alla conservazione....

Titti, sì è un'emozione davvero bella.
E poi, con quei vicini idioti il momento era proprio giunto.