Poco più di un anno fa la visione di questo video mi provocava un pianto irrefrenabile. Così come la visione e l'ascolto di altre cose anche meno toccanti. Ora riesco a frenare il pianto, ma questo video continua a provocarmi profondi moti interiori.
Summer has come and passed
The innocent can never last
Wake me up when September ends
Like my fathers come to pass
Seven years has gone so fast
Wake me up when September ends
Here comes the rain again
Falling from the stars
Drenched in my pain again
Becoming who we are
As my memory rests
But never forgets what I lost
Wake me up when September ends
Summer has come and passed
The innocent can never last
Wake me up when September ends
Ring out the bells again
Like we did when Spring began
Wake me up when September ends
Here comes the rain again
Falling from the stars
Drenched in my pain again
Becoming who we are
As my memory rests
But never forgets what I lost
Wake me up when September ends
Summer has come and passed
The innocent can never last
Wake me up when September ends
Like my fathers come to pass
Twenty years has gone so fast
Wake me up when September ends
Wake me up when September ends
Wake me up when September ends
Un diario con divagazioni su varie mie passioni. Tra le quali la musica, la matematica, la scrittura, la cucina, i viaggi, la Germania e i balli popolari del centro-sud Italia.
venerdì, marzo 30, 2007
domenica, marzo 25, 2007
Congresso
Sabato zucchero ed io abbiamo viaggiato per più di 350 Km verso il Ruhrgebiet per partecipare al quarto congresso dei DS Germania in qualità di delegati della nostra sezione Rhein-Neckar. Il congresso si è tenuto ad Haltern am See nel Bildungszentrum del sindacato IG BCE. Devo spendere una parola di elogio nei confronti di questo centro di formazione del sindacato tedesco. Non credo che in Italia ci sia qualcosa di analogo. Una grande struttura atta ad ospitare seminari, corsi, congressi e riunioni. Ben organizzata e strutturata. Da citare anche la mensa: sono riusciti a proporci una cucina ispirata a quella italiana nettamente superiore a quella della maggior parte dei ristoranti italiani che si trovano qui in Doichlanda.
Il congresso è stato molto vivo e animato: il tema principale di discussione era la formazione del nuovo Partito Democratico con conseguente dissolvimento dei DS e parallelamente della Margerita all'interno della nuova formazione. Le mozioni da discutere erano tre: quella del segretario Fasssino, quella di Mussi e quella di Angius-Zani.
La mozione Fassino espone le motivazioni, la necessità, gli obiettivi, i principi e i valori del nuovo partito. Propone inoltre anche le modalità e i tempi di fondazione.
La mozione Mussi si oppone all'idea di Fassino sostenendo che il risultato della nascita del PD sarà lo scioglimento della forza principale della sinistra italiana, cioè i DS, ma il nuovo partito nato dalle sue ceneri e da quelle della Margherita, non sarà più di sinistra. Infatti, dice la mozione, il Partito Socialista Europeo si è detto disponibile ad accogliere nuovi venuti, ma tutti i dirigenti della Margherita dicono con chiarezza: "mai nel PSE". Verrà quindi a mancare in Italia un forte partito di sinistra. Mussi indica, in alternativa al PD, l’obiettivo di una più grande e unitaria forza della sinistra e si candida alla segreteria del partito.
La mozione Angius-Zani non critica le motivazioni, i principi e i valori del nuovo partito espressi nella mozione Fassino. Critica invece le modalità e i tempi di fondazione. Il Congresso che ci accingiamo a svolgere, dice la mozione, ha un carattere straordinario e per molti versi anomalo, indetto sulla base di un accordo preventivo tra il gruppo dirigente dei DS e il gruppo dirigente della Margherita. Questo accordo, raggiunto a Orvieto il 6 e 7 ottobre 2006, prevede la nascita del Partito Democratico nel 2008; prefigura di conseguenza entro quella data lo scioglimento dei DS come organizzazione politica autonoma, in parallelo con lo scioglimento della Margherita. Noi non siamo d’accordo su queste decisioni né sui tempi fissati per la nascita del cosiddetto "Partito Democratico" e proponiamo che tutto sia ridiscusso nel prossimo Congresso.
Personalmente trovo coinvolgente l'idea di Fassino e approvo i principi e i valori fondanti della nuova forza. Il segretario, dopo un'analisi della situazione politico-sociale del paese, afferma che l’Italia si trova ad un passaggio così cruciale da richiedere una forza politica di vasto consenso elettorale, di robuste radici sociali, con una classe dirigente credibile e profondamente rinnovata che guidi l’Italia verso un nuovo approdo. Il Partito Democratico dovrebbe servire per dare all’Italia una nuova stagione della democrazia. Fassino inoltre punta molto sul coinvolgimento di giovani e donne; asserisce di voler creare un partito per chi nel 2010 avrà 20 anni; pone tra i valori fondanti la laicità - tema che personalmente sento molto - e la solidarietà; parla di pace, europeismo e difesa dell'ambiente; propone primarie per selezionare le candidature e consultazioni referendarie di iscritti e elettori su scelte di valore strategico.
Per quanto riguarda i tempi e i modi mi trovo però d'accordo con la mozione Angius-Zani. Credo anch'io infatti che le decisioni finora assunte non siano fondate su un confronto democratico, ma piuttosto su decisioni verticistiche. La mozione Angius-Zani propone l'avvio di una "fase costituente aperta" i cui esiti non devono essere scontati in partenza e propone inoltre un'iniziativa politica rivolta verso lo SDI, i Repubblicani, i Verdi e verso aree portatrici di nuove culture: iniziativa che manca nell'accordo di Orvieto. Un partito come il PD, affermano, non può nascere, semplicemente, dalla testa di due gruppi dirigenti. Aggiungono inoltre che se si vuole mettere in campo un nuovo soggetto politico allora dovrebbe essere ovvio e naturale puntare alla scadenza della XV legislatura, nel 2011, e presentare in quella occasione al giudizio degli elettori la nuova forza del riformismo italiano, che dovrà proporre una nuova guida per il governo del paese, da scegliere attraverso elezioni primarie e una nuova classe dirigente. Angius e Zani sottolineano infine che i DS sono parte del Socialismo Europeo e non è pensabile una scissione né un distacco da questa grande esperienza politica.
Il congresso si è quindi concluso con varie nomine, tra cui quella dei due delegati per il congresso nazionale di Firenze del 19/21 aprile. Siccome le tre mozioni hanno raccolto rispettivamente il 41%, il 18% e il 41%, i delegati sono andati uno alla mozione Fassino e uno alla Angius.
A livello nazionale italiano i risultati sono stati: mozione Fassino poco sopra il 75%, mozione Mussi attorno al 17%, mozione Angius-Zani tra il 7 e l'8%. Risulta quindi che circa un quarto del partito non è d'accordo con il segretario. Sono molto curioso di vedere se e in che modo si terrà conto di questo dissenso interno.
Complessivamente sono stato molto soddisfatto di questa mia partecipazione attiva al dibattito politico per il futuro del mio paese. Negli ultimi mesi il mio interessamento personale ai temi della politica era andato un po' scemando. Questo congresso mi ha restituito un po' di entusiasmo.
Il congresso è stato molto vivo e animato: il tema principale di discussione era la formazione del nuovo Partito Democratico con conseguente dissolvimento dei DS e parallelamente della Margerita all'interno della nuova formazione. Le mozioni da discutere erano tre: quella del segretario Fasssino, quella di Mussi e quella di Angius-Zani.
La mozione Fassino espone le motivazioni, la necessità, gli obiettivi, i principi e i valori del nuovo partito. Propone inoltre anche le modalità e i tempi di fondazione.
La mozione Mussi si oppone all'idea di Fassino sostenendo che il risultato della nascita del PD sarà lo scioglimento della forza principale della sinistra italiana, cioè i DS, ma il nuovo partito nato dalle sue ceneri e da quelle della Margherita, non sarà più di sinistra. Infatti, dice la mozione, il Partito Socialista Europeo si è detto disponibile ad accogliere nuovi venuti, ma tutti i dirigenti della Margherita dicono con chiarezza: "mai nel PSE". Verrà quindi a mancare in Italia un forte partito di sinistra. Mussi indica, in alternativa al PD, l’obiettivo di una più grande e unitaria forza della sinistra e si candida alla segreteria del partito.
La mozione Angius-Zani non critica le motivazioni, i principi e i valori del nuovo partito espressi nella mozione Fassino. Critica invece le modalità e i tempi di fondazione. Il Congresso che ci accingiamo a svolgere, dice la mozione, ha un carattere straordinario e per molti versi anomalo, indetto sulla base di un accordo preventivo tra il gruppo dirigente dei DS e il gruppo dirigente della Margherita. Questo accordo, raggiunto a Orvieto il 6 e 7 ottobre 2006, prevede la nascita del Partito Democratico nel 2008; prefigura di conseguenza entro quella data lo scioglimento dei DS come organizzazione politica autonoma, in parallelo con lo scioglimento della Margherita. Noi non siamo d’accordo su queste decisioni né sui tempi fissati per la nascita del cosiddetto "Partito Democratico" e proponiamo che tutto sia ridiscusso nel prossimo Congresso.
Personalmente trovo coinvolgente l'idea di Fassino e approvo i principi e i valori fondanti della nuova forza. Il segretario, dopo un'analisi della situazione politico-sociale del paese, afferma che l’Italia si trova ad un passaggio così cruciale da richiedere una forza politica di vasto consenso elettorale, di robuste radici sociali, con una classe dirigente credibile e profondamente rinnovata che guidi l’Italia verso un nuovo approdo. Il Partito Democratico dovrebbe servire per dare all’Italia una nuova stagione della democrazia. Fassino inoltre punta molto sul coinvolgimento di giovani e donne; asserisce di voler creare un partito per chi nel 2010 avrà 20 anni; pone tra i valori fondanti la laicità - tema che personalmente sento molto - e la solidarietà; parla di pace, europeismo e difesa dell'ambiente; propone primarie per selezionare le candidature e consultazioni referendarie di iscritti e elettori su scelte di valore strategico.
Per quanto riguarda i tempi e i modi mi trovo però d'accordo con la mozione Angius-Zani. Credo anch'io infatti che le decisioni finora assunte non siano fondate su un confronto democratico, ma piuttosto su decisioni verticistiche. La mozione Angius-Zani propone l'avvio di una "fase costituente aperta" i cui esiti non devono essere scontati in partenza e propone inoltre un'iniziativa politica rivolta verso lo SDI, i Repubblicani, i Verdi e verso aree portatrici di nuove culture: iniziativa che manca nell'accordo di Orvieto. Un partito come il PD, affermano, non può nascere, semplicemente, dalla testa di due gruppi dirigenti. Aggiungono inoltre che se si vuole mettere in campo un nuovo soggetto politico allora dovrebbe essere ovvio e naturale puntare alla scadenza della XV legislatura, nel 2011, e presentare in quella occasione al giudizio degli elettori la nuova forza del riformismo italiano, che dovrà proporre una nuova guida per il governo del paese, da scegliere attraverso elezioni primarie e una nuova classe dirigente. Angius e Zani sottolineano infine che i DS sono parte del Socialismo Europeo e non è pensabile una scissione né un distacco da questa grande esperienza politica.
Il congresso si è quindi concluso con varie nomine, tra cui quella dei due delegati per il congresso nazionale di Firenze del 19/21 aprile. Siccome le tre mozioni hanno raccolto rispettivamente il 41%, il 18% e il 41%, i delegati sono andati uno alla mozione Fassino e uno alla Angius.
A livello nazionale italiano i risultati sono stati: mozione Fassino poco sopra il 75%, mozione Mussi attorno al 17%, mozione Angius-Zani tra il 7 e l'8%. Risulta quindi che circa un quarto del partito non è d'accordo con il segretario. Sono molto curioso di vedere se e in che modo si terrà conto di questo dissenso interno.
Complessivamente sono stato molto soddisfatto di questa mia partecipazione attiva al dibattito politico per il futuro del mio paese. Negli ultimi mesi il mio interessamento personale ai temi della politica era andato un po' scemando. Questo congresso mi ha restituito un po' di entusiasmo.
mercoledì, marzo 21, 2007
domenica, marzo 18, 2007
Crema di avocado
Viste le polemiche suscitate dai miei commenti su Sanremo ;-), torno a parlare di cucina proponendo una ricetta molto semplice di mia ideazione che da anni è parte della nostra consuetudine gastronomica. In seguito ho anche scoperto che esiste una ricetta simile: il guacamole, ma la mia crema di avocado è più semplice e sbrigativa.
Primo requisito: l'avocado deve essere maturo al punto giusto. Un modo per stabilirlo è la palpazione: non deve essere troppo duro nè troppo morbido, la sensazione deve essere simile a quella che si ha palpando una patata lessa. Inoltre deve essere possibile rimuovere la buccia pelandolo tipo una patata lessa. Non pensavo ci fossero tutti questi paralleli tra patate e avocado.
Ingredienti: (per 4 persone)
1 avocado grande, 1 spicchio d'aglio, sale, un cucchiaio di succo di limone (opzionale).
Preparazione:
Tagliate a pezzi l'avocado. Disponete lo spicchio d'aglio in un mortaio insieme a mezzo cucchiaino circa di sale e con un pestello riducete in poltiglia. Aggiungete un pezzo di avocado alla volta continuando a pestare fino ad ottenere la crema.
Alla fine aggiungete opzionalmente il succo di limone e mescolate. Il limone serve principalmente a non far ossidare l'avocado.
La crema è ottima sul pane fresco tostato.
Primo requisito: l'avocado deve essere maturo al punto giusto. Un modo per stabilirlo è la palpazione: non deve essere troppo duro nè troppo morbido, la sensazione deve essere simile a quella che si ha palpando una patata lessa. Inoltre deve essere possibile rimuovere la buccia pelandolo tipo una patata lessa. Non pensavo ci fossero tutti questi paralleli tra patate e avocado.
Ingredienti: (per 4 persone)
1 avocado grande, 1 spicchio d'aglio, sale, un cucchiaio di succo di limone (opzionale).
Preparazione:
Tagliate a pezzi l'avocado. Disponete lo spicchio d'aglio in un mortaio insieme a mezzo cucchiaino circa di sale e con un pestello riducete in poltiglia. Aggiungete un pezzo di avocado alla volta continuando a pestare fino ad ottenere la crema.
Alla fine aggiungete opzionalmente il succo di limone e mescolate. Il limone serve principalmente a non far ossidare l'avocado.
La crema è ottima sul pane fresco tostato.
mercoledì, marzo 14, 2007
Sanremo
Fino a qualche anno fa avevo un atteggiamento piuttosto snobbistico nei confronti di Sanremo e mi rifiutavo di guardarlo anche per pochi secondi. Da qualche anno questo sentimento ha cominciato ad attenuarsi e ho cominciato a seguire sporadicamente le serate del festival. Quest'anno ho seguito qualche serata quasi per intero e devo confessare che lo spettacolo mi è piaciuto. Mi ha divertito sia la parte musicale che quella di intrattenimento nazional-popolare. Anche l'idea di una serata in cui riproporre le canzoni in una versione diversa con la partecipazione di altri artisti mi è piaciuta.
C'erano belle canzoni. Quella dei Bella sicuramente non rientrava tra queste: era noiosa, insulsa e priva di sentimento. Sicuramente mi è piaciuta e mi ha emozionato la canzone che ha vinto: "Ti regalero' una rosa" di Simone Cristicchi.
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi è piaciuta molto anche quella di Tosca: "Il terzo fuochista".
C'erano belle canzoni. Quella dei Bella sicuramente non rientrava tra queste: era noiosa, insulsa e priva di sentimento. Sicuramente mi è piaciuta e mi ha emozionato la canzone che ha vinto: "Ti regalero' una rosa" di Simone Cristicchi.
Ti regalerò una rosa
Una rosa rossa per dipingere ogni cosa
Una rosa per ogni tua lacrima da consolare
E una rosa per poterti amare
Ti regalerò una rosa
Una rosa bianca come fossi la mia sposa
Una rosa bianca che ti serva per dimenticare
Ogni piccolo dolore
Mi è piaciuta molto anche quella di Tosca: "Il terzo fuochista".
domenica, marzo 11, 2007
Balconaggio
Quest'anno è dacaduto finalmente il divieto relativo a piante e terra. Posso così tornare a divertirmi con semine, potature, svasature e raccolte.
Il fine settimana ho quindi completato la potatura del nostro abete rosso, e l'ho svasato in un vaso più grande e più bello. Ora spero che non decida di abbandonarci anch'esso.
Ho svasato inoltre il pino domestico, che si vede nella foto sul cesto alla destra dell'abete, nel goffo vaso di Triberg. Il seme di quel pino mi era stato regalato un paio di anni fa da zucchero e fortunatamente la piantina, a differenza di altre, è sopravvissuta ai tempi duri del 2005.
Infine ho svasato il nespolo e il melograno - visibili rispettivamente sopra e sotto al pino - ho comprato timo, salvia e alloro; e visto che la luna era calante ho seminato la palma reale - simbolo di Cuba i cui semi acquistammo nell'incantevole Jardin Botánico de Cienfuegos a marzo del 2005 - e il famigerato peperoncino habanero. Questi ultimi semi giacevano nel nostro congelatore da due anni circa. Li avevo estratti dai peperoncini di prima e seconda generazione provenienti dal mio primo habanero, regalatomi da un collega canadese di orgine giamaicana, i cui semi provenivano direttamente dalla Giamaica.
Questo è stato il risultato finale. Ora spero che ci sia una rigogliosa, lieta e generale proliferazione primaverile.
Il fine settimana ho quindi completato la potatura del nostro abete rosso, e l'ho svasato in un vaso più grande e più bello. Ora spero che non decida di abbandonarci anch'esso.
Ho svasato inoltre il pino domestico, che si vede nella foto sul cesto alla destra dell'abete, nel goffo vaso di Triberg. Il seme di quel pino mi era stato regalato un paio di anni fa da zucchero e fortunatamente la piantina, a differenza di altre, è sopravvissuta ai tempi duri del 2005.
Infine ho svasato il nespolo e il melograno - visibili rispettivamente sopra e sotto al pino - ho comprato timo, salvia e alloro; e visto che la luna era calante ho seminato la palma reale - simbolo di Cuba i cui semi acquistammo nell'incantevole Jardin Botánico de Cienfuegos a marzo del 2005 - e il famigerato peperoncino habanero. Questi ultimi semi giacevano nel nostro congelatore da due anni circa. Li avevo estratti dai peperoncini di prima e seconda generazione provenienti dal mio primo habanero, regalatomi da un collega canadese di orgine giamaicana, i cui semi provenivano direttamente dalla Giamaica.
Questo è stato il risultato finale. Ora spero che ci sia una rigogliosa, lieta e generale proliferazione primaverile.
martedì, marzo 06, 2007
Der Vorleser (A voce alta)
Ho letto "der Vorleser" di Bernhard Schlink. Mi è piaciuto molto e ne consiglio la lettura. A chi avesse intenzione di leggerlo consiglio di astenersi dalla lettura di recensioni e quindi anche di alcuni dei collegamenti che propongo in questa pagina: credo che in questo modo lo si possa gustare meglio. Mi asterrò quindi anch'io dal dare indicazioni sulla storia che possano compromettere il piacere della lettura.
Der Vorleser non è il primo libro in tedesco che leggo. Sicuramente però è il primo che riesco a godermi senza dover ricorrere troppo spesso al vocabolario. Ne consiglierei quindi la lettura in lingua originale anche a chi come me non ha una grande padronanza del tedesco.
Ho trovato la storia di per se appassionante, ma molto interessante è anche la sua cornice storica che dà una visione del dibattito e dei sentimenti della società tedesca di qualche decennio fa che si ripercuotono ancora sulla Germania di oggi.
Non sapevo che il libro fosse ambientato nella città in cui vivo. Questo ha reso la lettura ancora più coinvolgente. In realtà il nome della città non viene mai citato ma lo si intuisce facilmente.
In Italia è stato tradotto con il titolo: A voce alta.
Un fatto, molto marginale nel libro, che però mi ha incuriosito è che per qualche pagina vengono citati alcuni autori ed opere delle letteratura tedesca e si parla di Emilia Galotti: pensavo si trattasse di una scrittrice tedesca di chiare origini italiane, invece è il titolo di un dramma borghese di Lessing.
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