domenica, novembre 07, 2021

Il divorzio dalla realtà

“Le esperienze spiacevoli o destabilizzanti come la paura e la vergogna e l’umiliazione, se vengono rimosse e non elaborate, provocano lo sviluppo di meccanismi difensivi patologici che isolano progressivamente dall’esterno, inducono a un divorzio dalla realtà, a respingere ogni elemento dissonante rispetto alla propria visione del mondo, e così attenuano il principio di realtà fino, talvolta, ad abolirlo del tutto. Una paura alienata dalle sue vere cause e proiettata sui capri espiatori produce un linguaggio privo di significati e comprime, fino a svuotarla, a farne un simulacro, la vita democratica. Al contrario, quando le esperienze di paura (o di vergogna) vengono accettate, riconosciute (il che significa, fra l’altro: quando ne vengono riconosciute le cause, senza procedure di rimozione o proiezione), accrescono la consapevolezza e diventano fattori di progresso e miglioramento. Questo vale sia a livello di individui, sia a livello di collettività.”

Della gentilezza e del coraggio: Breviario di politica e altre cose – Gianrico Carofiglio

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